Sotto la lente
GAM vede l’azionario europeo favorito nel 2023, spinta da Tech e Asia
Niall Gallagher, Investment Director, Azioni europee di GAM, mette in fila i fattori che giocano a favore: multipli sotto la media storica, esposizione alla crescita globale, transizione energetica, Asia e forza del Tech
di Stefano Caratelli 16 Gennaio 2023 19:00
Sembra iniziata una nuova fase per i mercati. Sia le pressioni inflazionistiche che i prezzi dell’energia, soprattutto in Europa, resteranno più alti e più a lungo, ma la tenuta degli utili delle società europee appare evidente dai resoconti del 2022. Le prospettive sono positive soprattutto grazie all’esposizione delle società europee alla crescita globale e la tecnologia continua ad avere effetti rivoluzionari.
Sono le indicazioni di Niall Gallagher, Investment Director, Azioni europee di GAM, che ricorda come il 2022 sia stato un anno tumultuoso, con i prezzi dell’energia che in Europa hanno raggiunto livelli senza precedenti a seguito dell’invasione russa in Ucraina, mentre l’inflazione è risalita dopo una lunga pausa. Nonostante tali ostacoli persistano, Gallagher nota che abbiamo già assistito a un’ampia correzione dei mercati azionari, i multipli espressi dal rapporto tra prezzi e utili attesi in Europa sono pari a 11 volte rispetto a una media a lungo termine di 14.
Questa brusca svalutazione del mercato, unitamente all’aumento significativo dei rendimenti obbligazionari e alle correzioni delle valute, secondo l’esperto di GAM indica che buona parte della correzione probabilmente è già avvenuta. A giudizio di Gallagher, è iniziata una nuova fase per i mercati: sia le pressioni inflazionistiche, tassi di interesse, e i prezzi dell’energia, soprattutto in Europa, resteranno più alti più a lungo. Ma la tenuta degli utili delle società europee appare evidente dai resoconti del 2022.
Anche se si aspetta qualche momento di debolezza nel 2023, per GAM in generale le prospettive sono positive soprattutto grazie all’esposizione delle società europee alla crescita globale, con oltre il 50% dei ricavi generato fuori dell’Europa. Il settore finanziario continua a essere importante per GAM, dato che il rialzo dei tassi determina miglior redditività, mentre una situazione patrimoniale più solida grazie alla regolamentazione e consumatori meno indebitati comportano una minima erosione degli impieghi.
GAM continua a concentrare l’attenzione anche sul settore energia, in previsione di prezzi più elevati nel medio termine, e cerca in particolare società nella fase di transizione dal fossile alle fonti alternative. Inoltre, sottolinea Gallagher, la tecnologia continua ad avere effetti rivoluzionari. E GAM ricerca società che beneficeranno dei cambiamenti strutturali in corso, come il passaggio dai servizi offline a quelli online, che avrà effetti positivi su alcuni rivenditori e sul settore fintech.
Il Digital 4.0 continuerà inoltre a rappresentare un fattore di crescita per cloud computing, Internet of Things, 5G e fabbriche digitali, mentre i semiconduttori resteranno al fulcro della crescita, e in questo senso le società europee sono leader globali.
Infine il fattore Asia, che sembra finalmente emergere dai continui lockdown per il Covid, il che dovrebbe favorire la crescita delle classi medie. L’esperto di GAM sottolinea che entro il 2030 l’Asia rappresenterà due terzi della popolazione mondiale appartenente alle classi medie, una tendenza che dovrebbe favorire, in particolare, le principali società del lusso, anche in questo caso con sede in Europa.
MULTIPLI AZIONARI BEN SOTTO LA MEDIA STORICA
Sono le indicazioni di Niall Gallagher, Investment Director, Azioni europee di GAM, che ricorda come il 2022 sia stato un anno tumultuoso, con i prezzi dell’energia che in Europa hanno raggiunto livelli senza precedenti a seguito dell’invasione russa in Ucraina, mentre l’inflazione è risalita dopo una lunga pausa. Nonostante tali ostacoli persistano, Gallagher nota che abbiamo già assistito a un’ampia correzione dei mercati azionari, i multipli espressi dal rapporto tra prezzi e utili attesi in Europa sono pari a 11 volte rispetto a una media a lungo termine di 14.
BUONA PARTE DELLA CORREZIONE ALLE SPALLE
Questa brusca svalutazione del mercato, unitamente all’aumento significativo dei rendimenti obbligazionari e alle correzioni delle valute, secondo l’esperto di GAM indica che buona parte della correzione probabilmente è già avvenuta. A giudizio di Gallagher, è iniziata una nuova fase per i mercati: sia le pressioni inflazionistiche, tassi di interesse, e i prezzi dell’energia, soprattutto in Europa, resteranno più alti più a lungo. Ma la tenuta degli utili delle società europee appare evidente dai resoconti del 2022.
FORTE ESPOSIZIONE ALLA CRESCITA GLOBALE
Anche se si aspetta qualche momento di debolezza nel 2023, per GAM in generale le prospettive sono positive soprattutto grazie all’esposizione delle società europee alla crescita globale, con oltre il 50% dei ricavi generato fuori dell’Europa. Il settore finanziario continua a essere importante per GAM, dato che il rialzo dei tassi determina miglior redditività, mentre una situazione patrimoniale più solida grazie alla regolamentazione e consumatori meno indebitati comportano una minima erosione degli impieghi.
IN CERCA DI OPPORTUNITÀ NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
GAM continua a concentrare l’attenzione anche sul settore energia, in previsione di prezzi più elevati nel medio termine, e cerca in particolare società nella fase di transizione dal fossile alle fonti alternative. Inoltre, sottolinea Gallagher, la tecnologia continua ad avere effetti rivoluzionari. E GAM ricerca società che beneficeranno dei cambiamenti strutturali in corso, come il passaggio dai servizi offline a quelli online, che avrà effetti positivi su alcuni rivenditori e sul settore fintech.
LEADERSHIP GLOBALE NEI SEMICONDUTTORI
Il Digital 4.0 continuerà inoltre a rappresentare un fattore di crescita per cloud computing, Internet of Things, 5G e fabbriche digitali, mentre i semiconduttori resteranno al fulcro della crescita, e in questo senso le società europee sono leader globali.
ULTERIORE SPINTA DALL’ASIA PER IL LUSSO EUROPEO
Infine il fattore Asia, che sembra finalmente emergere dai continui lockdown per il Covid, il che dovrebbe favorire la crescita delle classi medie. L’esperto di GAM sottolinea che entro il 2030 l’Asia rappresenterà due terzi della popolazione mondiale appartenente alle classi medie, una tendenza che dovrebbe favorire, in particolare, le principali società del lusso, anche in questo caso con sede in Europa.