Avanti col rally
Nel 2023 a Wall Street obiettivo 4800 punti per l’S&P500
Altro che grande recessione, se arriveranno notizie positive sul fronte dell’inflazione e su quello della guerra, il mercato può tentare di andare a riconquistare i massimi storici
di Controredazione 1 Dicembre 2022 12:34
Dopo che Powell ha mandato il segnale che il mercato attendeva da tempo, Wall Street è subito ripartita forte. Conferma che, se la politica monetaria restrittiva sarà allentata, sull’idea ovviamente che l’inflazione cominci effettivamente a essere domata, i listini azionari, che hanno già mostrato forte resilienza, possono imboccare nuovamente un sentiero di rialzi. Un sentiero che non può essere a V, piuttosto potrebbe assomigliare a un trading range, ma pur sempre con direzione finale verso l’alto
Inutile girarci intorno, il mercato ha in testa i massimi storici fatti segnare da Wall Street. In termini di S&P500 parliamo di un livello attorno a quota 4800 punti. Ora stiamo sopra quota 4000. Ma è bene ricordare che questo avviene dopo già 500 punti recuperati da ottobre. Quando tanti davano obiettivi a 3200/3300 con previsioni catastrofiste che si sono rivelate esagerate, sbagliate. Il mercato dunque ha già dato una bella prova recuperando sostanzialmente la metà di quanto lo distanziava appunto dai massimi storici
Possibile immaginare che nel 2023 Wall Street possa tentare di andare a riprendere questi massimi storici? Sì, certo. E tutto dipenderà da inflazione e guerra russa. I due nemici anche per i mercati finanziari. Se entrambi saranno fermati, i listini possono tentare un nuovo trend rialzista. La Fed appunto ha dato già un segnale importante. L’idea che ci sia un pivot nei tassi oltre il quale anche l’inflazione comincia effettivamente a scendere è quella che apre un potenziale scenario favorevole
E se finora sono tornati protagonisti i titoli value, quelli della concretezza, proprio perché così tende sempre a succedere quando il costo del denaro sale, quando i tassi dovessero cominciare a scendere potrebbe esserci un ritorno di interesse anche per i titoli growth e per i tech che con i rialzi dei tassi e pure la fine della stay-at-home economy da pandemia sono stati puniti. Geograficamente, resta il tema invece della deglobalizzazione e della crescente diffidenza verso i paesi autarchici asiatici, con quote importanti di capitali occidentali che preferiscono ritornare verso mercati occidentali, cosa che potrebbe continuare a favorire Wall Street ma anche le piazze europee.
GLI OBIETTIVI DI PREZZO
Inutile girarci intorno, il mercato ha in testa i massimi storici fatti segnare da Wall Street. In termini di S&P500 parliamo di un livello attorno a quota 4800 punti. Ora stiamo sopra quota 4000. Ma è bene ricordare che questo avviene dopo già 500 punti recuperati da ottobre. Quando tanti davano obiettivi a 3200/3300 con previsioni catastrofiste che si sono rivelate esagerate, sbagliate. Il mercato dunque ha già dato una bella prova recuperando sostanzialmente la metà di quanto lo distanziava appunto dai massimi storici
INFLAZIONE E RUSSIA
Possibile immaginare che nel 2023 Wall Street possa tentare di andare a riprendere questi massimi storici? Sì, certo. E tutto dipenderà da inflazione e guerra russa. I due nemici anche per i mercati finanziari. Se entrambi saranno fermati, i listini possono tentare un nuovo trend rialzista. La Fed appunto ha dato già un segnale importante. L’idea che ci sia un pivot nei tassi oltre il quale anche l’inflazione comincia effettivamente a scendere è quella che apre un potenziale scenario favorevole
TITOLI VALUE E TITOLI GROWTH
E se finora sono tornati protagonisti i titoli value, quelli della concretezza, proprio perché così tende sempre a succedere quando il costo del denaro sale, quando i tassi dovessero cominciare a scendere potrebbe esserci un ritorno di interesse anche per i titoli growth e per i tech che con i rialzi dei tassi e pure la fine della stay-at-home economy da pandemia sono stati puniti. Geograficamente, resta il tema invece della deglobalizzazione e della crescente diffidenza verso i paesi autarchici asiatici, con quote importanti di capitali occidentali che preferiscono ritornare verso mercati occidentali, cosa che potrebbe continuare a favorire Wall Street ma anche le piazze europee.
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