Parla la Bce
Lagarde: “Siamo determinati a combattere l’inflazione riportandola al 2%”
La Bce non permetterà che l’inflazione sfugga di controllo: “Faremo quello che occorre senza tentennamenti di sorta”. A marzo avanti con la stretta con un ulteriore aumento dei tassi di 50 punti base
di Fabrizio Arnhold 21 Febbraio 2023 17:40
Gli sforzi della Banca centrale europea per contrastare l’inflazione proseguono. "Siamo determinati a combattere l'inflazione e a riportarla al 2%”, ha commentato la presidente della Bce, Christine Lagarde, in un'intervista a una tv finlandese. “Tutto quello che facciamo, tutte le decisioni che prendiamo, sono totalmente orientate verso quell'obiettivo, riportare inflazione al 2%. Non solo è il nostro mandato ma è anche la cosa migliore che possiamo fare per l'economia".
"Da oltre un anno abbiamo iniziato il percorso di normalizzazione della politica monetaria e negli ultimi sei mesi abbiamo alzato i tassi di oltre 300 punti base”, ha proseguito Lagarde. “Nel nostro ultimo incontro di politica monetaria abbiamo alzato il costo del denaro di altri 50 punti base e abbiamo comunicato con chiarezza l'intenzione di farlo nuovamente in marzo. Quello che avverrà dopo dipenderà strettamente dai dati: guarderemo i numeri, l'inflazione, il costo del lavoro, le proiezioni e sulla base di questi numeri determineremo quello che sarà il nostro percorso successivo di politica monetaria”.
Sul fronte lavoro, la presidente Lagarde ha precisato che la Bce sta “monitorando attentamente gli stipendi e le trattative salariali perché sono una componente fondamentale per noi e per la gente”. È normale, quindi, che gli adeguamenti all’inflazione sono ora il tema chiave dei negoziati salariali.
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“In questo momento tuttavia per tutta l’eurozona non vediamo questa spirale inflazione/stipendi/inflazione che sarebbe molto difficile se dovesse verificarsi”. L’intento è sempre quello di evitare che l’inflazione resti elevata: “La Bce non permetterà che l'inflazione sfugga di controllo ma che la riporterà al 2%”, ha aggiunto la Lagarde. “Faremo quello che occorre, senza tentennamenti di sorta”.
AVANTI CON LA STRETTA
"Da oltre un anno abbiamo iniziato il percorso di normalizzazione della politica monetaria e negli ultimi sei mesi abbiamo alzato i tassi di oltre 300 punti base”, ha proseguito Lagarde. “Nel nostro ultimo incontro di politica monetaria abbiamo alzato il costo del denaro di altri 50 punti base e abbiamo comunicato con chiarezza l'intenzione di farlo nuovamente in marzo. Quello che avverrà dopo dipenderà strettamente dai dati: guarderemo i numeri, l'inflazione, il costo del lavoro, le proiezioni e sulla base di questi numeri determineremo quello che sarà il nostro percorso successivo di politica monetaria”.
I NEGOZIATI SALARIALI
Sul fronte lavoro, la presidente Lagarde ha precisato che la Bce sta “monitorando attentamente gli stipendi e le trattative salariali perché sono una componente fondamentale per noi e per la gente”. È normale, quindi, che gli adeguamenti all’inflazione sono ora il tema chiave dei negoziati salariali.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMANESSUNA SPIRALE INFLAZIONE/STIPENDI/INFLAZIONE
“In questo momento tuttavia per tutta l’eurozona non vediamo questa spirale inflazione/stipendi/inflazione che sarebbe molto difficile se dovesse verificarsi”. L’intento è sempre quello di evitare che l’inflazione resti elevata: “La Bce non permetterà che l'inflazione sfugga di controllo ma che la riporterà al 2%”, ha aggiunto la Lagarde. “Faremo quello che occorre, senza tentennamenti di sorta”.
