Mercato obbligazionario
Per RBC BlueBay AM i tassi di default del debito emergente non aumenteranno nel 2023
Gli esperti di RBC BlueBay Asset Management analizzano il debito emergente sovrano e quello societario e ritengono che il costo medio di finanziamento potrebbe risultare di impatto più significativo solo nei prossimi anni
di Leo Campagna 13 Febbraio 2023 10:35
Con i tassi di interesse statunitensi più elevati c’è il rischio che possano aumentare i tassi di defualt del debito sovrano emergente? Se lo sono chiesto gli esperti di RBC BlueBay Asset Management che hanno analizzato sia il segmento del debito emergente sovrano che quello societario. Nel 2023, fattori come politiche proattive, profondità del mercato obbligazionario locale e accesso alle risorse del Fondo Monetario Internazionale (FM)I dovrebbero permettere un certo scudo a quasi tutti gli emittenti nel 2023.
“Questo non vuol dire che il mercato non continuerà a valutare un aumento del rischio di sofferenza del debito, in particolare per quanto riguarda i paesi con pesanti deficit come Kenya, Pakistan ed Egitto, dove la politica di bilancio ortodossa e l'adesione ai programmi del FMI saranno driver importanti”, riferiscono gli esperti di RBC BlueBay AM. Sotto i riflettori anche emittenti come Sri Lanka e Ghana. Lo Sri Lanka è andato in default e probabilmente lo farà il Ghana che dovrebbe annunciare una ristrutturazione del debito dopo i finanziamenti tardivi garantiti dal FMI.
Il 2023 potrebbe non vedere un incremento dei tassi di default nel debito sovrano, ma l’ambiente sfidante proseguirà alla luce dei debiti in scadenze nel 2024-26 che iniziano a crescere. Per quanto riguarda invece i tassi di default del credito emergente, i manager di RBC BlueBay AM stimano una percentuale del 7,7% nel 2023 nel segmento high yield. Una percentuale che è frutto soprattutto delle emissioni di Cina, Russia e Ucraina le cui problematiche restano quelle del 2022. Vale a dire crisi immobiliare in Cina, guerra in Ucraina e sanzioni annesse. “La maggior parte di queste obbligazioni vengono scambiate in media intorno 30 centesimi (su 100 di nominale) e quindi incorporano gran parte delle sorprese negative. Al di fuori di questi mercati, il nostro tasso di default previsto è un più limitato 2,2%” fanno sapere gli analisti di RBC BlueBay AM.
Si tratta di una percentuale controintuitiva alla luce dei costi di finanziamento più elevati e dell’accresciuto rischio di recessione. Tuttavia, la maggior parte delle aziende dei mercati emergenti affronta queste sfide da un punto di partenza positivo, dopo una forte ripresa post COVID e una sana leva finanziari aggregata. “I settori che hanno beneficiato di un contesto particolarmente forte negli ultimi 12 mesi potrebbero rallentare ma hanno creato un buffer per resistere al deterioramento. Inoltre se anche la crescita dovesse rallentare in molti importanti mercati emergenti nel 2023, resterà ancora in territorio positivo” puntualizzano gli esperti di RBC BlueBay AM.
Nonostante le minori emissioni nel 2022, gli emittenti high yield con debiti in scadenza nel 2023 hanno ridotto i volumi di collocamento e la maggior parte delle aziende capace di riuscire a finanziarsi nei mercati nazionali. “Inoltre, la maggior parte dei bond emergenti societari è a tasso fisso mentre, a differenza dei mercati sviluppati, figurano meno emittenti altamente indebitati e bilanci con spiccata leva. Riteniamo che per quest’anno il costo medio di finanziamento aumenterà in modo graduale mentre potrebbe risultare di impatto più significativo nei prossimi anni” sottolineano i manager di RBC BlueBay AM.
