Opportunità

Azionario britannico, Schroders guarda alle valutazioni dopo un 2022 resiliente

Sue Noffke, Head of UK Equities di Schroders, osserva che i titoli minori hanno avuto un anno meno positivo e ora stanno suscitando l’interesse degli investitori

di Stefano Caratelli 5 Gennaio 2023 07:55

financialounge -  azionario mercati Schroders Sue Noffke
L’azionario della Gran Bretagna l’anno scorso è stato più resiliente rispetto a molti mercati mondiali. Con l’inflazione ai massimi e i tassi in rialzo, gli investitori azionari hanno mostrato una chiara preferenza per le società più internazionali e più grandi dell’indice FTSE 100 della Borsa di Londra. Banche e major petrolifere sono state le protagoniste del mercato azionario, hanno aumentato i dividendi e riacquistato volumi considerevoli di azioni grazie alla forza dei mercati delle materie prime e all'aumento dei tassi di interesse, con conseguente forte crescita degli utili.

VALUTAZIONI NON CORRETTE PER LE PMI


Sue Noffke, Head of UK Equities di Schroders, osserva che invece, le azioni britanniche a piccola e media capitalizzazione non hanno avuto un anno molto positivo, e questo sta suscitando l'interesse di diversi investitori. Il prezzo è infatti uno dei principali fattori che determinano i rendimenti a lungo termine, e l'attuale rendimento del 3% circa offerto dall'indice FTSE 250, il gruppo più consolidato di PMI quotate nel Regno Unito, mostra secondo l’esperta di Schroders valutazioni non corrette, e alcune PMI focalizzate sul mercato domestico in particolare sembrano prezzare diverse notizie negative.

POSSONO ESSERE REMUNERATIVE NEL LUNGO PERIODO


Siamo lontani dal clima di fiducia che si respirava all'inizio del 2022, ma è proprio nei periodi più complessi che le opportunità aumentano, osserva Noffke, ricordando che investire nelle PMI sul lungo periodo può essere molto remunerativo e sottolineando che oggi questo forte potenziale di crescita viene offerto a un prezzo molto interessante. L’esperta di Schroders vede opportunità sia nelle aziende "domestiche" che servono i consumatori e le imprese del Regno Unito, sia nelle numerose PMI che operano a livello internazionale.

L’IMPATTO DI ALTA INFLAZIONE E RECESSIONE


Ma le valutazioni sono molto elevate e il mercato non sembra discernere tra le aziende buone e meno buone. L'inflazione investe tutta la catena di approvvigionamento, dai costi di trasporto ai prezzi dei materiali fino all'aumento dei salari. Inoltre il dollaro forte ha aggravato l'inflazione dei costi per i produttori nazionali e c'è sicuramente molto da temere dal punto di vista economico, soprattutto in Europa e nel Regno Unito, dove la crisi energetica e l’alta inflazione sembrano aver già fatto precipitare, o faranno precipitare a breve, molte economie in recessione.

SENTIMENT E VALUTAZIONI POSSONO RISOLLEVARSI


Noffke ritiene che si possa discutere su come aziende e consumatori reagiranno alla recessione e si chiede se le imprese saranno così rapide nel ridurre la forza lavoro come nelle passate recessioni. La recente carenza di competenze in un'economia segnata dalla pandemia e un mercato del lavoro strutturalmente in crisi potrebbero indurle a fare una pausa. L’esperta di Schroders osserva anche che dalla situazione “molto cupa” di oggi potrebbe non essere necessario molto per risollevare il sentiment e le valutazioni.

FORTE COPERTURA DEI DIVIDENDI


Ma se la situazione dovesse peggiorare rispetto alle previsioni, la copertura dei dividendi per le azioni del Regno Unito è più forte di quanto non sia mai stata da un decennio a questa parte, con un valore nettamente superiore a due volte. Come rapporto tra utili e dividendi, la copertura indica il margine di sicurezza per mantenere i dividendi se gli utili calano più del previsto nella recessione. Si tratta di un altro importante fattore di resilienza che Schroders valuta con attenzione insieme alla solidità dei bilanci.

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