L'analisi

BlueBay: nel 2023 comincia l'era della 'grande volatilità' sui mercati

Timori per la crescita economica e fine del sostegno delle banche centrali porteranno volatilità sui mercati, ma per la duration obbligazionaria può essere un anno positivo

di Antonio Cardarelli 24 Gennaio 2023 16:31

financialounge -  BlueBay Asset Management mercati obbligazioni
Il 2023 non sarà un anno semplice per gli investitori. Probabilmente le banche centrali raggiungeranno il picco del rialzo dei tassi e l'attenzione si sposterà sul calo dell'attività economica. Secondo gli esperti di RBC BlueBay, con il passaggio dai timori di inflazione a quelli di recessione la correlazione tra rendimenti obbligazionari e azionari tornerà ad essere negativa. Inoltre la geopolitica rimarrà una potenziale fonte di volatilità del mercato. Per queste ragioni, secondo gli esperti di RBC BlueBay, gli gli investitori dovrebbero continuare a privilegiare asset difensivi rispetto a quelli ciclici e sensibili alla crescita fino a quando non si inizierà ad intravedere il punto di minimo della recessione e la successiva ripresa.

FOCUS SULLA DURATION


Dal punto di vista di RBC BluBay il 2023 sarà un anno positivo per la duration e più in generale per l’obbligazionario e le emissioni societarie con merito di credito più elevato. Ciò nonostante il rally che solitamente segue la fine dei cicli di rialzo dei tassi delle banche centrali, che questa volta potrebbe essere di breve durata. "In uno scenario di inflazione in calo e recessione, il nostro scenario centrale, la curva dei Treasury USA si irripidirà con rendimenti in calo su tutte le scadenze, in particolare su quelle brevi e medie", spiegano gli esperti di BlueBay. Nella view di BlueBay la correlazione tra obbligazioni e azioni tornerà a essere negativa nel 2023. "Quando la curva dei rendimenti si irripidisce, i titoli del Tesoro USA di solito sovraperformano l’S&P 500. In questo scenario, l’obbligazionario e le emissioni societarie con rating elevato sovraperformeranno gli asset rischiosi sensibili alla crescita, compreso l’high yield", commentano da RBC BlueBay.

L'ERA DELLA GRANDE VOLATILITÀ


"Se le nostre previsioni di recessione sono corrette - proseguono gli esperti - il premio di rischio azionario risalirà rispetto ai livelli attuali e le emissioni societarie investment grade offrono un rendimento paragonabile a quello delle azioni, con un rischio di ribasso e una volatilità inferiori". Tutto questo si verifica all'inizio di quella che gli analisti di RBC BlueBay chiamano "L'era della Grande volatilità", caratterizzata da ridimensionamento della globalizzazione, invecchiamento della popolazione, cambiamento climatico e populismo. Per ridurre drasticamente le emissioni, per esempio, sarà necessario che il prezzo del carbone salga: la transizione verso il “Net Zero” sarà fonte di “greenflation”. Inoltre, inflazione, aumento dei tassi e fine del QE riporteranno in primo piano gli alti livelli di debito pubblico e la sostenibilità di bilancio, come è già accaduto per il governo britannico.

PIÙ DISPERSIONE SUI MERCATI


"In un mondo dove il costo del denaro sarà spesso superiore all’obiettivo, le banche centrali saranno molto meno indulgenti nei confronti di governi che spendono eccessivamente, della volatilità dei mercati e di episodi di crescita economica debole", affermano gli esperti di RBC BlueBay. Con più limiti alle politiche monetarie e di bilancio e un’economia globale strutturalmente meno adatta ad assorbire shock più frequenti dovuti al cambiamento climatico, ai mercati energetici e alla geopolitica, gli investitori si troveranno ad affrontare un contesto macroeconomico più imprevedibile. "I mercati presenteranno una maggiore dispersione e i rendimenti “beta” corretti per la volatilità saranno più bassi", concludono da RBC BlueBay.

Trending