Il ranking
Ecco le banche più solide secondo la Bce, diversi gli istituti italiani in classifica
Credito Emiliano, Banca Mediolanum, Mediobanca, Intesa e Fineco si piazzano nelle posizioni di testa. Enria (Bce): “Le banche hanno resistito bene all’impatto economico dell’invasione russa dell’Ucraina”
di Fabrizio Arnhold 9 Febbraio 2023 12:03
Le banche europee presentano, nel complesso, “un capitale solido” e una “redditività in crescita”. Lo afferma la vigilanza della Bce al termine dell’esercizio Srep, il processo di revisione e valutazione condotto sugli istituti di credito dell’Eurozona. “Malgrado le prospettive si siano deteriorate nel corso dell’anno”, principalmente a casa dell’invasione russa dell’Ucraina, “i tassi in aumento stanno portando a un incremento della redditività e della generazione di capitale”.
BANCHE ITALIANE AL TOP
Non solo le banche europee ma anche quelle italiane superano le criticità negli stress test condotti nel 2022. Restringendo il campo di osservazione agli istituti di casa nostra, i requisiti di capitale richiesti dalla Bce per il 2023 sono sufficienti come dimostra il prospetto pubblicato dalla Bce (e consultabile a questo link). I Pillar 2 in termini Cet1, ossia capitale calcolato con le regole prudenziali parametrato alle attività ponderate per i rischi, sono rimasti uguali all’1,1% per quest’anno.
LE MIGLIORI ITALIANE
Guardando alla classifica, la banche italiana che meglio si posiziona è il gruppo Credem, con un Pillar 2 Requirement pari all’1,0%, “parametro migliore in Italia ed al primo posto in Europa tra le banche commerciali”, commenta la banca emiliana. Per stabilire la robustezza degli istituti di credito entrano in gioco anche altre considerazioni come l’essere una Istituzione Finanziaria Sistemicamente Rilevante (Sifi) locale o globale (S) o requisiti aggiuntivi sui leverage finance come quelli domandati a Bnp Paribas o Deutsche Bank. In buona posizione nella graduatoria anche Banca Mediolanum, Mediobanca, Intesa e Fineco.
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“Le banche hanno resistito bene all’impatto economico dell’invasione russa dell’Ucraina, grazie alle loro solide posizioni patrimoniali e di liquidità, all’accresciuta redditività e al continuo miglioramento della qualità degli attivi”, ha commentato Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza della Bce. “Tuttavia le difficoltà rimarranno finché la guerra si protrarrà e gli effetti dell’aumento dei tassi di interesse richiedono un attento monitoraggio”.
