Prospettive di investimento
abrdn: ci sono buone ragioni per essere ottimisti sull’azionario Europa
Jamie Mills O’Brien, Investments Manager di abrdn, ritiene che siano presenti in Europa alcune delle migliori società al mondo a prezzi interessanti, in particolare farmaceutiche, banche, energia e tecnologia
di Stefano Caratelli 16 Dicembre 2022 14:43
Il 2022 è stato devastante per l'Europa, con la guerra in Ucraina, la crisi energetica, l'inflazione più alta degli ultimi decenni, l'aumento dei tassi, probabile recessione e le continue turbolenze politiche. E anche le azioni hanno vissuto l'anno peggiore dai tempi della crisi finanziaria globale, mentre le obbligazioni hanno avuto il peggior anno degli ultimi 40. Gli investitori non vogliono più sentir dire che le azioni europee sono a prezzi storicamente bassi, e cresce il timore che l'Europa sia afflitta da problemi, che sia "vecchia", ciclica e priva di crescita interna, e che si debba stare alla larga.
Ma abdrn non è d'accordo con questa view e ritiene che le prospettive dell'Europa siano molto più rosee di quanto non siano da tempo, nonostante la probabilità di recessione per il 2023. Gli investitori dovrebbero guardare oltre i titoli dei giornali. Quando lo fanno, sottolinea in un commento Jamie Mills O’Brien, Investments Manager di abrdn, in Europa trovano alcune delle migliori società al mondo a prezzi estremamente interessanti, e possono anche trovare leader emergenti in settori strutturalmente in crescita. Tra i settori in cui abrdn si aspetta di assistere a buone performance anche nel prossimo anno, O’Brien indica il farmaceutico, l'energia, le banche e la tecnologia, tutte aree in cui l'innovazione e la domanda sono elevate.
L’esperto di abrdn cita il famoso investitore Seth Klarman, che ha parlato dell'importanza di investire quando si gode di un "margine di sicurezza", e ritiene che l'Europa possa garantire questo margine. Lo scenario di base di abrdn prevede una contrazione del Pil di circa l'1% nel 2023 in Europa, ma anziché essere pessimista, vede tre ragioni fondamentali per cui gli investitori dovrebbero guardare alle numerose opportunità. La prima va sotto il tema ‘innovazione e tradizione’ per indicare società che riescono a combinare con successo l'invidiabile retaggio e la storia dell'Europa con innovazione e tecnologie d'avanguardia. In secondo luogo, il continente continua a sfruttare i propri punti di forza nella sostenibilità e nelle tecnologie pulite. Gli investitori, infine, continuano a sottovalutare i progressi dell'Europa nel campo della digitalizzazione industriale.
In questi ambiti, in Europa ci sono società con posizioni di mercato forti, competitive e di successo che stanno aumentando costantemente la redditività. Secondo abrdn questi fattori saranno sempre più importanti in un mondo in cui i bassi tassi e la bassa inflazione non guideranno più i prezzi degli asset. Inoltre, grazie alla lunga tradizione artigianale, l'Europa è la patria di aziende del lusso di fama mondiale come Hermès e Lvmh. La forza industriale europea ha dato inoltre vita a società come Dassault, Nemetschek e Schneider. Sempre più spesso, a queste aziende si affianca l'esperienza europea nella leadership aziendale, in settori come i pagamenti, l'automazione industriale e le piattaforme Internet.
Secondo l’analisi di abrdn, che questo equilibrio è uno dei punti di forza europei sottovalutati, mentre per gli investitori queste società rappresentano una grande opportunità di beneficiare di una gamma diversificata di driver strutturali in una serie di settori. Da tempo inoltre abrdn crede che l'Europa sia il centro globale del capitalismo responsabile e sostenibile. La politica europea ha dato impulso a questo tema con il Green Deal da 1.000 miliardi di euro, simbolo della tecnologia verde per la transizione energetica.
La guerra in Ucraina ha complicato le cose, ma le ambizioni ecologiche dell'Europa sono immutate e pienamente allineate con le ambizioni di raggiungere la sovranità energetica. Infine il grande tema della rivoluzione digitale. Prima del Covid-19, i motori della crescita informatica si stavano spostando da Internet su mobile e dai consumatori verso la digitalizzazione dell'industria, una trasformazione accelerata proprio dalla pandemia.
