Real estate
In calo le compravendite di case
Primi segnali di rallentamento del mercato immobiliare: i dati dell'Osservatorio Nomisma e di un sondaggio condotto dalla Banca d'Italia
di Antonio Cardarelli 23 Novembre 2022 17:11
Secondo il preconsuntivo di Nomisma nel secondo semestre le vendite di abitazioni registreranno un calo dell'8,9% rispetto al primo. Una frenata dovuta soprattutto ai risultati del quarto trimestre 2022.
In base all'Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma i prezzi, nella seconda metà dell'anno, sono previsti in aumento dello 0,5% dopo il +2,3% registrato nei primi sei mesi. Lo studio, dunque, evidenzia una "chiusura della fase di crescita post pandemica e avvio di una nuova fase di arretramento conseguente all'impennata dei prezzi". "La sfida - si legge in una nota - è ora quella di contenere l'arretramento nella fase avversa del ciclo economico, per poi riprendere il cammino interrotto della crescita non appena il quadro si sarà fatto meno fosco".
Tuttavia, nonostante il peggioramento del potere d'acquisto delle famiglie causato dall'inflazione, Nomisma sottolinea come nel primo semestre la domanda abitativa sia stata ancora sostenuta "ancorché in tendenziale flessione". Una stabilità che viene rilevata da un'indagine della Banca d'Italia anche nel terzo trimestre anche se, tra gli agenti immobiliari coinvolti nel sondaggio, sono divenute più diffuse le attese di un calo dei prezzi per il quarto trimestre.
"Secondo la maggioranza degli agenti nei prossimi dodici mesi l'andamento dell'inflazione al consumo inciderà negativamente sulla domanda di abitazioni e sui prezzi di vendita", si legge nel testo di Bankitalia. Nel terzo trimestre tempi di vendita si sono appena allungati, ma restano prossimi ai minimi storici e inferiori ai 6 mesi, e lo sconto medio sul prezzo richiesto è lievemente aumentato. La quota di compravendite finanziate con mutuo ipotecario è pressoché invariata (al 68%). I canoni di affitto correnti e attesi sono segnalati in rialzo.
OSSERVATORIO NOMISMA
In base all'Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma i prezzi, nella seconda metà dell'anno, sono previsti in aumento dello 0,5% dopo il +2,3% registrato nei primi sei mesi. Lo studio, dunque, evidenzia una "chiusura della fase di crescita post pandemica e avvio di una nuova fase di arretramento conseguente all'impennata dei prezzi". "La sfida - si legge in una nota - è ora quella di contenere l'arretramento nella fase avversa del ciclo economico, per poi riprendere il cammino interrotto della crescita non appena il quadro si sarà fatto meno fosco".
DOMANDA SOSTENUTA NEL PRIMO SEMESTRE
Tuttavia, nonostante il peggioramento del potere d'acquisto delle famiglie causato dall'inflazione, Nomisma sottolinea come nel primo semestre la domanda abitativa sia stata ancora sostenuta "ancorché in tendenziale flessione". Una stabilità che viene rilevata da un'indagine della Banca d'Italia anche nel terzo trimestre anche se, tra gli agenti immobiliari coinvolti nel sondaggio, sono divenute più diffuse le attese di un calo dei prezzi per il quarto trimestre.
IL SONDAGGIO DI BANKITALIA
"Secondo la maggioranza degli agenti nei prossimi dodici mesi l'andamento dell'inflazione al consumo inciderà negativamente sulla domanda di abitazioni e sui prezzi di vendita", si legge nel testo di Bankitalia. Nel terzo trimestre tempi di vendita si sono appena allungati, ma restano prossimi ai minimi storici e inferiori ai 6 mesi, e lo sconto medio sul prezzo richiesto è lievemente aumentato. La quota di compravendite finanziate con mutuo ipotecario è pressoché invariata (al 68%). I canoni di affitto correnti e attesi sono segnalati in rialzo.
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