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Pictet AM: obbligazioni più interessanti delle azioni
Nel Barometro dei Mercati la storica casa ginevrina sottolinea che le nuvole sull'economia non si sono ancora diradate, ma sovrappesa le obbligazioni privilegiando i Treasury USA ma non il debito dell’Eurozona
di Stefano Caratelli 18 Ottobre 2022 19:00
A fronte dell’incertezza economica che ancora continua a pesare sui mercati, Pictet Asset Management mantiene il sottopeso sulle azioni, mentre ha portato a sovrappeso le obbligazioni, privilegiando i Treasury USA, in qualità di bene rifugio. A livello regionale ha anche ridotto da sovrappeso a neutrale le azioni britanniche mentre a livello settoriale ha abbassato il giudizio da neutrale a sottopeso per i titoli industriali e immobiliari. Nel reddito fisso e nelle valute Pictet AM intravvede un valore interessante nei titoli di Stato USA ma rimane cauta su quelli dell’Eurozona in considerazione dell’aumento dell’inflazione.
Il Barometro dei Mercati a cura della Strategy Unit di Pictet Asset Management fa il punto su azioni e obbligazioni dopo una chiusura del mese di settembre in netto ribasso, mentre le banche centrali di tutto il mondo, trainate dalla Federal Reserve americana, hanno continuato ad alzare i tassi di interesse nel tentativo di contenere l'inflazione, che rimane ai massimi dagli anni '80. I cali dei prezzi dei Treasury USA e dello S&P 500 hanno portato a perdite rispettivamente da inizio anno nell'intorno del 17% e del 25%. Sono flessioni che lasciano un portafoglio bilanciato, equamente diviso tra azioni e obbligazioni statunitensi, alle prese con la perdita maggiore da oltre un secolo, con un calo di circa il 21% da inizio dell'anno.
Pictet AM spiega il doppio sell-off di settembre con le pressioni inflazionistiche rimaste elevate in Europa e negli Stati Uniti, nel comportamento delle banche centrali, Fed, Bank of England e Bce comprese, che hanno aumentato i tassi di interesse, e nei giudizi degli analisti, che hanno continuato ad abbassare le previsioni sugli utili societari. Il Barometro cita i dati di Factset che mostrano che gli analisti hanno in media ridotto del 6,6% le previsioni sugli utili trimestrali per le società dell'S&P 500 a causa del balzo dei costi delle materie prime, che continua a erodere i margini.
La posizione di sovrappeso sui Treasury si contrappone al sottopeso sui titoli di Stato dell'Eurozona. Questo perché, spiega il Barometro, mentre l'inflazione sembra aver raggiunto il picco negli Stati Uniti, in Europa è ancora in fase di accelerazione e allargamento. Gli accordi salariali sono in aumento, e la Banca centrale europea è indietro rispetto alla Fed e la sua capacità di contenere l'inflazione è limitata dalla crisi energetica in corso.
Pictet AM si dice cauta anche nei confronti del credito High Yield su entrambe le sponde dell'Atlantico e prevede che la debolezza economica impatterà gli utili societari; al contempo, l'aumento dei costi delle materie prime ha già iniziato a rosicchiare i margini e i costi di finanziamento sono destinati ad aumentare ulteriormente. Anche le obbligazioni societarie di qualità inferiore tendono a essere influenzate in modo negativo dalla volatilità delle previsioni sui tassi di interesse, destinata a persistere almeno nel breve termine.
SETTEMBRE NERO PER AZIONI E BOND
Il Barometro dei Mercati a cura della Strategy Unit di Pictet Asset Management fa il punto su azioni e obbligazioni dopo una chiusura del mese di settembre in netto ribasso, mentre le banche centrali di tutto il mondo, trainate dalla Federal Reserve americana, hanno continuato ad alzare i tassi di interesse nel tentativo di contenere l'inflazione, che rimane ai massimi dagli anni '80. I cali dei prezzi dei Treasury USA e dello S&P 500 hanno portato a perdite rispettivamente da inizio anno nell'intorno del 17% e del 25%. Sono flessioni che lasciano un portafoglio bilanciato, equamente diviso tra azioni e obbligazioni statunitensi, alle prese con la perdita maggiore da oltre un secolo, con un calo di circa il 21% da inizio dell'anno.
TAGLIATE LE STIME DEGLI UTILI USA
Pictet AM spiega il doppio sell-off di settembre con le pressioni inflazionistiche rimaste elevate in Europa e negli Stati Uniti, nel comportamento delle banche centrali, Fed, Bank of England e Bce comprese, che hanno aumentato i tassi di interesse, e nei giudizi degli analisti, che hanno continuato ad abbassare le previsioni sugli utili societari. Il Barometro cita i dati di Factset che mostrano che gli analisti hanno in media ridotto del 6,6% le previsioni sugli utili trimestrali per le società dell'S&P 500 a causa del balzo dei costi delle materie prime, che continua a erodere i margini.
DEBITO SOVRANO EUROPEO PENALIZZATO DALL’INFLAZIONE
La posizione di sovrappeso sui Treasury si contrappone al sottopeso sui titoli di Stato dell'Eurozona. Questo perché, spiega il Barometro, mentre l'inflazione sembra aver raggiunto il picco negli Stati Uniti, in Europa è ancora in fase di accelerazione e allargamento. Gli accordi salariali sono in aumento, e la Banca centrale europea è indietro rispetto alla Fed e la sua capacità di contenere l'inflazione è limitata dalla crisi energetica in corso.
CAUTELA ANCHE SUGLI HIGH YIELD
Pictet AM si dice cauta anche nei confronti del credito High Yield su entrambe le sponde dell'Atlantico e prevede che la debolezza economica impatterà gli utili societari; al contempo, l'aumento dei costi delle materie prime ha già iniziato a rosicchiare i margini e i costi di finanziamento sono destinati ad aumentare ulteriormente. Anche le obbligazioni societarie di qualità inferiore tendono a essere influenzate in modo negativo dalla volatilità delle previsioni sui tassi di interesse, destinata a persistere almeno nel breve termine.