Outlook
I dieci temi di investimento di Neuberger Berman per il 2023
Dall’avanzata della deglobalizzazione alla maggiore chiarezza negli investimenti ESG, dagli impatti della riduzione degli utili aziendali ai rendimenti obbligazionari: ecco le indicazioni di Neuberger Berman per il 2023
di Leo Campagna 20 Dicembre 2022 17:03
Ogni anno i responsabili degli investimenti di Neuberger Berman individuano 10 temi chiave che dovrebbero essere destinati a dominare il panorama dei mercati nel corso dei successivi 12 mesi. Eccoli sintetizzati di seguito
Nei prossimi 12 mesi è probabile che si registri il picco massimo di questo ciclo per l’inflazione, per l’inasprimento delle politiche monetarie, per i rendimenti obbligazionari e la volatilità di mercato. Per contro registreremo dei minimi per la crescita del PIL, per gli utili aziendali e per le valutazioni nei mercati azionari globali. Uno scenario nel quale l’inflazione resta più persistente ed elevata propiziando un tasso d’interesse neutrale anch’esso persistentemente più elevato, un maggiore costo del capitale e minori valutazioni degli asset.
In un contesto di tassi in aumento, i soggetti titolari di mutui ipotecari potrebbero faticare a rifinanziarsi nel 2023 e lo stesso per le società con strutture patrimoniali pensate per un contesto caratterizzato da tassi bassi. L’esplosione del debito pubblico durante la pandemia potrebbe poi rendere più rigorosi alcuni emittenti sovrani per evitare quanto accaduto, di recente, nel Regno Unito.
La reazione politica alle disuguaglianze prodotte dalla globalizzazione, gli shock provocati dalla Grande Crisi Finanziaria e dalla pandemia, e l’aumento delle tensioni geopolitiche globali con il riallineamento dei blocchi geopolitici fanno pensare ad un 2023 in cui la deglobalizzazione fa un ulteriore passo in avanti.
L’integrazione ESG (ambientale, sociale e di governance) è un processo volto ad assicurare che i fattori ESG rilevanti dal punto di vista finanziario vengano presi in considerazione, insieme agli altri, nell’analisi tradizionale degli investimenti. Neuberger Berman ritiene la chiarificazione dei criteri di esclusione, dell’investimento sostenibile e di quello di tipo impact nel corso del 2023 saranno al centro dell’attenzione di operatori di settore e autorità di regolamentazione.
Il 2023 vedrà un’inflazione persistente e un debito pubblico estremamente elevato. In un contesto di questo tipo, Neuberger Berman si aspetta che gli investitori obbligazionari siano intransigenti nella difesa dei propri interessi. Le banche centrali, finora, non hanno dovuto intervenire per preservare la liquidità di mercato, ma un conflitto emergente tra politiche, continuerà a rappresentare un rischio di coda per i mercati obbligazionari nel corso del 2023.
Neuberger Berman non pronostica un aumento particolarmente significativo dei default. Tuttavia, prima gli investitori terranno conto del fatto di “tassi più alti e più a lungo” nelle proprie analisi creditizie, prima potranno verosimilmente apportare le correzioni necessarie nei propri portafogli.
Le stime degli utili, secondo Neuberger Berman, saranno riviste probabilmente al ribasso mentre aumenterà la dispersione delle valutazioni, a beneficio delle aziende meno esposte al costo del lavoro e a quello delle materie prime, dotate di un maggior potere di determinazione dei prezzi per preservare i propri margini.
Il mercato esige un maggiore tasso minimo di rendimento finanziario per poter essere considerato attraente. Un metodo per tenere basso il costo del capitale consiste nel tornare a concentrarsi sulla creazione di valore tangibile a breve termine per gli azionisti. Rafforzando le strutture patrimoniali ed i bilanci, scorporando i rami d’azienda meno redditizi, ed acquisendo business strategici in ottica di una maggiore efficienza.
I mercati privati non saranno immuni dagli effetti del rallentamento economico già in corso. Tuttavia i fondi di private equity tendono a investire nell’arco di periodi pluriennali, fornendo ai nuovi fondi e a quelli delle ultime annate riserve di liquidità (dry powder) per andare alla ricerca di opportunità offerte da un calo delle valutazioni nel corso del rallentamento economico.
Tra gli investimenti alternativi liquidi, le strategie basate sul trading, come quelle global macro e hedge, possono continuare ad offrire, secondo Neuberger Berman, opportunità in questo contesto volatile. Sul versante degli strumenti illiquidi, invece, il mercato secondario di private equity risulta attraente per gli investitori.