L'Europa, già protagonista della rivoluzione industriale, ha numerose economie incentrate sul settore manifatturiero e molte sono ora al centro della digitalizzazione e dell'automazione industriale. La spesa IT nel manifatturiero continua a ritmo sostenuto. Dalle aziende di software industriale e semiconduttori ai leader di mercato della robotica e dell'automazione, le prospettive di numerose società europee sono nettamente migliorate, sottolinea abrdn.
PROSPETTIVE MOLTO PIÙ ROSEE
Ma abdrn non è d'accordo con questa view e ritiene che le prospettive dell'Europa siano molto più rosee di quanto non siano da tempo, nonostante la probabilità di recessione per il 2023. Gli investitori dovrebbero guardare oltre i titoli dei giornali. Quando lo fanno, sottolinea in un commento Jamie Mills O’Brien, Investments Manager di abrdn, in Europa trovano alcune delle migliori società al mondo a prezzi estremamente interessanti, e possono anche trovare leader emergenti in settori strutturalmente in crescita. Tra i settori in cui abrdn si aspetta di assistere a buone performance anche nel prossimo anno, O’Brien indica il farmaceutico, l'energia, le banche e la tecnologia, tutte aree in cui l'innovazione e la domanda sono elevate.
IL TEMA INNOVAZIONE E TRADIZIONE
L’esperto di abrdn cita il famoso investitore Seth Klarman, che ha parlato dell'importanza di investire quando si gode di un "margine di sicurezza", e ritiene che l'Europa possa garantire questo margine. Lo scenario di base di abrdn prevede una contrazione del Pil di circa l'1% nel 2023 in Europa, ma anziché essere pessimista, vede tre ragioni fondamentali per cui gli investitori dovrebbero guardare alle numerose opportunità. La prima va sotto il tema ‘innovazione e tradizione’ per indicare società che riescono a combinare con successo l'invidiabile retaggio e la storia dell'Europa con innovazione e tecnologie d'avanguardia. In secondo luogo, il continente continua a sfruttare i propri punti di forza nella sostenibilità e nelle tecnologie pulite. Gli investitori, infine, continuano a sottovalutare i progressi dell'Europa nel campo della digitalizzazione industriale.
DAL LUSSO ALL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
In questi ambiti, in Europa ci sono società con posizioni di mercato forti, competitive e di successo che stanno aumentando costantemente la redditività. Secondo abrdn questi fattori saranno sempre più importanti in un mondo in cui i bassi tassi e la bassa inflazione non guideranno più i prezzi degli asset. Inoltre, grazie alla lunga tradizione artigianale, l'Europa è la patria di aziende del lusso di fama mondiale come Hermès e Lvmh. La forza industriale europea ha dato inoltre vita a società come Dassault, Nemetschek e Schneider. Sempre più spesso, a queste aziende si affianca l'esperienza europea nella leadership aziendale, in settori come i pagamenti, l'automazione industriale e le piattaforme Internet.
PUNTI DI FORZA SOTTOVALUTATI
Secondo l’analisi di abrdn, che questo equilibrio è uno dei punti di forza europei sottovalutati, mentre per gli investitori queste società rappresentano una grande opportunità di beneficiare di una gamma diversificata di driver strutturali in una serie di settori. Da tempo inoltre abrdn crede che l'Europa sia il centro globale del capitalismo responsabile e sostenibile. La politica europea ha dato impulso a questo tema con il Green Deal da 1.000 miliardi di euro, simbolo della tecnologia verde per la transizione energetica.
GRANDI AMBIZIONI ECOLOGICHE
La guerra in Ucraina ha complicato le cose, ma le ambizioni ecologiche dell'Europa sono immutate e pienamente allineate con le ambizioni di raggiungere la sovranità energetica. Infine il grande tema della rivoluzione digitale. Prima del Covid-19, i motori della crescita informatica si stavano spostando da Internet su mobile e dai consumatori verso la digitalizzazione dell'industria, una trasformazione accelerata proprio dalla pandemia.
LA FORZA DEL MANIFATTURIERO
L'Europa, già protagonista della rivoluzione industriale, ha numerose economie incentrate sul settore manifatturiero e molte sono ora al centro della digitalizzazione e dell'automazione industriale. La spesa IT nel manifatturiero continua a ritmo sostenuto. Dalle aziende di software industriale e semiconduttori ai leader di mercato della robotica e dell'automazione, le prospettive di numerose società europee sono nettamente migliorate, sottolinea abrdn.