L'analisi

Capital Group rivela le quattro tendenze per un nuovo super ciclo industriale

Secondo Andrew Suzman (Capital Group) sono: transizione energetica negli Stati Uniti, sicurezza energetica in Europa, rilocalizzazione delle catene di approvvigionamento e aumento delle spese per la difesa

di Leo Campagna 17 Febbraio 2023 07:55

financialounge -  Andrew Suzman Capital Group mercati
Cosa potrebbe generare opportunità per un'ampia gamma di aziende industriali, ridurre i costi energetici negli Stati Uniti e rilanciare la produzione americana? Secondo Andrew Suzman, gestore di portafoglio azionario di Capital Group, la risposta va ricercata nelle quattro tendenze principali che stanno rimodellando le economie e i mercati mondiali: transizione energetica negli Stati Uniti, sicurezza energetica in Europa, rilocalizzazione delle catene di approvvigionamento e aumento delle spese per la difesa.

INNESCARE UN RINASCIMENTO INDUSTRIALE


“Si tratta di tendenze pluriennali che stanno propiziando un super ciclo di investimenti di capitale capace di innescare un rinascimento industriale” sottolinea Suzman che parte dall’accelerazione della transizione energetica negli Stati Uniti. “Il governo federale ha stanziato, con l'Inflation Reduction Act del 2022 e l'Infrastructure and Investment Jobs Act, centinaia di miliardi di dollari in incentivi fiscali per le infrastrutture e l'espansione del settore delle energie rinnovabili negli Stati Uniti” specifica il manager.

TRANSIZIONE ENERGETICA NEGLI STATI UNITI


Finanziamenti per costruire linee di trasmissione ad alta tensione, modernizzare la rete elettrica ed estrarre i minerali rari necessari per la produzione di batterie per lo stoccaggio di energia da fonti variabili come l'energia eolica e solare. Le ricadute positive, in termini di domanda, si avranno per diversi produttori di apparecchiature elettriche e anche per conglomerati industriali che offrono un'ampia gamma di servizi e sviluppatori di sistemi avanzati di stoccaggio di energia per le batterie.

LA RINASCITA DEL MADE IN USA


Non solo. Una volta completata l'infrastruttura, le energie rinnovabili dovranno scontare solo alcuni piccoli costi di manutenzione. Il prezzo dell'energia negli Stati Uniti potrebbe pertanto diminuire e offrire un importante vantaggio competitivo a un'ampia gamma di produttori, dall'acciaio ai tessuti, dai beni di consumo ai prodotti chimici. “Una riduzione potenziale del 90% dei costi energetici consentirà di aumentare notevolmente la produttività e i margini, che possono tradursi in salari più elevati e investimenti di capitale. Il 'Made in the USA' tornerà ad essere sinonimo di crescita” riferisce Suzman.

RICERCA DELLA SICUREZZA ENERGETICA IN EUROPA


Il manager di Capital Group segnala poi la ricerca della sicurezza energetica in Europa. È vero che il Vecchio Continente è in vantaggio sugli Stati Uniti nel passaggio alle energie rinnovabili, ma la guerra in Ucraina ha imposto ai Paesi europei di fare meno affidamento sui regimi instabili mettendosi alla ricerca di altre fonti di energia. “In quest’ottica, i maggiori beneficiari di questo cambio di rotta potrebbero rivelarsi i produttori di gas naturale liquefatto (GNL), in particolare quelli statunitensi, che sono tra quelli a più basso costo al mondo” puntualizza Suzman.

RILOCALIZZAZIONE DELLE CATENE DI APPROVVIGIONAMENTO


Oltre alla ricerca di una maggiore sicurezza nella fornitura di energia, sta crescendo la necessità di migliorare la sicurezza delle catene di approvvigionamento aziendali.  “La tendenza è di ricostruirle più vicino ai mercati interni e alle finali alla luce della necessità di poter contare sulla visibilità della propria catena di approvvigionamento, sulla flessibilità di cambiare i tipi di produzione e di monitoraggio da remoto. Allo stesso tempo è cruciale avere piani di backup nel caso in cui si verifichi un problema alla struttura, a un fornitore o ai dipendenti” argomenta il manager di Capital Group.

AUMENTO DELLA SPESA PER LA DIFESA


Suzman, infine, ritiene probabile che i budget per la difesa tenderanno ad aumentare alla luce delle crescenti tensioni geopolitiche. “A beneficiarne nel lungo termine non sarà soltanto il settore industriale. Le compagnie più agili operanti nei settori della produzione di elettricità, dei metalli e minerario, dell'energia e della produzione che effettuano gli investimenti giusti potrebbero approfittare al meglio di un ciclo di crescita sostenuto” conclude il gestore di portafoglio azionario di Capital Group.

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