FATTORI MACRO: UN ANNO DI PICCHI MASSIMI E MINIMI
Nei prossimi 12 mesi è probabile che si registri il picco massimo di questo ciclo per l’inflazione, per l’inasprimento delle politiche monetarie, per i rendimenti obbligazionari e la volatilità di mercato. Per contro registreremo dei minimi per la crescita del PIL, per gli utili aziendali e per le valutazioni nei mercati azionari globali. Uno scenario nel quale l’inflazione resta più persistente ed elevata propiziando un tasso d’interesse neutrale anch’esso persistentemente più elevato, un maggiore costo del capitale e minori valutazioni degli asset.
EFFETTI DIROMPENTI CON I TASSI D’INTERESSE PIU’ ELEVATI
In un contesto di tassi in aumento, i soggetti titolari di mutui ipotecari potrebbero faticare a rifinanziarsi nel 2023 e lo stesso per le società con strutture patrimoniali pensate per un contesto caratterizzato da tassi bassi. L’esplosione del debito pubblico durante la pandemia potrebbe poi rendere più rigorosi alcuni emittenti sovrani per evitare quanto accaduto, di recente, nel Regno Unito.
L’AVANZATA DELLA DEGLOBALIZZAZIONE
La reazione politica alle disuguaglianze prodotte dalla globalizzazione, gli shock provocati dalla Grande Crisi Finanziaria e dalla pandemia, e l’aumento delle tensioni geopolitiche globali con il riallineamento dei blocchi geopolitici fanno pensare ad un 2023 in cui la deglobalizzazione fa un ulteriore passo in avanti.
PIÙ CHIAREZZA SUGLI INVESTIMENTI “ESG”
L’integrazione ESG (ambientale, sociale e di governance) è un processo volto ad assicurare che i fattori ESG rilevanti dal punto di vista finanziario vengano presi in considerazione, insieme agli altri, nell’analisi tradizionale degli investimenti. Neuberger Berman ritiene la chiarificazione dei criteri di esclusione, dell’investimento sostenibile e di quello di tipo impact nel corso del 2023 saranno al centro dell’attenzione di operatori di settore e autorità di regolamentazione.
OBBLIGAZIONARIO: IL RITORNO DEI “BOND VIGILANTES”
Il 2023 vedrà un’inflazione persistente e un debito pubblico estremamente elevato. In un contesto di questo tipo, Neuberger Berman si aspetta che gli investitori obbligazionari siano intransigenti nella difesa dei propri interessi. Le banche centrali, finora, non hanno dovuto intervenire per preservare la liquidità di mercato, ma un conflitto emergente tra politiche, continuerà a rappresentare un rischio di coda per i mercati obbligazionari nel corso del 2023.
COMPARTO CREDITIZIO,LA CAPACITÀ DI ASSORBIRE TASSI PIÙ ELEVATI
Neuberger Berman non pronostica un aumento particolarmente significativo dei default. Tuttavia, prima gli investitori terranno conto del fatto di “tassi più alti e più a lungo” nelle proprie analisi creditizie, prima potranno verosimilmente apportare le correzioni necessarie nei propri portafogli.
AZIONARIO, RICALIBRARE LE STIME SUGLI UTILI
Le stime degli utili, secondo Neuberger Berman, saranno riviste probabilmente al ribasso mentre aumenterà la dispersione delle valutazioni, a beneficio delle aziende meno esposte al costo del lavoro e a quello delle materie prime, dotate di un maggior potere di determinazione dei prezzi per preservare i propri margini.
FOCUS SUL VALORE PER GLI AZIONISTI
Il mercato esige un maggiore tasso minimo di rendimento finanziario per poter essere considerato attraente. Un metodo per tenere basso il costo del capitale consiste nel tornare a concentrarsi sulla creazione di valore tangibile a breve termine per gli azionisti. Rafforzando le strutture patrimoniali ed i bilanci, scorporando i rami d’azienda meno redditizi, ed acquisendo business strategici in ottica di una maggiore efficienza.
SFIDE E OPPORTUNITÀ ALL’ORIZZONTE PER GLI INVESTIMENTI ALTERNATIVI
I mercati privati non saranno immuni dagli effetti del rallentamento economico già in corso. Tuttavia i fondi di private equity tendono a investire nell’arco di periodi pluriennali, fornendo ai nuovi fondi e a quelli delle ultime annate riserve di liquidità (dry powder) per andare alla ricerca di opportunità offerte da un calo delle valutazioni nel corso del rallentamento economico.
UNA GAMMA DI OPZIONI PER GLI INVESTITORI OPPORTUNISTICI
Tra gli investimenti alternativi liquidi, le strategie basate sul trading, come quelle global macro e hedge, possono continuare ad offrire, secondo Neuberger Berman, opportunità in questo contesto volatile. Sul versante degli strumenti illiquidi, invece, il mercato secondario di private equity risulta attraente per gli investitori.