La decisione

Andrea Agnelli lascia anche Exor e Stellantis

L’annuncio arriva alla sua ultima assemblea da presidente della Juventus: “Per affrontare il futuro in maniera libera”. La decisione non riguarda solo la Juve ma tutte le aziende quotate della Famiglia: via dal cda anche di Exor e Stellantis

di Fabrizio Arnhold 18 Gennaio 2023 11:09

financialounge -  Andrea Agnelli exor finanza Juventus Stellantis
Non solo Juventus. Andrea Agnelli lascia tutte le società quotate “per affrontare il futuro in maniera libera”, ha annunciato alla sua ultima assemblea da presidente della Juventus. “Passo indietro per aprire un nuovo capitolo della mia vita con la libertà di pensiero che altrimenti non avrei”.

VIA ANCHE DA EXOR E STELLANTIS


Il passo indietro non riguarda solo la Juve ma anche tutte le società quotate della Famiglia: quindi anche Exor e Stellantis. “È una decisione personale, è stata una mia richiesta, in totale accordo con John Elkann, Ajay Banga e Carlos Tavares. La mia volontà è quella di affrontare il futuro in maniera libera e forte e di poter voltare pagina e aprire un nuovo capitolo della mia vita con la libertà di pensiero che altrimenti non avrei”, ha spiegato Andrea Agnelli all’assemblea dei soci Juve.

“VOLTARE PAGINA”


Agnelli resterà invece nel board della Giovanni Agnelli B.V. “Avendo chiuso una parte così importante della mia vita, c'è la volontà alla conclusione di questa assemblea di voltare pagina”, per avere “una pagina bianca davanti da affrontare con entusiasmo e passione. Questo dopo qualche giorno di vacanza”, ha aggiunto l’ormai ex presidente bianconero.

SERVONO RIFORME


“Io credevo, e credo tuttora, che il calcio europeo abbia bisogno di riforme strutturali per affrontare il futuro, altrimenti si va verso un'inesorabile decrescita del calcio a favore di una lega dominante, che è la Premier League, che nel giro di pochi anni attrarrà tutto il talento del calcio europeo nella sua lega”, così il presidente uscente della Juventus, Andrea Agnelli, parlando all'assemblea dei soci del club, è tornato sul progetto di Super League. “Mi sembra evidente - ha concluso - che i regolatori attuali non hanno alcuna voglia di affrontare i problemi, mantenendo la loro posizione di privilegio”.

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