Opportunità in arrivo?
GAM spiega perché è il contesto giusto per le società finanziate da venture capital
Christian Munafo (GAM Investments) ricorda però, a chi intenda sfruttare l’alpha potenziale che queste società possono generare prima dell’IPO, quanto restino fondamentali le prospettive a più lungo termine
di Leo Campagna 5 Gennaio 2023 10:28
Secondo una recente stima a cura di un analista di Morgan Stanley il mercato private equity dovrebbe registrare una crescita del 12% all’anno nei prossimi cinque anni, proiettando il patrimonio in gestione verso quota 17 mila miliardi di dollari. Anche un rapporto Preqin dello scorso ottobre (The future of Alternatives in 2027) prevede un raddoppio dell’attuale patrimonio complessivo dei mercati privati che dovrebbe raggiungere quota 18,3 mila miliardi di dollari entro il 2027. Il sotto-segmento del venture capital dovrebbe crescere del 19,1% all’anno entro il 2027, diventando così l’asset class in più rapida crescita.
Secondo Christian Munafo, advisor venture capital di GAM Investments, sono due i fattori a cui si possono attribuire questa dinamica. “In primo luogo, il venture capital permette agli investitori l’accesso a tecnologie esclusive, innovazioni e soluzioni all’avanguardia del processo di digitalizzazione, con il potenziale di creare valore aggiunto nell’economia globale. In secondo luogo, dal momento che il contesto macroeconomico può far aumentare la volatilità e l’incertezza della Borsa valori, molte aziende tecnologiche dovrebbero continuare a restare private, per cui il mercato privato comprenderà imprese con una capitalizzazione di mercato più elevata” spiega Munafo.
In pratica, gli investitori a lungo termine che d’ora in avanti investono in tecnologia innovativa e rivoluzionaria sul mercato privato dovrebbero continuare a beneficiare della creazione di valore in settori come fintech, sicurezza informatica, intelligenza artificiale, cloud, educazione online, immagazzinamento dei dati e analisi, ottimizzazione delle catene di distribuzione, salute digitale, e-commerce ed economia dello spazio.
È vero che le valutazioni sono in parte scese, e potrebbero restare contenute nel breve termine a causa degli ostacoli macroeconomici, ma Munafo ritiene che persisterà una biforcazione sul mercato. “Mentre le aziende best-in-class continueranno a raccogliere capitali senza particolari problemi, quelle di piccola taglia rischieranno un calo delle valutazioni, disinvestimenti o la chiusura delle attività” spiega il manager. Ad essere premiate saranno le società che adottano business model differenziati, indicatori operativi robusti che bilanciano crescita e redditività, che si avvalgono di dirigenti esperti, consorzi di investitori con capitali elevati e una situazione patrimoniale solida: fattori che aiutano ad attraversare i cicli di mercato.
È probabile che nel 2023 le società private continuino a rimanere nel mercato privato più a lungo finché non sarà il momento giusto per ottimizzare valutazioni e liquidità. Storicamente i periodi di maggiore volatilità e incertezza macroeconomica consentono di migliorare gli squilibri tra domanda e offerta a favore di acquirenti e investitori. “Uno scenario che spesso determina opportunità di investimento adeguate al rischio, consentendo in genere di realizzare performance più brillanti agli investitori” specifica il manager di di GAM Investments.
Un altro aspetto distintivo delle società private è che, a differenza di quelle quotate, non spingono gli amministratori a dare priorità agli indicatori di breve periodo, come gli utili trimestrali. Tendono a prediligere gli obiettivi di lungo termine, come lo sviluppo di nuovi prodotti, il posizionamento strategico e la performance in generale. “Per questo le società finanziate da venture capital e ben capitalizzate, in mercati ampi, che offrono prodotti e soluzioni differenziati, che consentono maggiori efficienze, sono in grado di prosperare anche nei contesti più difficili” sottolinea Munafo.
