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AllianceBernstein: le azioni della sanità sono un antidoto innovativo alla volatilità
Vinay Thapar, CFA, Co-Chief Investment Officer e Senior Research Analyst, US Growth Equities, segnala l'healthcare come asset azionario ‘core’ che nel 2022 ha offerto una buona difesa. Il sostegno dei trend di lungo periodo
di Stefano Caratelli 19 Gennaio 2023 16:52
I titoli del settore sanitario hanno continuato ad essere apprezzati dagli investitori anche nelle fasi di volatilità, favoriti dall’aumento dell’interesse durante la pandemia. Ma i loro punti di forza vanno al di là perché la sanità può rappresentare un’importante fonte di performance resilienti per affrontare le incerte condizioni del 2023. Nel 2022 i titoli della sanità hanno offerto un’ancora di relativa stabilità, chiudendo l’anno con un calo del 5,4%, mentre l’MSCI World è crollato di oltre il 18%, e nel quarto trimestre hanno guadagnato oltre il 13%, superando anche in questo caso l’azionario globale.
Per questo i titoli sanitari sono considerati da AllianceBernstein “un antidoto innovativo alla volatilità”, e secondo Vinay Thapar, CFA, Co-Chief Investment Officer eSenior Research Analyst—US Growth Equities, sono favoriti da trend che trascendono le altalenanti variazioni macro. I titoli sanitari erano attraenti già prima del COVID-19, beneficiando appunto di trend di lungo periodo legati agli sforzi per mitigare gli effetti delle patologie con terapie, tecnologie e servizi innovativi, grazie al progresso scientifico che getta le basi per nuovi trattamenti, riducendo i costi. La domanda di assistenza sanitaria, inoltre, è generalmente indipendente dall’andamento ciclico dell’economia.
In un periodo che vede la crescita globale alle prese con enormi sfide, le aziende sanitarie possono comunque conseguire ottime performance, perché il principale fattore trainante sono le persone, argomenta Thapar. La loro crescita è favorita da trend demografici globali in diversi modi: nei mercati sviluppati dall’invecchiamento e in quelli emergenti dal rapido aumento della popolazione, che alimenta la domanda di prodotti e servizi sanitario con la crescita del benessere e della classe media.
Inoltre, secondo l’esperto di AllianceBernstein, la rivoluzione tecnologica nella sanità è appena iniziata, e non riguarda solo il farmaceutico. I robot stanno trasformando la chirurgia, nuovi strumenti diagnostici aiutano a individuare le patologie in più tempestivo, i trattamenti per l’Alzheimer e i disturbi cardiovascolari contribuiranno a ridurre i costi dei cambiamenti demografici, la teleassistenza e la digitalizzazione offrono un potenziale straordinario di miglioramento dell’assistenza ai pazienti.
Intanto si sta ridefinendo il processo tradizionale di sviluppo dei farmaci grazie ai big data, alla biologia sintetica, e all’abbattimento dei costi reso possibile dall’innovazione. Secondo AllianceBernstein la tensione tra rapida innovazione e riduzione dei costi continuerà a plasmare il sanitario, creando opportunità per gli investitori. Le aziende innovative in grado di ridurre i costi saranno meglio posizionate per sovraperformare a lungo termine.
Tutti questi trend, secondo Thapar, sono motivi convincenti per includere in portafoglio titoli focalizzati sul sanitario e ben diversificati. Le aziende sanitarie inoltre contribuiscono ad affrontare le principali sfide ambientali, sociali e di governance, vale a dire i fattori ESG. Il settore, a parere dell’esperto di AllianceBernstein, può svolgere un importante ruolo come asset core nelle allocation azionarie, e anche la salute animale è un ulteriore segmento di business in grande espansione, trainato da un trend che difficilmente si arresterebbe in caso di rallentamento economico.
Le valutazioni azionarie del settore sanitario tendono a esibire minor volatilità rispetto ad altri settori. Un portafoglio sanitario costruito strategicamente può offrire agli investitori caratteristiche sia offensive che difensive: solido potenziale di crescita in fasi di espansione e minor rischio al ribasso. Ovviamente vi sono anche rischi. Molti titoli sanitari sono di tipo growth, più vulnerabili all’aumento dei tassi, mentre i modelli di business possono inoltre risentire di modifiche normative e cambiamenti politici.
Infine, avverte l’esperto di AllianceBernstein, chi investe nel sanitario non dovrebbe cercare di predire i risultati delle ricerche scientifiche, mentre il miglior approccio è concentrarsi sul business di ciascuna società. Perché gli investitori dovrebbero rischiare sui risultati della ricerca se neanche i migliori scienziati al mondo sono in grado di prevederli? Invece con un focus chiaro sui fondamentali aziendali un portafoglio diversificato di titoli sanitari può rappresentare un potente antidoto alla volatilità, offrendo un robusto potenziale di rendimento anche in periodi in cui le condizioni macro sono mutevoli.