Questo non significa che non vi sia alcun rischio di insolvenza al ribasso tenuto conto delle tante incertezze intorno alla tempistica e alla gravità di una recessione, le politiche COVID della Cina e ulteriori tensioni geopolitiche. Al punto che negli scenari al ribasso i default stimati da RBC BlueBay AM salgono al 13,4% e oltre.
FOCUS SUI PAESI CON PESANTI DEFICIT
“Questo non vuol dire che il mercato non continuerà a valutare un aumento del rischio di sofferenza del debito, in particolare per quanto riguarda i paesi con pesanti deficit come Kenya, Pakistan ed Egitto, dove la politica di bilancio ortodossa e l'adesione ai programmi del FMI saranno driver importanti”, riferiscono gli esperti di RBC BlueBay AM. Sotto i riflettori anche emittenti come Sri Lanka e Ghana. Lo Sri Lanka è andato in default e probabilmente lo farà il Ghana che dovrebbe annunciare una ristrutturazione del debito dopo i finanziamenti tardivi garantiti dal FMI.
TASSO DI DEFAULT DEL DEBITO SOCIETARIO HIGH YIELD AL 7,7%
Il 2023 potrebbe non vedere un incremento dei tassi di default nel debito sovrano, ma l’ambiente sfidante proseguirà alla luce dei debiti in scadenze nel 2024-26 che iniziano a crescere. Per quanto riguarda invece i tassi di default del credito emergente, i manager di RBC BlueBay AM stimano una percentuale del 7,7% nel 2023 nel segmento high yield. Una percentuale che è frutto soprattutto delle emissioni di Cina, Russia e Ucraina le cui problematiche restano quelle del 2022. Vale a dire crisi immobiliare in Cina, guerra in Ucraina e sanzioni annesse. “La maggior parte di queste obbligazioni vengono scambiate in media intorno 30 centesimi (su 100 di nominale) e quindi incorporano gran parte delle sorprese negative. Al di fuori di questi mercati, il nostro tasso di default previsto è un più limitato 2,2%” fanno sapere gli analisti di RBC BlueBay AM.
I FATTORI DI SUPPORTO
Si tratta di una percentuale controintuitiva alla luce dei costi di finanziamento più elevati e dell’accresciuto rischio di recessione. Tuttavia, la maggior parte delle aziende dei mercati emergenti affronta queste sfide da un punto di partenza positivo, dopo una forte ripresa post COVID e una sana leva finanziari aggregata. “I settori che hanno beneficiato di un contesto particolarmente forte negli ultimi 12 mesi potrebbero rallentare ma hanno creato un buffer per resistere al deterioramento. Inoltre se anche la crescita dovesse rallentare in molti importanti mercati emergenti nel 2023, resterà ancora in territorio positivo” puntualizzano gli esperti di RBC BlueBay AM.
EMITTENTI POCO INDEBITATI E CON BILANCI CON POCA LEVA FINANZIARIA
Nonostante le minori emissioni nel 2022, gli emittenti high yield con debiti in scadenza nel 2023 hanno ridotto i volumi di collocamento e la maggior parte delle aziende capace di riuscire a finanziarsi nei mercati nazionali. “Inoltre, la maggior parte dei bond emergenti societari è a tasso fisso mentre, a differenza dei mercati sviluppati, figurano meno emittenti altamente indebitati e bilanci con spiccata leva. Riteniamo che per quest’anno il costo medio di finanziamento aumenterà in modo graduale mentre potrebbe risultare di impatto più significativo nei prossimi anni” sottolineano i manager di RBC BlueBay AM.
GLI SCENARI AL RIBASSO DI RBC BLUEBAY ASSET MANAGEMENT
Questo non significa che non vi sia alcun rischio di insolvenza al ribasso tenuto conto delle tante incertezze intorno alla tempistica e alla gravità di una recessione, le politiche COVID della Cina e ulteriori tensioni geopolitiche. Al punto che negli scenari al ribasso i default stimati da RBC BlueBay AM salgono al 13,4% e oltre.