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Obbligazioni: Loomis Sayles vede tre motivi per un ampliamento degli spread high yield

Il team High Yield dell’affiliata di Natixis Investment Managers sottolinea che gli spread si sono mantenuti straordinariamente stretti, nonostante i rischi di recessione, ma vede catalizzatori per un loro allargamento

di Stefano Caratelli 13 Gennaio 2023 14:30

financialounge -  bond Loomis Sayles mercati Natixis obbligazioni
Gli spread sui rendimenti delle obbligazioni High Yield riflettono generalmente il premio che gli investitori chiedono per accettare il rischio di perdita di capitale per possibili default. Diversi fattori hanno contribuito a mantenere basso il livello degli spread, tra cui la politica monetaria accomodante, il prezzo medio del dollaro e la qualità delle emissioni. Molti crediti high yield hanno allungato le scadenze e ridotto gli interessi passivi, contribuendo a ridurre il rischio default, che ha toccato i minimi del ciclo.

RIDOTTE NEL 2022 LE DIMENSIONI DEL MERCATO


Il team High Yield di Loomis Sayles, affiliata di Natixis Investment Managers, sottolinea che negli ultimi 20 anni il prezzo medio in dollari dell'indice Bloomberg High Yield è ora il più basso mai registrato e aggiunge che questo può creare un interessante "margine di sicurezza", contribuendo a mantenere un tetto agli spread. La categoria dei titoli con rating B+ e inferiore dell'indice Bloomberg High Yield rimane inoltre ai livelli più bassi dal 2007. Inoltre la mancanza di nuove emissioni nette nel 2022 ha ridotto le dimensioni del mercato obbligazionario High Yield.

GLI INVESTITORI POTREBBERO CHIEDERE SPREAD PIU’ ELEVATI


Ma in prospettiva Loomis Sayles vede alcuni catalizzatori che potrebbero far aumentare gli spread. Se nei prossimi trimestri la redditività delle società inizierà a peggiorare in modo significativo, l’affiliata Natixis si aspetta che il mercato chieda spread più elevati per compensare l'aumento del rischio di insolvenza. E se si manterrà l'attuale regime di tassi d'interesse più elevati, molte strutture di capitale con un'eccessiva leva finanziaria probabilmente faticheranno a rifinanziare i propri bilanci gonfiati, anche qui influenzando il sentiment del mercato High Yield.

TASSI DI DEFAULT INFERIORI ALLA MEDIA


L’affiliata Natixis prevede comunque un tasso di default inferiore alla media rispetto ai precedenti contesti di fine ciclo e di flessione. Ma un'area di preoccupazione è rappresentata dall'ultimo sondaggio della Fed sulle pratiche di prestito delle banche, la Senior Loan Officer Opinion Survey on Bank Lending Practices, secondo cui i responsabili dei prestiti stanno inasprendo gli standard. E quando i prestiti si restringono, gli spread si allargano, ma questa correlazione si è disaccoppiata nell'ultima lettura. Ciò suggerisce a Loomis Sayles che gli spread sull’High Yield e le aspettative di default potrebbero divergere dalle attuali valutazioni.

PIU’ EQUILIBRIO TRA CATEGORIE DI EMITTENTI


Nel 2022 l'universo High Yield ha subito una contrazione per scarse emissioni e aumento delle cosiddette rising star, emittenti che hanno migliorato il rating passando all'Investment Grade, e ci si chiede se si verificherà presto un'inversione di tendenza. L’affiliata Natixis si dice in disaccordo sul fatto che il mercato si contrarrà, ma vede il potenziale per una ripresa delle emissioni. E ora che i tassi del Tesoro USA si sono "normalizzati" da livelli storicamente bassi, si aspetta che parte delle emissioni che hanno inondato il mercato negli ultimi due anni tornino sul mercato High Yield. Per il 2023 prevede inoltre un maggior equilibrio tra rising star e fallen angel, le società che a seguito di un downgrade passano dall'Investment Grade all'High Yield).

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