Le stime
Istat: nel 2023 inflazione in calo, cresce il Pil
Nelle Prospettive per l’economia italiana si stima come la corsa dei prezzi dovrebbe frenare l’anno prossimo. In diminuzione la disoccupazione (-8,1%) nel 2022. Il Pil quest'anno cresce del +3,9%
di Fabrizio Arnhold 6 Dicembre 2022 10:33
L’inflazione “è attesa decelerare nei prossimi mesi, anche se con tempi e intensità ancora incerti”. Lo stima l’Istat nelle Prospettive per l’economia italiana pubblicate oggi che prevede anche una crescita sostenuta del Pil italiano nel 2022 (+3,9%) per poi rallentare nel 2023 (+0,4%).
“Nel biennio di previsione, l’aumento del Pil verrebbe sostenuto dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (rispettivamente +4,2% e +0,5% punti percentuali) mentre la domanda estera netta fornirebbe un apporto negativo in entrambi gli anni”, si legge nella nota.
Per quanto riguarda i prezzi al consumo, l'Istat segnala che "dopo una lunga fase di accelerazione che ha attraversato quasi tutto il 2022, a novembre l'inflazione si è stabilizzata". I consumi delle famiglie “registreranno una evoluzione in linea con l’andamento dell’attività economica, segnando un deciso aumento nel 2022 (+3,7%) cui seguirà un rallentamento nell’anno successivo (+0,4%).
Per l’Istat, gli investimenti sono attesi rappresentare l’elemento di traino dell’economia italiana sia nell’anno corrente (+10%) sia, anche se in misura più contenuta, nel 2023 (+2%). Nei biennio di previsione l’occupazione crescerà più del Pil con un aumento più accentuato nel 2022 (+4,3%) rispetto a quello del 2023 (+0,5%). In discesa, di conseguenza, i tasso di disoccupazione (-8,1%) nel 2022.
PIL IN CRESCITA
“Nel biennio di previsione, l’aumento del Pil verrebbe sostenuto dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (rispettivamente +4,2% e +0,5% punti percentuali) mentre la domanda estera netta fornirebbe un apporto negativo in entrambi gli anni”, si legge nella nota.
INFLAZIONE RALLENTA
Per quanto riguarda i prezzi al consumo, l'Istat segnala che "dopo una lunga fase di accelerazione che ha attraversato quasi tutto il 2022, a novembre l'inflazione si è stabilizzata". I consumi delle famiglie “registreranno una evoluzione in linea con l’andamento dell’attività economica, segnando un deciso aumento nel 2022 (+3,7%) cui seguirà un rallentamento nell’anno successivo (+0,4%).
INVESTIMENTI ELEMENTO TRAINO
Per l’Istat, gli investimenti sono attesi rappresentare l’elemento di traino dell’economia italiana sia nell’anno corrente (+10%) sia, anche se in misura più contenuta, nel 2023 (+2%). Nei biennio di previsione l’occupazione crescerà più del Pil con un aumento più accentuato nel 2022 (+4,3%) rispetto a quello del 2023 (+0,5%). In discesa, di conseguenza, i tasso di disoccupazione (-8,1%) nel 2022.
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