La view

Mercati 2023: PIMCO segnala i tre macrotemi chiave per gli investitori

Tiffany Wilding, North American Economist di PIMCO, ritiene ora più probabile un "atterraggio morbido" per le economie e commenta le possibili mosse delle banche centrali

di Antonio Cardarelli 20 Gennaio 2023 15:34

financialounge -  mercati PIMCO Tiffany Wilding
Tre macrotemi da seguire con attenzione in questo inizio di 2023. Li ha selezionati Tiffany Wilding, North American Economist di PIMCO, che ha colto l'occasione per fare il punto sulle prospettive più interessanti per gli investitori, analizzando i dati contrastanti provenienti dall'economia.

HARD E SOFT DATA


Il primo punto evidenziato dall'esperta di PIMCO riguarda gli "hard data" sull'attività economica nei mercati sviluppati più forti del previsto. Il mercato del lavoro Usa, per esempio, ha sorpreso al rialzo a dicembre, così come il Pil reale americano del quarto trimestre si accinge a battere le stime con una crescita di circa il 2,5-3% (tasso annuo destagionalizzato trimestre su trimestre). Anche in Europa sono arrivati segnali positivi dalla produzione industriale. Tuttavia, e siamo al secondo punto sottolineato da Wilding, gli indicatori "soft" basati sui sondaggi dell'attività attuale e futura rimangono bassi nel caso dell'Europa, o sono scesi ulteriormente nel caso degli Stati Uniti. In questo caso l'esperta cita il crollo dell'attività dei servizi statunitensi di dicembre 2022 riportato dall'Institute for Supply Management (ISM), il più forte mai registrato al di fuori di una recessione.

L'ANDAMENTO DELL'INFLAZIONE


Il terzo macrotema ritenuto "intrigante" dall'esperta di PIMCO per questo inizio di 2023 riguarda i dati soft dell'inflazione, che in linea generale si sono attestati al di sotto delle previsioni. Grazie al calo del costo dell'energia, Germania, Francia e Spagna hanno evidenziato dati dell'indice dei prezzi al consumo inferiori alle attese a dicembre e anche in Canada l'inflazione globale di dicembre ha sorpreso al ribasso. Negli Usa l'inflazione core ha subito un notevole rallentamento e diversi dati di settore indicano una probabile ulteriore decelerazione nei prossimi mesi. Anche i dati sugli affitti, sottolinea Wilding, hanno segnato un indebolimento "e riteniamo che ciò finirà per confluire nei dati governativi sull'inflazione degli alloggi, la componente maggiore del paniere dell'IPC statunitense".

L'EFFETTO DEGLI ORDINI ARRETRATI


Tiffany Wilding evidenzia come i dati in arrivo abbiano reso più probabile lo scenario di un "atterraggio morbido" dell'economia, con inflazione in fase di moderazione e crescita reale che rimane positiva. "Allo stesso tempo, con un calo dell'inflazione più rapido del previsto, i dati in arrivo alleggeriscono la pressione sulle banche centrali", sottolinea l'esperta di PIMCO. Tuttavia, Wilding mette in guardia dal lasciarsi andare a facili entusiasmi. Innanzitutto perché le condizioni finanziarie si sono drasticamente inasprite nel 2022, poi perché l'impennata della domanda dopo la pandemia, unita alle interruzioni della produzione, ha determinato un accumulo notevole di ordini arretrati non evasi, che stanno ancora sostenendo l'attività odierna. Infine, la terza incognita è rappresentata dal costo del lavoro nei Paesi sviluppati, che sta seguendo una dinamica non coerente con gli obiettivi delle banche centrali.

COSA CAMBIA PER GLI INVESTITORI


"Mentre l'incertezza sulle politiche delle banche centrali sta diminuendo, l'incertezza macroeconomica, ovvero l'incertezza su come l'inasprimento delle politiche fino ad oggi influirà effettivamente sulla crescita reale, sui tassi di disoccupazione e sui bilanci societari di qualità inferiore, è ancora elevata", commenta Wilding. "Nel complesso - conclude l'esperta di PIMCO - queste tendenze dovrebbero ridurre la volatilità nei mercati dei titoli di Stato e rafforzare i vantaggi della diversificazione delle obbligazioni in un contesto di portafoglio più ampio, anche se non è detto che la volatilità diminuisca nei mercati più esterni rispetto allo spettro del rischio. Gli investitori hanno la possibilità di ricercare i potenziali benefici derivanti dalla detenzione di obbligazioni (diversificazione e stabilità) a livelli di rendimento iniziale più elevati".

Trending