L'outlook
Un approccio meno ciclico e focus sulle obbligazioni di qualità: la ricetta 2023 di Nuveen
Nell’outlook 2023 di Nuveen, società d’investimenti di TIAA, gli esperti del global investment committee della compagnia illustrano come orientarsi nei mercati insidiosi dell’attuale scenario
di Leo Campagna 23 Dicembre 2022 15:15
Gli investitori non sono ancora fuori pericolo. E’ questa la convinzione di base che emerge dall’outlook 2023 di Nuveen, società d’investimenti di TIAA, frutto dell’analisi del global investment committee della compagnia. Lo scenario resta invariato ma adesso, specificano gli esperti di Nuveen, mentre l’inflazione che è stata persistentemente elevata sembra ora leggermente meno preoccupante, a destare i maggiori timori sono le nubi minacciose sull’economia. “Il nostro scenario di base prevede una lieve recessione negli Stati Uniti, ma un contesto peggiore in Europa” specificano gli analisti di Nuveen.
L’inflazione negli Stati Uniti dovrebbe aver raggiunto il picco nel mese di ottobre, alla luce dei dati principali e “core” dell’indice dei prezzi al consumo che mostrano cali significativi rispetto all’anno precedente.” Tuttavia, sebbene questo iniziale calo del carovita dal suo picco sia un indizio promettente occorrono altri dati futuri per delineare una tendenza. Peraltro, anche un percorso in discesa può comunque presentare delle insidie” spiegano i manager di Nuveen.
Per quanto riguarda invece la recessione, la percezione è che sia ormai inevitabile per l’impatto derivante dall’inasprimento aggressivo della politica monetaria da parte delle banche centrali a livello globale, concentrate sulla lotta all’inflazione a scapito della crescita economica. D’altra parte nessuno può assicurare che i rialzi dei tassi di interesse si possano fermare anche con un’inflazione in tendenziale frenata (come, sembra, almeno negli Stati Uniti). A questo proposito, a novembre, il presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell ha lasciato intendere che probabilmente i tassi rimarranno “più alti, più a lungo”
In questo contesto mutevole e sfidante gli esperti di Nuveen hanno messo a punto alcune specifiche decisioni di asset allocation , la prima delle quali consiste nell’adottare un atteggiamento meno ciclico. “La probabilità crescente di una recessione e la deflazione a cui potrebbe essere associata rappresentano un fattore di rischio per la crescita degli utili di aziende già in difficoltà. Nell’azionario, questo ci rende più cauti sui settori ciclici, mentre privilegiamo qualità, crescita dei dividendi e infrastrutture pubbliche” puntualizzano gli analisti di Nuveen.
Che poi passano a spiegare la seconda scelta di asset allocation, ovvero come rafforzare l’esposizione obbligazionarie. “Pensiamo che dopo un anno in cui il reddito fisso non è riuscito a offrire i tradizionali vantaggi in termini di diversificazione o di stabilità ai portafogli, riteniamo che adesso ci siano le condizioni per un incremento moderato della duration (scadenza media dei titoli obbligazionari) attraverso il credito investment grade di qualità superiore e i municipal bond “ argomentano gli esperti di Nuveen.
Una terza decisioni di asset allocation riguarda infine l’attenta allocazione tra mercati pubblici e privati. Nel 2022 la maggior parte dei mercati pubblici ha registrato performance diffusamente e pesantemente negative, a differenza dei mercati privati che sono rimasti relativamente impermeabili alle turbolenze. Tuttavia resta cruciale il giusto equilibrio tra pubblico e privato che varia a seconda delle esigenze degli investitori e degli obiettivi di portafoglio.
“Entrando nello specifico, tra i private asset, abbiamo una view molto positiva sul credito privato, data la sua natura difensiva e i fondamentali solidi. Come copertura all’inflazione guardiamo invece con interesse ai terreni agricoli (farmland). Infine, mentre osserviamo rischi a breve termine crescenti nel settore degli immobili privati, riteniamo che i REIT (fondi immobiliari quotati) offrano opportunità interessanti” concludono i manager di Nuveen.
INFLAZIONE USA, PICCO IN OTTOBRE
L’inflazione negli Stati Uniti dovrebbe aver raggiunto il picco nel mese di ottobre, alla luce dei dati principali e “core” dell’indice dei prezzi al consumo che mostrano cali significativi rispetto all’anno precedente.” Tuttavia, sebbene questo iniziale calo del carovita dal suo picco sia un indizio promettente occorrono altri dati futuri per delineare una tendenza. Peraltro, anche un percorso in discesa può comunque presentare delle insidie” spiegano i manager di Nuveen.
I TASSI AMERICANI RESTERANNO PIÙ ALTI PIÙ A LUNGO
Per quanto riguarda invece la recessione, la percezione è che sia ormai inevitabile per l’impatto derivante dall’inasprimento aggressivo della politica monetaria da parte delle banche centrali a livello globale, concentrate sulla lotta all’inflazione a scapito della crescita economica. D’altra parte nessuno può assicurare che i rialzi dei tassi di interesse si possano fermare anche con un’inflazione in tendenziale frenata (come, sembra, almeno negli Stati Uniti). A questo proposito, a novembre, il presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell ha lasciato intendere che probabilmente i tassi rimarranno “più alti, più a lungo”
ADOTTARE UN ATTEGGIAMENTO MENO CICLICO
In questo contesto mutevole e sfidante gli esperti di Nuveen hanno messo a punto alcune specifiche decisioni di asset allocation , la prima delle quali consiste nell’adottare un atteggiamento meno ciclico. “La probabilità crescente di una recessione e la deflazione a cui potrebbe essere associata rappresentano un fattore di rischio per la crescita degli utili di aziende già in difficoltà. Nell’azionario, questo ci rende più cauti sui settori ciclici, mentre privilegiamo qualità, crescita dei dividendi e infrastrutture pubbliche” puntualizzano gli analisti di Nuveen.
CREDITO INVESTMENT GRADE DI QUALITÀ E MUNICIPAL BOND
Che poi passano a spiegare la seconda scelta di asset allocation, ovvero come rafforzare l’esposizione obbligazionarie. “Pensiamo che dopo un anno in cui il reddito fisso non è riuscito a offrire i tradizionali vantaggi in termini di diversificazione o di stabilità ai portafogli, riteniamo che adesso ci siano le condizioni per un incremento moderato della duration (scadenza media dei titoli obbligazionari) attraverso il credito investment grade di qualità superiore e i municipal bond “ argomentano gli esperti di Nuveen.
ATTENTA ALLOCAZIONE TRA MERCATI PUBBLICI E PRIVATI
Una terza decisioni di asset allocation riguarda infine l’attenta allocazione tra mercati pubblici e privati. Nel 2022 la maggior parte dei mercati pubblici ha registrato performance diffusamente e pesantemente negative, a differenza dei mercati privati che sono rimasti relativamente impermeabili alle turbolenze. Tuttavia resta cruciale il giusto equilibrio tra pubblico e privato che varia a seconda delle esigenze degli investitori e degli obiettivi di portafoglio.
VIEW MOLTO POSITIVA SUL CREDITO PRIVATO
“Entrando nello specifico, tra i private asset, abbiamo una view molto positiva sul credito privato, data la sua natura difensiva e i fondamentali solidi. Come copertura all’inflazione guardiamo invece con interesse ai terreni agricoli (farmland). Infine, mentre osserviamo rischi a breve termine crescenti nel settore degli immobili privati, riteniamo che i REIT (fondi immobiliari quotati) offrano opportunità interessanti” concludono i manager di Nuveen.
Trending