In risalita
Telecom di nuovo in luce a Piazza Affari
Il titolo del colosso tlc prova a recuperare (+2%) dopo il tonfo della scorsa settimana, con il governo che potrebbe varare misure a sostegno del comparto. Il 14 febbraio verrà presentato il prossimo piano industriale
di Fabrizio Arnhold 2 Gennaio 2023 12:00
Telecom Italia prova a risalire dopo il brusco calo (-3,78%) di venerdì. Il titolo a Piazza Affari segue il buon andamento del Ftse Mib, con un rialzo che ha superato il 2% durante il corso della mattinata di contrattazioni, dopo il nulla di fatto sulla rete della scorsa settimana, al termine dell’incontro tra Vivendi, Cdp e governo.
Le azioni di Telecom Italia hanno perso il 48,7% del proprio valore nel corso dello scorso anno, scontando il rialzo dei tassi di interesse, dei timori per l’andamento del business e della delusione per i conti di bilancio. Il mercato è rimasto anche deluso sulla mancata soluzione sulla rete, nonostante le promesse del governo di adottare misure entro fine anno.
Il dossier si è rivelato, però, più complicato del previsto. Le posizioni di Vivendi e Cdp restano distanti, soprattutto per quando riguarda la valutazione della rete e sull’eventuale ripartizione del debito, nel caso si procedesse con una separazione tra rete e servizi. Negli ultimi giorni dell’anno, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si è detto “fiducioso” sul confronto perché “si è creato un buon clima tra le parti”.
Secondo Intermonte, il governo potrebbe varare misure a sostegno del comparto delle tlc, come l’alleggerimento dei limiti elettromagnetici, il ribasso dell’Iva sui servizi telefonici e contratti di sviluppo per sostenere gli investimenti sulla rete. L’attenzione sul titolo resta alta, anche in previsione del prossimo piano industriale 2023-2025, in programma il prossimo 14 febbraio.
UN 2022 DA DIMENTICARE
Le azioni di Telecom Italia hanno perso il 48,7% del proprio valore nel corso dello scorso anno, scontando il rialzo dei tassi di interesse, dei timori per l’andamento del business e della delusione per i conti di bilancio. Il mercato è rimasto anche deluso sulla mancata soluzione sulla rete, nonostante le promesse del governo di adottare misure entro fine anno.
DOSSIER DIFFICILE
Il dossier si è rivelato, però, più complicato del previsto. Le posizioni di Vivendi e Cdp restano distanti, soprattutto per quando riguarda la valutazione della rete e sull’eventuale ripartizione del debito, nel caso si procedesse con una separazione tra rete e servizi. Negli ultimi giorni dell’anno, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si è detto “fiducioso” sul confronto perché “si è creato un buon clima tra le parti”.
MISURE A SOSTEGNO DELLE TLC
Secondo Intermonte, il governo potrebbe varare misure a sostegno del comparto delle tlc, come l’alleggerimento dei limiti elettromagnetici, il ribasso dell’Iva sui servizi telefonici e contratti di sviluppo per sostenere gli investimenti sulla rete. L’attenzione sul titolo resta alta, anche in previsione del prossimo piano industriale 2023-2025, in programma il prossimo 14 febbraio.
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