ATTRAENTI GIÀ PRIMA DEL COVID
Per questo i titoli sanitari sono considerati da AllianceBernstein “un antidoto innovativo alla volatilità”, e secondo Vinay Thapar, CFA, Co-Chief Investment Officer eSenior Research Analyst—US Growth Equities, sono favoriti da trend che trascendono le altalenanti variazioni macro. I titoli sanitari erano attraenti già prima del COVID-19, beneficiando appunto di trend di lungo periodo legati agli sforzi per mitigare gli effetti delle patologie con terapie, tecnologie e servizi innovativi, grazie al progresso scientifico che getta le basi per nuovi trattamenti, riducendo i costi. La domanda di assistenza sanitaria, inoltre, è generalmente indipendente dall’andamento ciclico dell’economia.
CRESCITA FAVORITA DA TREND GLOBALI
In un periodo che vede la crescita globale alle prese con enormi sfide, le aziende sanitarie possono comunque conseguire ottime performance, perché il principale fattore trainante sono le persone, argomenta Thapar. La loro crescita è favorita da trend demografici globali in diversi modi: nei mercati sviluppati dall’invecchiamento e in quelli emergenti dal rapido aumento della popolazione, che alimenta la domanda di prodotti e servizi sanitario con la crescita del benessere e della classe media.
RIVOLUZIONE TECNOLOGICA APPENA INIZIATA
Inoltre, secondo l’esperto di AllianceBernstein, la rivoluzione tecnologica nella sanità è appena iniziata, e non riguarda solo il farmaceutico. I robot stanno trasformando la chirurgia, nuovi strumenti diagnostici aiutano a individuare le patologie in più tempestivo, i trattamenti per l’Alzheimer e i disturbi cardiovascolari contribuiranno a ridurre i costi dei cambiamenti demografici, la teleassistenza e la digitalizzazione offrono un potenziale straordinario di miglioramento dell’assistenza ai pazienti.
EVOLUZIONE DEL FARMACEUTICO
Intanto si sta ridefinendo il processo tradizionale di sviluppo dei farmaci grazie ai big data, alla biologia sintetica, e all’abbattimento dei costi reso possibile dall’innovazione. Secondo AllianceBernstein la tensione tra rapida innovazione e riduzione dei costi continuerà a plasmare il sanitario, creando opportunità per gli investitori. Le aziende innovative in grado di ridurre i costi saranno meglio posizionate per sovraperformare a lungo termine.
UN ASSET CORE NELL’ASSET ALLOCATION
Tutti questi trend, secondo Thapar, sono motivi convincenti per includere in portafoglio titoli focalizzati sul sanitario e ben diversificati. Le aziende sanitarie inoltre contribuiscono ad affrontare le principali sfide ambientali, sociali e di governance, vale a dire i fattori ESG. Il settore, a parere dell’esperto di AllianceBernstein, può svolgere un importante ruolo come asset core nelle allocation azionarie, e anche la salute animale è un ulteriore segmento di business in grande espansione, trainato da un trend che difficilmente si arresterebbe in caso di rallentamento economico.
VULNERABILI A TASSI E NORMATIVA
Le valutazioni azionarie del settore sanitario tendono a esibire minor volatilità rispetto ad altri settori. Un portafoglio sanitario costruito strategicamente può offrire agli investitori caratteristiche sia offensive che difensive: solido potenziale di crescita in fasi di espansione e minor rischio al ribasso. Ovviamente vi sono anche rischi. Molti titoli sanitari sono di tipo growth, più vulnerabili all’aumento dei tassi, mentre i modelli di business possono inoltre risentire di modifiche normative e cambiamenti politici.
ROBUSTO RENDIMENTO E PROTEZIONE DALLA VOLATILITÀ
Infine, avverte l’esperto di AllianceBernstein, chi investe nel sanitario non dovrebbe cercare di predire i risultati delle ricerche scientifiche, mentre il miglior approccio è concentrarsi sul business di ciascuna società. Perché gli investitori dovrebbero rischiare sui risultati della ricerca se neanche i migliori scienziati al mondo sono in grado di prevederli? Invece con un focus chiaro sui fondamentali aziendali un portafoglio diversificato di titoli sanitari può rappresentare un potente antidoto alla volatilità, offrendo un robusto potenziale di rendimento anche in periodi in cui le condizioni macro sono mutevoli.