Focus sugli spread

J.P. Morgan AM: l'high yield europeo offre valutazioni interessanti

I rendimenti sono complessivamente attraenti tuttavia, secondo gli esperti di J.P. Morgan Asset Management, i differenziali di rendimento rispetto ai titoli di stato non scontano adeguatamente il rischio di recessione

di Leo Campagna 23 Febbraio 2023 19:00

financialounge -  JP Morgan Asset Management mercati obbligazioni
Il restringimento da inizio anno dei differenziali di rendimento (spread) degli high yield europei rispetto ai titoli di stato trova giustificazione nella convinzione degli investitori di un atterraggio morbido in Europa.

TENERE D’OCCHIO GLI SPREAD


“Il 2022 è stato un anno decisamente difficile per l’high yield europeo che però da inizio anno sembra aver innescato un recupero. Riteniamo che l’asset class offra valutazioni interessanti con la domanda che, grazie ai rendimenti complessivamente attraenti, dovrebbe proseguire. Tuttavia è consigliabile tenere d’occhio gli spread dal momento che, sia in Europa che negli Stati Uniti, i differenziali non scontano adeguatamente il rischio di recessione” tiene a far presente il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management nell’ultimo Bond Bulletin settimanale.

L’INFLAZIONE POTREBBE RIVELARSI PIÙ DURATURA DEL PREVISTO


Secondo il team, lo scenario di base di un atterraggio morbido dell’economia europea è stato agevolato da dati economici positivi ed alimentato da prezzi energetici in forte contrazione dai massimi, grazie a una stagione invernale meno rigida del previsto e alla presenza di notevoli scorte di gas, che hanno stemperato le preoccupazioni autunnali di famiglie e imprese. Tuttavia, sottolineano gli esperti di J.P. Morgan AM, l’inflazione potrebbe rivelarsi più duratura del previsto e indicare la necessità di un intervento più prolungato da parte della BCE.

I FONDAMENTALI SOCIETARI


L’ottimismo dei mercati non trova inoltre supporto nei fondamentali societari. Nel quarto trimestre gli utili aziendali non presentano un quadro chiaro e definito nonostante la revisioni al ribasso dei profitti. “Un altro aspetto da tenere sotto osservazione sono gli sviluppi sul fronte dei tassi di insolvenza. È vero che le condizioni di finanziamento restrittive tendono a spingere le inadempienze ma le probabilità di una recessione nell’Eurozona sono in calo costante e circa i due terzi degli high yield europei hanno un rating BB: pertanto stimiamo che i tassi di default difficilmente supereranno il 2,5-3,0%” specifica il team.

HIGH YIELD EUROPEO PIÙ CONVENIENTE RISPETTO A QUELLO USA


Al 14 febbraio 2023 i rendimenti si attestavano attorno al 6,8% a fronte del 4,0% circa di un anno prima, e non per un aumento del premio al rischio di credito ma per un aumento dei tassi base. Gli spread europei (410 punti base) sono sugli stessi livelli di quelli statunitensi e, sebbene siano in linea con la media biennale, risultano ben al di sopra del minimo del periodo, vale a dire 284 punti base. “Li reputiamo convenienti rispetto agli high yield statunitensi, se si tiene conto che questi ultimi presentano una maggiore duration e un rating creditizio mediamente inferiore” spiegano gli esperti del team di J.P. Morgan Asset Management.

I FATTORI TECNICI CONTINUERANNO A SUPPORTARE L’ASSET CLASS


Secondo i quali il rally da inizio 2023 è principalmente frutto dei fattori tecnici di mercato. Gli investitori, che nel 2022 avevano disinvestito più di 13 miliardi netti di euro dai fondi high yield europei, all’inizio di quest’anno  hanno coperto le sottoesposizioni. Inoltre, a differenza delle previsioni, l’offerta è rimasta scarsa spingendo al rialzo i prezzi del mercato secondario. Infine, le indagini sul posizionamento dei gestori attivi, hanno rivelato che la loro esposizione al rischio è inferiore a quella dei rispettivi benchmark. “Almeno due di questi tre fattori tecnici continueranno a essere determinanti nel trimestre in corso, poiché la scarsità dell’offerta che si profila all’orizzonte e le valutazioni degli attivi rischiosi europei contribuiranno ad attrarre continui flussi su questa classe di attivo con continuità” conclude il team di J.P. Morgan Asset Management.

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