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GAM: “Le dinamiche dei consumi in Cina continuano a essere interessanti per gli investitori globali”
La rimozione delle restrizioni per il Covid in Cina non sarà un processo senza intoppi, anche se la riapertura ha già avuto effetti molto positivi sull’economia interna
di Francesco Rapetti 13 Febbraio 2023 17:24
Nell’ analisi realizzata da Jian Shi Cortesi, Investment Director, Azioni growth Asia/Cina e Swetha Ramachandran, Investment Director, Luxury Equities di GAM, si evidenzia che chi sceglie di non spostarsi durante le vacanze probabilmente quest’anno spenderà di più rispetto agli anni precedenti per beni e servizi locali, ora che negozi, ristoranti e intrattenimenti potranno operare senza limitazioni.
Negli Stati Uniti e in Europa la riapertura è stata contrassegnata dal graduale passaggio della spesa dai beni ai servizi (divertimenti, ristoranti), attività che non si potevano svolgere durante il lockdown.
Come a Occidente, nel brevissimo termine registreremo probabilmente il passaggio dagli acquisti online al ritorno nei negozi, poiché i consumatori riscoprono il piacere di fare acquisti e di divertirsi fuori casa. Da un recente sondaggio è emerso che le tre attività che i consumatori cinesi vogliono fare dopo il Covid sono in particolare: viaggiare, cenare fuori e tenersi in esercizio all’aperto.
Una delle differenze fondamentali tra le famiglie cinesi e quelle americane è che le famiglie in Cina hanno sempre avuto un tasso di risparmio elevato anche prima della pandemia, superiore al 30% rispetto al 5-6% degli Stati Uniti, mentre nel 2020 è salito alla percentuale record del 38%. I consumatori cinesi all’inizio della fase di riapertura hanno dunque una situazione patrimoniale robusta. I consumi inferiori alle medie degli ultimi tre anni (per via degli spostamenti ridotti e della prudenza negli acquisti) hanno fatto aumentare molto il risparmio in eccesso. Le stime che tentano di quantificare i risparmi variano a seconda della fonte, tra 4 e 10 mila miliardi di RMB, ovvero il 6-12% del Pil.
Secondo le Linee guida strategiche sull’espansione della domanda interna 2022-2035 del Consiglio di stato cinese, il governo continuerà a promuovere i consumi tradizionali, come l’auto e la casa, ma anche i servizi come il turismo, lo sport, l’assistenza all’infanzia e agli anziani. Le recenti dichiarazioni sulla “prosperità condivisa” continuano a sottolineare la natura espansiva della politica per tutti, più che la redistribuzione del reddito, per cui il fine ultimo è quello di raddoppiare le dimensioni della classe media cinese a 800 milioni entro la fine del decennio.
Secondo GAM beneficeranno della riapertura le attività offline rispetto a quelle online, considerando la domanda inespressa di cenare fuori casa e fare acquisti in negozio. Tra i potenziali beneficiari ci saranno le aziende cinesi esposte alla spesa per beni voluttuari, anche grazie ai risparmi elevati delle famiglie, per esempio alberghi, linee aeree, cinema, ristoranti, abbigliamento sportivo e cosmetici.
Per GAM i marchi del lusso globali dovrebbero guadagnare molto dalla ripresa del turismo internazionale, i consumatori vogliono divertirsi e “stare bene”, e i risparmi sono concentrati in particolare nelle mani delle famiglie a più alto reddito che sono il target di questi marchi. A prescindere dalle riaperture, le tendenze strutturali alla base dei consumi in Cina, ovvero la crescita della classe media e la ricerca di prodotti e servizi più costosi restano invariate.
Le dinamiche dei consumi in Cina continuano a essere interessanti per gli investitori globali. Come investitori attivi, GAM monitora costantemente gli sviluppi del mercato e le implicazioni di investimento.
USA E EU
Negli Stati Uniti e in Europa la riapertura è stata contrassegnata dal graduale passaggio della spesa dai beni ai servizi (divertimenti, ristoranti), attività che non si potevano svolgere durante il lockdown.
CINA SULLA SCIA DELL’OCCIDENTE
Come a Occidente, nel brevissimo termine registreremo probabilmente il passaggio dagli acquisti online al ritorno nei negozi, poiché i consumatori riscoprono il piacere di fare acquisti e di divertirsi fuori casa. Da un recente sondaggio è emerso che le tre attività che i consumatori cinesi vogliono fare dopo il Covid sono in particolare: viaggiare, cenare fuori e tenersi in esercizio all’aperto.
IL TASSO DI RISPARMIO DELLE FAMIGLIE CINESI
Una delle differenze fondamentali tra le famiglie cinesi e quelle americane è che le famiglie in Cina hanno sempre avuto un tasso di risparmio elevato anche prima della pandemia, superiore al 30% rispetto al 5-6% degli Stati Uniti, mentre nel 2020 è salito alla percentuale record del 38%. I consumatori cinesi all’inizio della fase di riapertura hanno dunque una situazione patrimoniale robusta. I consumi inferiori alle medie degli ultimi tre anni (per via degli spostamenti ridotti e della prudenza negli acquisti) hanno fatto aumentare molto il risparmio in eccesso. Le stime che tentano di quantificare i risparmi variano a seconda della fonte, tra 4 e 10 mila miliardi di RMB, ovvero il 6-12% del Pil.
LA POLITICA INCENTIVA LA RIPRESA DEI CONSUMI
Secondo le Linee guida strategiche sull’espansione della domanda interna 2022-2035 del Consiglio di stato cinese, il governo continuerà a promuovere i consumi tradizionali, come l’auto e la casa, ma anche i servizi come il turismo, lo sport, l’assistenza all’infanzia e agli anziani. Le recenti dichiarazioni sulla “prosperità condivisa” continuano a sottolineare la natura espansiva della politica per tutti, più che la redistribuzione del reddito, per cui il fine ultimo è quello di raddoppiare le dimensioni della classe media cinese a 800 milioni entro la fine del decennio.
CHI GUADAGNERÀ DALLE RIAPERTURE IN CINA?
Secondo GAM beneficeranno della riapertura le attività offline rispetto a quelle online, considerando la domanda inespressa di cenare fuori casa e fare acquisti in negozio. Tra i potenziali beneficiari ci saranno le aziende cinesi esposte alla spesa per beni voluttuari, anche grazie ai risparmi elevati delle famiglie, per esempio alberghi, linee aeree, cinema, ristoranti, abbigliamento sportivo e cosmetici.
I MARCHI DI LUSSO
Per GAM i marchi del lusso globali dovrebbero guadagnare molto dalla ripresa del turismo internazionale, i consumatori vogliono divertirsi e “stare bene”, e i risparmi sono concentrati in particolare nelle mani delle famiglie a più alto reddito che sono il target di questi marchi. A prescindere dalle riaperture, le tendenze strutturali alla base dei consumi in Cina, ovvero la crescita della classe media e la ricerca di prodotti e servizi più costosi restano invariate.
CONCLUSIONI
Le dinamiche dei consumi in Cina continuano a essere interessanti per gli investitori globali. Come investitori attivi, GAM monitora costantemente gli sviluppi del mercato e le implicazioni di investimento.