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La ricetta di BlueBay per partecipare al rally di fine anno e prepararsi ai rischi di inizio 2023
Secondo Mark Dowding, CIO di BlueBay, vendere in una fase di forza del mercato e spostare il rischio a breve sulla duration e sul credito sembra offrire un interessante rapporto rischio/rendimento
di Leo Campagna 2 Dicembre 2022 17:26
Alla luce dei rendimenti assoluti del 4-6% nell’ultimo mese, sia per le obbligazioni sia per le azioni, ci si chiede se questo movimento possa proseguire verso la fine dell’anno. In vista della riunione del FOMC (l’organismo della Federal Reserve statunitense che delibera sui tassi USA) di metà dicembre assumono una significativa rilevanza gli imminenti dati sul mercato del lavoro e sull’inflazione CPI americana.
“Negli ultimi due mesi, il mercato ha scommesso su una Federal Reserve più accomodante e questo ha portato a un sostanziale allentamento delle condizioni finanziarie. Ma la banca centrale USA ha sempre respinto la tesi secondo cui un periodo di stretta monetaria sarebbe stato rapidamente seguito da un’inversione di tendenza verso il taglio dei tassi”, fa sapere Mark Dowding, CIO di BlueBay.
Se i dati delle prossime due settimane saranno molto soddisfacenti il rally dei tassi potrebbe proseguire altrimenti non si può affatto escludere un aumento dei rendimenti. “Una situazione che ci ha fatto assumere una posizione short (al ribasso) sulla duration statunitense in seguito a un calo al 3,60% dei Treasury decennali, ed abbiamo continuato a ridurre l’esposizione direzionale agli spread di credito, dal momento che il rally ha spinto gli indici a restringersi nelle ultime due settimane”, riferisce Dowding .
Secondo il manager, se l’inflazione dovesse dare segnali di rimanere elevata, le banche centrali dovranno mantenere un atteggiamento restrittivo più a lungo rispetto a quanto auspicato dagli operatori dei mercati finanziari. Dowding vede peraltro ancora una recessione negli Stati Uniti e in Europa nei prossimi mesi, poiché l’inasprimento delle politiche precedenti continua a pesare sull’attività economica.
Uno scenario che limita i margini di rialzo dei mercati europei, soprattutto se l’inflazione nella regione dovesse scendere più lentamente rispetto agli Stati Uniti. D’altra parte, puntualizza il CIO di BlueBay, il rimbalzo degli asset europei è stato sostenuto dall’idea che tutti siano diventati troppo pessimisti sulle prospettive della regione mentre, grazie a un autunno mite, non c’è stata la necessità di ulteriori misure di razionamento dell’approvvigionamento energetico.
Per quanto riguarda le valute, Dowding, al momento non ha una forte visione direzionale sul dollaro mentre, pur considerando lo yen giapponese strutturalmente a buon mercato, teme che possa rimanere sotto pressione, fino a quando la Bank of Japan non abbandonerà il controllo della curva dei rendimenti.
Nei mercati emergenti, il CIO di BlueBay ha una view costruttiva sui fondamentali sottostanti dell’inflazione e della politica monetaria in Sudafrica e, di conseguenza, l’imminente voto di impeachment potrebbe offrire l’opportunità di aumentare l’esposizione. “I mercati locali degli emergenti hanno sottoperformato nell’ultimo anno e dove possiamo adottare una visione fondamentale costruttiva, rimaniamo più propensi ad aggiungere rischio sebbene con una certa cautela”, spiega il manager.
Dowding ha allestito una posizione di portafoglio che gli consente di resistere alla volatilità, qualora si verificasse un ritorno dell’avversione al rischio verso la fine dell’anno. “Non possiamo escludere che il rally di fine anno possa proseguire fino a gennaio senza interruzioni. Su questa base, vendere in una fase di forza del mercato e spostare il rischio a breve sulla duration e sul credito sembra offrire un trade off rischio/rendimento più convincente rispetto a quello di investire seguendo il trend dei prezzi”, conclude il CIO di BlueBay.
