L’analisi

AllianzGI: grandi sfide per gli investitori nel 2023 ma prudenza sugli asset a rischio

Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research di AllianzGI, prevede che i mercati continueranno ad essere influenzati dagli sviluppi sul fronte macroeconomico, monetario e geopolitico

di Stefano Caratelli 12 Gennaio 2023 14:54

financialounge -  Allianz GI Crisi energetica Hans-Jörg Naumer mercati outlook 2023
Nel 2023 investitori e mercati cercheranno di trovare un equilibrio, dopo un 2022 che è stato per molti versi un “annus horribilis”, nonostante i significativi passi avanti di molti Paesi per riprendersi dalla pandemia. Dopo l’escalation delle tensioni geopolitiche seguita all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, tutto il mondo, e in particolare l’Europa, è sprofondato nella peggiore crisi energetica dagli anni ‘70. In risposta all’inflazione in aumento, le banche centrali a livello globale hanno operato l’inasprimento monetario più deciso da 40 anni a questa parte.

UN 2022 ALL’INSEGNA DELL’INSTABILITA’


Nell’outlook mensile di gennaio, Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors, sottolinea che “anche nel 2023 gli investitori dovranno affrontare grandi sfide” e che “nel nuovo anno i mercati continueranno ad essere influenzati dagli sviluppi sul fronte economico, monetario e geopolitico.” La stretta monetaria delle banche centrali ha comportato importati perdite sui mercati finanziari. In presenza di tassi reali in aumento e corsi azionari in calo. Sui mercati finanziari non è rimasto alcun “porto sicuro” e a farla da padrone è stata l’instabilità. Tra ottobre e novembre si è poi registrato un incoraggiante rally di fine anno, proseguito sino a dicembre.

SCONVOLGIMENTI CAUSATI E STIMOLI E CAMBIAMENTI STRUTTURALI


Ma anche nel 2023 gli investitori dovranno affrontare grandi sfide. Nel nuovo anno i mercati continueranno a essere influenzati dagli sviluppi sul fronte economico, monetario e geopolitico, con l’inflazione, tornata a catalizzare l’attenzione mondiale, che può rappresentare un chiaro indicatore dell’aumento degli squilibri ciclici e strutturali tra domanda e offerta nell’economia globale. Secondo l’esperto di AllianzGI, gli sconvolgimenti cui abbiamo assistito sono stati causati in primo luogo dagli stimoli monetari e fiscali eccessivi in un contesto caratterizzato da cambiamenti strutturali.

DAL 2023 COMINCIA IL CAMMINO VERSO UN POSSIBILE NUOVO EQUILIBRIO


Tra questi Naumer cita la demografia, la deglobalizzazione, e la decarbonizzazione, cui si sono aggiunti gli shock esogeni profondi, dal COVID all’Ucraina. Per riprendere un percorso di crescita sostenibile e riportare l’inflazione al livello target delle banche centrali, secondo l’esperto di AllianzGI, occorrerà un processo di adeguamento ciclico e strutturale pluriennale dell’economia mondiale volto a ripristinare l’equilibrio. E il 2023 sarà il primo anno in cui si cercherà di tornare a una situazione di equilibrio.

IL RIENTRO DELL’INFLAZIONE NON SOSTERRA’ GLI ASSET A RISCHIO COME IN PASSATO


Per quanto riguarda l’allocazione tattica in azioni e obbligazioni, AllianzGI prevede che anche nel primo semestre 2023 i mercati finanziari globali saranno sostenuti dal rallentamento dell’inflazione, da un lato, e frenati dai crescenti rischi di recessione, dall’altro. Ma mentre in passato la decelerazione dell’inflazione è stata accompagnata da solide performance degli asset rischiosi, in un contesto recessivo la situazione è capovolta.

MEGLIO MANTENERE UN APPROCCIO PRUDENTE


In presenza di persistenti tensioni sul fronte geopolitico, inflazione più elevata, continui rischi di ribasso per l‘economia mondiale e banche centrali con le spalle al muro, secondo l’analisi di AllianzGI anche nel nuovo anno gli investitori si troveranno ad affrontare importanti sfide, prima che si verifichi una svolta congiunturale tale da innescare anche una svolta sui mercati azionari. Per cui, in vista dei futuri sviluppi economici, per il momento è preferibile mantenere un approccio prudente in relazione agli asset rischiosi.

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