mercati e investimenti

AllianceBernstein: gli investitori azionari devono prepararsi a un futuro più volatile

La paura della volatilità non dovrebbe indurre ad abbandonare l’azionario ma a investire in modo strategico su titoli di alta qualità, con un andamento stabile e prezzi interessanti, adottando un approccio attivo

di Stefano Caratelli 23 Ottobre 2022 09:30

financialounge -  AllianceBernstein azionario Jillian Geliebter Kent Hargis Sammy Suzuki
Dopo 10 anni relativamente tranquilli i mercati azionari sono entrati in una fase nuova di maggior turbolenza destinata a durare. Ma la paura della volatilità non dovrebbe indurre gli investitori ad abbandonare il mercato azionario. Si può investire in modo strategico per mitigare il rischio di ribasso in titoli di alta qualità, con un andamento stabile e prezzi interessanti, che possono aiutare a cogliere il potenziale delle azioni e affrontare con successo condizioni di mercato più turbolente. Un approccio attivo incentrato su Qualità, Stabilità e Prezzo può aiutare gli investitori

ORMAI UN LONTANO RICORDO


Sono le indicazioni di un’analisi di AllianceBernstein firmata da Kent Hargis, PhD| Co-Chief Investment Office—Strategic Core Equities, Sammy Suzuki, CFA| Co-Chief Investment Officer—Strategic Core Equities; Head—Emerging Markets Equities, e Jillian Geliebter, CAIA| Managing Director—Equities, secondo cui la relativa tranquillità dei mercati azionari nell'ultimo decennio è ormai un lontano ricordo. Ma da una prospettiva storica quel periodo sembra un'anomalia, e se la volatilità proseguirà, le strategie di mitigazione del rischio di ribasso dovrebbero diventare parte integrante delle allocazioni azionarie.

COSA DICONO LE SERIE STORICHE


L'entità del ribasso di quest'anno è stata accentuata dalla relativa calma degli ultimi 10 anni, anche considerando il brusco ma breve crollo indotto dal Covid a inizio 2020, che ha visto le azioni globali esibire una minore volatilità rispetto ai 26 anni precedenti. La ricerca di AllianceBernstein mostra che l'indice MSCI World ha perso terreno solo per il 19% del tempo negli ultimi 10 anni, contro il 27% del periodo tra il 1986 e il 2012. Il quadro è speculare per quanto riguarda i rialzi delle azioni globali che hanno segnato un andamento storicamente robusto: i grandi rally, con guadagni superiori al 10%, sono stati analogamente frequenti nei 10 anni appena trascorsi e nel lungo periodo.

L’UNIVERSO QSP, COS’È E PERCHÉ PROTEGGE


Date le gravi tensioni macroeconomiche e geopolitiche e il minor sostegno delle banche centrali, secondo gli esperti di AllianceBernstein non è difficile prefigurare una maggiore volatilità nei prossimi 10 anni, in linea con le tendenze di lungo periodo. Ma la paura della volatilità non dovrebbe indurre gli investitori ad abbandonare l’azionario ma ad investire in modo strategico per mitigare il rischio di ribasso, con un approccio attivo incentrato su qualità, stabilità e prezzo (QSP), particolarmente importante in una fase in cui gli investitori si stanno riversando sui segmenti più sicuri del mercato, spingendo al rialzo le quotazioni dei titoli difensivi. Nell'ultimo decennio, l’universo QSP di azioni globali ha generato rendimenti medi del 2,0% nei mercati in ribasso, mentre l'MSCI World è arretrato in media del 5,6%, mentre in un contesto di mercato in modesto rialzo, i titoli QSP hanno guadagnato il 10,5%, più del doppio del mercato.

RINUNCIARE A UN PO’ DI RENDIMENTO


Inoltre, prosegue l’analisi di AllianceBernstein, quando i mercati hanno guadagnato il 10% o più, i titoli QSP hanno sottoperformato di 1,5 punti percentuali. Per cui gli investitori devono anche abituarsi a sacrificare un po' di rendimento nelle fasi di estremo rialzo, compensato da una strategia in grado di sovraperformare i mercati nelle fasi di ribasso. In questo modo si può battere il mercato nel tempo anche senza partecipare al 100% ai rally.

NECESSARIO UN CAMBIO DI MENTALITÀ


Ma per adottare questo tipo di strategia, avvertono in conclusione gli esperti di AllianceBernstein, è necessario cambiare mentalità, evitando di “fissarsi” sui rendimenti relativi trimestre dopo trimestre. Sapendo che i titoli difensivi in un portafoglio sono ben posizionati per resistere ai colpi più duri, gli investitori possono rimanere tranquillamente investiti in azioni e cogliere il potenziale di rendimento essenziale per realizzare i loro obiettivi finanziari a lungo termine.

Trending