Economia
Ethenea: le Borse "annunciano" una recessione più debole del previsto
I consumi e l’occupazione che hanno sostenuto nel 2022 l’economia Usa iniziano a rallentare ma Philip Bold (Ethenea Independent Investors) osserva l’incoraggiante andamento del mercato azionario
di Leo Campagna 18 Gennaio 2023 07:55
Negli Stati Uniti la curva dei rendimenti è invertita con i tassi dei titoli di stato (Treasury) a due anni al 4,24% e quelli a 10 anni al 3,55%: una situazione che in passato ha spesso anticipato una possibile recessione economica. In parallelo, la spesa per i consumi e il mercato del lavoro, che hanno mostrato una sorprendentemente forza nel 2022, sembrano cedere.
Dal momento che i consumatori sono considerati la spina dorsale dell'economia, soprattutto negli Stati Uniti, l'andamento della loro spesa rappresenta un buon indicatore della salute economica di un Paese. “Nonostante il doppio impatto dell’incremento dei prezzi (generi alimentari e benzina) e dei tassi d'interesse (mutui e finanziamenti) che ha causato lo stress peggiore degli ultimi decenni per i consumatori nel 2022, la spesa per consumi si è rivelata sorprendentemente solida” fa presente Philip Bold, portfolio manager di Ethenea Independent Investors.
Regole statistiche alla mano, il calo del Pil statunitense nel primo e secondo trimestre 2022, significherebbe ‘recessione’ che, in realtà non è mai veramente esistita. “La decrescita del primo trimestre ha avuto origine dal deficit commerciale mentre quella del secondo trimestre è riconducibile in gran parte al calo delle scorte. La spesa per i consumi, invece, ha continuato a crescere in modo robusto per tutto l'anno a dispetto del contesto sfavorevole” riferisce Bold.
Il portfolio manager ricorda che, grazie alla combinazione di aiuti governativi e minori spese durante le restrizioni anti-Covid, il tasso di risparmio della popolazione statunitense è aumentato in modo significativo permettendo ai consumi di continuare a mostrare robustezza. “Secondo la Federal Reserve statunitense negli anni 2020 e 2021 sono stati risparmiati complessivamente 2.300 miliardi di dollari aggiuntivi grazie anche alla solidità del mercato del lavoro (a fine 2022 il tasso di disoccupazione del 3,7%) che ha permesso di sostenere la crescita dei consumi” spiega il portfolio manager di Ethenea.
Bold evidenzia come entrambi questi fattori stiano ora vacillando, a cominciare dagli extra risparmi dei tempi della pandemia in graduale riduzione dal terzo trimestre 2021. “Questa contrazione delle disponibilità e l'incertezza economica penalizzano la fiducia dei consumatori. Nell'ultimo sondaggio del censimento delle famiglie statunitensi, circa il 40% degli intervistati ha dichiarato di avere difficoltà ad arrivare a fine mese. La pressione sulle fasce di reddito più basse si sta facendo evidente” commenta il manager.
Ad esercitare un'ulteriore pressione sulla spesa dei consumatori anche le tendenze del mercato del lavoro. E’ vero che al momento è il settore tecnologico il principale bersaglio delle notizie sui blocchi delle assunzioni e dei licenziamenti. Ma, in realtà, tutti i settori ne sono coinvolti come sembrano confermare gli indicatori anticipatori del mercato del lavoro, ad esempio le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
Ricapitolando. Le spese per consumi, tra i principali fornitori alla crescita del PIL nel 2022, appaiono in forse per il 2023. I cambiamenti sul mercato del lavoro sembrano segnalare recessione in arrivo. Lo stesso dicasi con l’inversione della curva dei rendimenti. Il mercato azionario, è arretrato nel 2022 normalizzando in parte le valutazioni, sebbene non incorpori ancora una recessione dei profitti aziendali. “Insomma tutti gli indizi segnalano recessione mentre il mercato azionario, che anticipa l'andamento dell'economia reale, sembra prendere in considerazione soltanto una flessione relativamente contenuta”, conclude il portfolio manager di Ethenea Independent Investors.
