L'analisi

PIMCO indica quali potrebbero essere le prossime mosse della Bank of Japan

Secondo gli esperti di PIMCO se la term lending facility avrà successo, la Bank of Japan potrebbe riuscire a ristabilire la propria credibilità nel difendere la politica di controllo della curva dei rendimenti giapponesi

di Leo Campagna 29 Gennaio 2023 15:00

financialounge -  giappone mercati PIMCO Tiffany Wilding Tomoya Masanao
La scorsa settimana la Bank of Japan (BOJ) ha deciso, sorprendendo i mercati, di non intervenire sul controllo della curva dei rendimenti (YCC), forse anche perché l'allargamento della banda di oscillazione dei tassi decennali decisa a fine 2022 ha rappresentato un netto cambiamento di mercato, dopo decenni di politica monetaria ultra-accomodante.

UN ULTERIORE ALLENTAMENTO DELLA POLITICA MONETARIA


Secondo Tiffany Wilding, North American Economist di PIMCO e Tomoya Masanao, responsabile di PIMCO Japan e co-responsabile della gestione dei portafogli della regione Asia-Pacifico, l'allargamento della banda di oscillazione della YCC giapponese a 10 anni sembra suggerire che la banca centrale nipponica potrebbe gettare le basi per un ulteriore allentamento di tale politica, adottando al contempo misure per ridurre al minimo la potenziale volatilità dei mercati obbligazionari giapponesi e globali.

L’ACCELERATA DELL’INFLAZIONE


Una convinzione, la loro, che parte da diverse considerazioni a partire dall’inflazione che ha subito un'accelerazione. “L’indice sulla viscosità dei prezzi di PIMCO applicato all'inflazione giapponese ha visto un’accelerazione fino a poco meno del 3% annualizzato per la prima volta da decenni” riferiscono i due manager. Le argomentazioni sulle negoziazioni salariali annuali non escludono aumenti consistenti ma appare probabile che le piccole e medie imprese, che costituiscono la maggior parte dell'occupazione giapponese, raggiungeranno l'obiettivo di un aumento delle retribuzioni del 3% in linea con il livello fissato dalla BOJ.

IL PREMIER KISHIDA HA PRESO LE DISTANZE DALL’ABENOMICS


In secondo luogo, la politica di controllo della curva dei rendimenti (YCC) è diventata sempre più impegnativa con il primo ministro Fumio Kishida che ha preso le distanze dall'Abenomics. “Inoltre, le preoccupazioni per le conseguenze negative del quantitative easing (QE) e dei tassi bassi sulla biforcazione tra reddito e ricchezza sono state al centro del dibattito politico. In particolare, con l'aumento dei tassi di interesse globali, molti osservatori hanno incolpato la politica di controllo della curva dei rendimenti per il forte deprezzamento dello yen dello scorso anno” spiegano Wilding e Masanao.

AD APRILE IL NUOVO GOVERNATORE DELLA BOJ


In terzo luogo, Kuroda lascerà la carica di governatore della BOJ ad aprile e i media suggeriscono che il suo successore potrebbe essere più allineato con l'agenda politica di Kishida. Il problema che la BOJ deve risolvere è attuare l'allentamento della YCC in modo ordinato e ciò non impone acquisti insostenibili di titoli di stato giapponesi (JGB). “Una soluzione interessante è l'annuncio della BOJ di un potenziamento della term lending facility che potrebbe essere utilizzata in modo più aggressivo per fornire alle banche un potente incentivo ad acquistare JGB a qualsiasi livello la BOJ preferisca” puntualizzano i due manager di PIMCO.

UNA MODALITA’ PER L’ANCORAGGIO DELLA POLITICA MONETARIA


Se per esempio la BOJ fissasse il tasso a cui le banche possono prendere a prestito allo 0% per un massimo di 10 anni, gli istituti richiederebbero governativi giapponesi con un certo spread sopra lo zero per compensare gli oneri patrimoniali regolamentari aggiuntivi sostenuti per questa operazione. Una modalità che permetterebbe una sorta di ancoraggio, consentendo alla BOJ la flessibilità necessaria per allentare la politica di controllo della curva dei rendimenti, ottenendo al contempo il sostegno dagli acquisti da parte delle banche.

SE LA TERM LENDING FACILITY AVESSE SUCCESSO


Il punto critico è che i mercati non gradiscono i policymaker che vogliono sottrarsi agli ancoraggi dei tassi o valutari. Se però la term lending facility avrà successo, la BOJ potrebbe riuscire a ristabilire la propria credibilità nel difendere la politica di controllo della curva dei rendimenti. Un compito comunque arduo per il prossimo governatore della banca centrale nipponica.

Trending