UN SOSTANZIALE ALLENTAMENTO DELLE CONDIZIONI FINANZIARIE
“Negli ultimi due mesi, il mercato ha scommesso su una Federal Reserve più accomodante e questo ha portato a un sostanziale allentamento delle condizioni finanziarie. Ma la banca centrale USA ha sempre respinto la tesi secondo cui un periodo di stretta monetaria sarebbe stato rapidamente seguito da un’inversione di tendenza verso il taglio dei tassi”, fa sapere Mark Dowding, CIO di BlueBay.
NON SI PUÒ AFFATTO ESCLUDERE UN AUMENTO DEI RENDIMENTI
Se i dati delle prossime due settimane saranno molto soddisfacenti il rally dei tassi potrebbe proseguire altrimenti non si può affatto escludere un aumento dei rendimenti. “Una situazione che ci ha fatto assumere una posizione short (al ribasso) sulla duration statunitense in seguito a un calo al 3,60% dei Treasury decennali, ed abbiamo continuato a ridurre l’esposizione direzionale agli spread di credito, dal momento che il rally ha spinto gli indici a restringersi nelle ultime due settimane”, riferisce Dowding .
UNA RECESSIONE NEGLI STATI UNITI E IN EUROPA NEI PROSSIMI MESI
Secondo il manager, se l’inflazione dovesse dare segnali di rimanere elevata, le banche centrali dovranno mantenere un atteggiamento restrittivo più a lungo rispetto a quanto auspicato dagli operatori dei mercati finanziari. Dowding vede peraltro ancora una recessione negli Stati Uniti e in Europa nei prossimi mesi, poiché l’inasprimento delle politiche precedenti continua a pesare sull’attività economica.
MARGINI DI RIALZO LIMITATI PER I MERCATI EUROPEI
Uno scenario che limita i margini di rialzo dei mercati europei, soprattutto se l’inflazione nella regione dovesse scendere più lentamente rispetto agli Stati Uniti. D’altra parte, puntualizza il CIO di BlueBay, il rimbalzo degli asset europei è stato sostenuto dall’idea che tutti siano diventati troppo pessimisti sulle prospettive della regione mentre, grazie a un autunno mite, non c’è stata la necessità di ulteriori misure di razionamento dell’approvvigionamento energetico.
YEN STRUTTURALMENTE A BUON MERCATO
Per quanto riguarda le valute, Dowding, al momento non ha una forte visione direzionale sul dollaro mentre, pur considerando lo yen giapponese strutturalmente a buon mercato, teme che possa rimanere sotto pressione, fino a quando la Bank of Japan non abbandonerà il controllo della curva dei rendimenti.
UNA VISIONE FONDAMENTALE COSTRUTTIVA SUI MERCATI EMERGENTI
Nei mercati emergenti, il CIO di BlueBay ha una view costruttiva sui fondamentali sottostanti dell’inflazione e della politica monetaria in Sudafrica e, di conseguenza, l’imminente voto di impeachment potrebbe offrire l’opportunità di aumentare l’esposizione. “I mercati locali degli emergenti hanno sottoperformato nell’ultimo anno e dove possiamo adottare una visione fondamentale costruttiva, rimaniamo più propensi ad aggiungere rischio sebbene con una certa cautela”, spiega il manager.
UN TRADE OFF RISCHIO / RENDIMENTO CONVINCENTE
Dowding ha allestito una posizione di portafoglio che gli consente di resistere alla volatilità, qualora si verificasse un ritorno dell’avversione al rischio verso la fine dell’anno. “Non possiamo escludere che il rally di fine anno possa proseguire fino a gennaio senza interruzioni. Su questa base, vendere in una fase di forza del mercato e spostare il rischio a breve sulla duration e sul credito sembra offrire un trade off rischio/rendimento più convincente rispetto a quello di investire seguendo il trend dei prezzi”, conclude il CIO di BlueBay.