I CONSUMATORI SONO LA SPINA DORSALE DELL’ECONOMIA
Dal momento che i consumatori sono considerati la spina dorsale dell'economia, soprattutto negli Stati Uniti, l'andamento della loro spesa rappresenta un buon indicatore della salute economica di un Paese. “Nonostante il doppio impatto dell’incremento dei prezzi (generi alimentari e benzina) e dei tassi d'interesse (mutui e finanziamenti) che ha causato lo stress peggiore degli ultimi decenni per i consumatori nel 2022, la spesa per consumi si è rivelata sorprendentemente solida” fa presente Philip Bold, portfolio manager di Ethenea Independent Investors.
IN CALO IL PIL STATUNITENSE NEL PRIMO E SECONDO TRIMESTRE 2022
Regole statistiche alla mano, il calo del Pil statunitense nel primo e secondo trimestre 2022, significherebbe ‘recessione’ che, in realtà non è mai veramente esistita. “La decrescita del primo trimestre ha avuto origine dal deficit commerciale mentre quella del secondo trimestre è riconducibile in gran parte al calo delle scorte. La spesa per i consumi, invece, ha continuato a crescere in modo robusto per tutto l'anno a dispetto del contesto sfavorevole” riferisce Bold.
TASSO DI DISOCCUPAZIONE USA AL 3,7%
Il portfolio manager ricorda che, grazie alla combinazione di aiuti governativi e minori spese durante le restrizioni anti-Covid, il tasso di risparmio della popolazione statunitense è aumentato in modo significativo permettendo ai consumi di continuare a mostrare robustezza. “Secondo la Federal Reserve statunitense negli anni 2020 e 2021 sono stati risparmiati complessivamente 2.300 miliardi di dollari aggiuntivi grazie anche alla solidità del mercato del lavoro (a fine 2022 il tasso di disoccupazione del 3,7%) che ha permesso di sostenere la crescita dei consumi” spiega il portfolio manager di Ethenea.
CIRCA IL 40% DELLE FAMIGLIE USA IN DIFFICOLTA’ AD ARRIVARE A FINE MESE
Bold evidenzia come entrambi questi fattori stiano ora vacillando, a cominciare dagli extra risparmi dei tempi della pandemia in graduale riduzione dal terzo trimestre 2021. “Questa contrazione delle disponibilità e l'incertezza economica penalizzano la fiducia dei consumatori. Nell'ultimo sondaggio del censimento delle famiglie statunitensi, circa il 40% degli intervistati ha dichiarato di avere difficoltà ad arrivare a fine mese. La pressione sulle fasce di reddito più basse si sta facendo evidente” commenta il manager.
LE TENDENZE DEL MERCATO DEL LAVORO
Ad esercitare un'ulteriore pressione sulla spesa dei consumatori anche le tendenze del mercato del lavoro. E’ vero che al momento è il settore tecnologico il principale bersaglio delle notizie sui blocchi delle assunzioni e dei licenziamenti. Ma, in realtà, tutti i settori ne sono coinvolti come sembrano confermare gli indicatori anticipatori del mercato del lavoro, ad esempio le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
COSA SEMBRA INDICARE LA BORSA
Ricapitolando. Le spese per consumi, tra i principali fornitori alla crescita del PIL nel 2022, appaiono in forse per il 2023. I cambiamenti sul mercato del lavoro sembrano segnalare recessione in arrivo. Lo stesso dicasi con l’inversione della curva dei rendimenti. Il mercato azionario, è arretrato nel 2022 normalizzando in parte le valutazioni, sebbene non incorpori ancora una recessione dei profitti aziendali. “Insomma tutti gli indizi segnalano recessione mentre il mercato azionario, che anticipa l'andamento dell'economia reale, sembra prendere in considerazione soltanto una flessione relativamente contenuta”, conclude il portfolio manager di Ethenea Independent Investors.