L’advisor venture capital di GAM Investments conclude tuttavia ricordando agli investitori che intendano sfruttare l’alpha potenziale che queste società possono generare prima dell’IPO, quanto restino sempre fondamentali le prospettive a più lungo termine.
I DUE FATTORI CHE SOSTENGONO IL TREND
Secondo Christian Munafo, advisor venture capital di GAM Investments, sono due i fattori a cui si possono attribuire questa dinamica. “In primo luogo, il venture capital permette agli investitori l’accesso a tecnologie esclusive, innovazioni e soluzioni all’avanguardia del processo di digitalizzazione, con il potenziale di creare valore aggiunto nell’economia globale. In secondo luogo, dal momento che il contesto macroeconomico può far aumentare la volatilità e l’incertezza della Borsa valori, molte aziende tecnologiche dovrebbero continuare a restare private, per cui il mercato privato comprenderà imprese con una capitalizzazione di mercato più elevata” spiega Munafo.
TECNOLOGIA INNOVATIVA E RIVOLUZIONARIA SUL MERCATO PRIVATO
In pratica, gli investitori a lungo termine che d’ora in avanti investono in tecnologia innovativa e rivoluzionaria sul mercato privato dovrebbero continuare a beneficiare della creazione di valore in settori come fintech, sicurezza informatica, intelligenza artificiale, cloud, educazione online, immagazzinamento dei dati e analisi, ottimizzazione delle catene di distribuzione, salute digitale, e-commerce ed economia dello spazio.
LE AZIENDE BEST-IN-CLASS
È vero che le valutazioni sono in parte scese, e potrebbero restare contenute nel breve termine a causa degli ostacoli macroeconomici, ma Munafo ritiene che persisterà una biforcazione sul mercato. “Mentre le aziende best-in-class continueranno a raccogliere capitali senza particolari problemi, quelle di piccola taglia rischieranno un calo delle valutazioni, disinvestimenti o la chiusura delle attività” spiega il manager. Ad essere premiate saranno le società che adottano business model differenziati, indicatori operativi robusti che bilanciano crescita e redditività, che si avvalgono di dirigenti esperti, consorzi di investitori con capitali elevati e una situazione patrimoniale solida: fattori che aiutano ad attraversare i cicli di mercato.
OPPORTUNITÀ D’INVESTIMENTO ADEGUATE AL RIS4CHIO
È probabile che nel 2023 le società private continuino a rimanere nel mercato privato più a lungo finché non sarà il momento giusto per ottimizzare valutazioni e liquidità. Storicamente i periodi di maggiore volatilità e incertezza macroeconomica consentono di migliorare gli squilibri tra domanda e offerta a favore di acquirenti e investitori. “Uno scenario che spesso determina opportunità di investimento adeguate al rischio, consentendo in genere di realizzare performance più brillanti agli investitori” specifica il manager di di GAM Investments.
LA DIFFERENZA CON LE AZIENDE QUOTATE
Un altro aspetto distintivo delle società private è che, a differenza di quelle quotate, non spingono gli amministratori a dare priorità agli indicatori di breve periodo, come gli utili trimestrali. Tendono a prediligere gli obiettivi di lungo termine, come lo sviluppo di nuovi prodotti, il posizionamento strategico e la performance in generale. “Per questo le società finanziate da venture capital e ben capitalizzate, in mercati ampi, che offrono prodotti e soluzioni differenziati, che consentono maggiori efficienze, sono in grado di prosperare anche nei contesti più difficili” sottolinea Munafo.
SEMPRE FONDAMENTALI LE PROSPETTIVE A PIÙ LUNGO TERMINE
L’advisor venture capital di GAM Investments conclude tuttavia ricordando agli investitori che intendano sfruttare l’alpha potenziale che queste società possono generare prima dell’IPO, quanto restino sempre fondamentali le prospettive a più lungo termine.