Parla la Bce
Lagarde: “L’obiettivo è stabilizzare i prezzi”
Potrebbe arrivare una leggera inflazione a inizio 2023 ma “non crediamo che sarebbe sufficiente a domare l’inflazione”, per questo la Bce è pronta a usare “tutti gli strumenti disponibili nella cassetta degli attrezzi”
di Fabrizio Arnhold 3 Novembre 2022 12:10
Potrebbe esserci un po’ di recessione ma se fosse leggera, non basterebbe a limitare i prezzi. La Banca centrale europea valuta le decisioni della Fed ma non procederà allo stesso ritmo. Gli impatti sull’economia? “Ognuno deve fare il suo dovere”, ha commentato la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo alla conferenza "Sustainability and Money: Shaping the Economy of the Future" della banca centrale della Lettonia.
“Potrebbe accadere, anche se non è ancora nel nostro scenario base, che tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 ci sia una leggera recessione, ma non crediamo che sarebbe sufficiente a domare l’inflazione e quindi non possiamo semplicemente lasciare che le cose si sistemino da sole”, ha dichiarato la Lagarde. “Dobbiamo trovare il tasso di interesse che ci aiuti a raggiungere il nostro target e lo faremo”. L’obiettivo? “Ottenere la stabilità dei prezzi”.
La Banca centrale europea è concentrata sul perseguimento del proprio mandato, ossia riportare l’inflazione al livello target del 2%. Oggi sarebbe importante riuscire a iniziare a ridurla. “Lo faremo – ha ribadito la presidente della Bce – usando tutti gli strumenti disponibili nella nostra cassetta degli attrezzi e abbiamo dimostrato di poter essere creativi”. Sulle modalità, la Lagarde ha precisato che “decideremo a ogni incontro qual è il modo più efficace e appropriato per raggiungere il nostro target”.
“Ogni banca centrale ha il suo mandato e deve perseguirlo. Dobbiamo valutare le decisioni di politica monetaria della Fed e il loro impatto sul contesto globale, ma non siamo uguali e non possiamo procedere allo stesso ritmo e in base alle stesse diagnosi sulle nostre economie”, ha aggiunto la numero uno della Bce, che ha poi precisato come ognuno debba fare la sua parte. “Il nostro dovere è tenere sotto controllo l’inflazione per farla tornare al target ed è quello che siamo determinati a fare”. Iniziando a ritirare quanto introdotto in passato per stimolare la domanda, dopo la crisi Covid, per mantenere ancorate le aspettative di inflazione.
RECESSIONE? NON BASTA
“Potrebbe accadere, anche se non è ancora nel nostro scenario base, che tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 ci sia una leggera recessione, ma non crediamo che sarebbe sufficiente a domare l’inflazione e quindi non possiamo semplicemente lasciare che le cose si sistemino da sole”, ha dichiarato la Lagarde. “Dobbiamo trovare il tasso di interesse che ci aiuti a raggiungere il nostro target e lo faremo”. L’obiettivo? “Ottenere la stabilità dei prezzi”.
RALLENTARE LA CORSA DEI PREZZI
La Banca centrale europea è concentrata sul perseguimento del proprio mandato, ossia riportare l’inflazione al livello target del 2%. Oggi sarebbe importante riuscire a iniziare a ridurla. “Lo faremo – ha ribadito la presidente della Bce – usando tutti gli strumenti disponibili nella nostra cassetta degli attrezzi e abbiamo dimostrato di poter essere creativi”. Sulle modalità, la Lagarde ha precisato che “decideremo a ogni incontro qual è il modo più efficace e appropriato per raggiungere il nostro target”.
LA BCE NON È UGUALE ALLA FED
“Ogni banca centrale ha il suo mandato e deve perseguirlo. Dobbiamo valutare le decisioni di politica monetaria della Fed e il loro impatto sul contesto globale, ma non siamo uguali e non possiamo procedere allo stesso ritmo e in base alle stesse diagnosi sulle nostre economie”, ha aggiunto la numero uno della Bce, che ha poi precisato come ognuno debba fare la sua parte. “Il nostro dovere è tenere sotto controllo l’inflazione per farla tornare al target ed è quello che siamo determinati a fare”. Iniziando a ritirare quanto introdotto in passato per stimolare la domanda, dopo la crisi Covid, per mantenere ancorate le aspettative di inflazione.
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