L'apertura dei mercati
Borse europee positive, attesa per l'inflazione in Italia dopo il calo in Germania
In giornata i dati sull'inflazione italiana ed europea potrebbero rafforzare i segnali di rallentamento arrivati da Germania e Francia. Attesa anche per il discorso di Jerome Powell, numero uno della Fed
di Antonio Cardarelli 30 Novembre 2022 09:12
Partenza in rialzo per i listini europei. Piazza Affari guadagna lo 0,6% spinta anche dal rialzo di Tim (+1%) sugli sviluppi relativi alla rete unica. Positivi anche gli altri listini europei con Francoforte e Parigi sostenuti dalle notizie confortanti arrivate sul fronte inflazione.
Oggi attesa sui mercati per il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che arriverà nel pomeriggio. Nella giornata di ieri è arrivato un sospiro di sollievo per il calo dell'inflazione registrato in Germania e in Spagna, che fa ben sperare in attesa dei dati relativi a Italia ed Eurozona in arrivo oggi. Tutto ciò, ovviamente, è importante in ottica politica monetaria e decisioni sui tassi di interesse che andrà a prendere la Banca centrale europea. A novembre l'inflazione in Francia è risultata stabile a +6,2% su base annua e +0,4% rispetto al mese precedente.
In Asia l'indice Nikkei 225 di Tokyo registra un calo dello 0,21%. Bene la Borsa di Hong Kong (+2,4%) mentre Shanghai chiude poco sopra la parità. In Cina l'attenzione è concentrata sull'andamento del Covid e sulle proteste nelle città colpite dai lockdown, oltre che naturalmente sul discorso del numero uno della Fed. Intanto il Pmi manifatturiero è sceso ai minimi degli ultimi 7 mesi. Sempre sulla Cina, da registrare i dubbi sulla crescita rilanciati da Kristalina Georgieva, capo del Fondo monetario internazionale.
Quella di oggi sarà una giornata densa di appuntamenti, soprattutto negli Usa dove verranno resi noti i dati sul mercato del lavoro di novembre stimati da Adp, che preannunciano quelli ufficiali che verranno diffusi venerdì. Inoltre, è prevista la seconda lettura del Pil del terzo trimestre, oltre che l'indice Pmi Chicago per novembre, il rapporto Jolts sulle offerte di posti di lavoro per ottobre, il deficit della bilancia commerciale per ottobre (preliminare), i compromessi delle case per ottobre e le scorte settimanali di petrolio.
Sul fronte dei cambi, l'euro è fermo a 1,0353 dollari. Il petrolio sale: il Wti guadagna mezzo punto percentuale, raggiungendo 78,61 dollari al barile. Infine è in calo il valore del gas: il contratto di gennaio si attesta a 134 euro al megawattora.
INFLAZIONE ITALIANA
Oggi attesa sui mercati per il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che arriverà nel pomeriggio. Nella giornata di ieri è arrivato un sospiro di sollievo per il calo dell'inflazione registrato in Germania e in Spagna, che fa ben sperare in attesa dei dati relativi a Italia ed Eurozona in arrivo oggi. Tutto ciò, ovviamente, è importante in ottica politica monetaria e decisioni sui tassi di interesse che andrà a prendere la Banca centrale europea. A novembre l'inflazione in Francia è risultata stabile a +6,2% su base annua e +0,4% rispetto al mese precedente.
OCCHI SULLA CINA
In Asia l'indice Nikkei 225 di Tokyo registra un calo dello 0,21%. Bene la Borsa di Hong Kong (+2,4%) mentre Shanghai chiude poco sopra la parità. In Cina l'attenzione è concentrata sull'andamento del Covid e sulle proteste nelle città colpite dai lockdown, oltre che naturalmente sul discorso del numero uno della Fed. Intanto il Pmi manifatturiero è sceso ai minimi degli ultimi 7 mesi. Sempre sulla Cina, da registrare i dubbi sulla crescita rilanciati da Kristalina Georgieva, capo del Fondo monetario internazionale.
DATI IN ARRIVO DAGLI USA
Quella di oggi sarà una giornata densa di appuntamenti, soprattutto negli Usa dove verranno resi noti i dati sul mercato del lavoro di novembre stimati da Adp, che preannunciano quelli ufficiali che verranno diffusi venerdì. Inoltre, è prevista la seconda lettura del Pil del terzo trimestre, oltre che l'indice Pmi Chicago per novembre, il rapporto Jolts sulle offerte di posti di lavoro per ottobre, il deficit della bilancia commerciale per ottobre (preliminare), i compromessi delle case per ottobre e le scorte settimanali di petrolio.
Sul fronte dei cambi, l'euro è fermo a 1,0353 dollari. Il petrolio sale: il Wti guadagna mezzo punto percentuale, raggiungendo 78,61 dollari al barile. Infine è in calo il valore del gas: il contratto di gennaio si attesta a 134 euro al megawattora.
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