Focus sull'obbligazionario

PGIM Fixed Income è per una strategia di investimenti graduali e ripetuti nell’high yield

Il 2023 dovrebbe essere propizio per investire nell'high yield ma al momento gli esperti di PGIM Fixed Income privilegiamo i settori difensivi come le utility, le telecom e la salute, che offrono flussi di cassa stabili

di Leo Campagna 23 Febbraio 2023 08:00

financialounge -  credito high yield inflazione mercati PGIM Fixed Income
Nel 2022 la combinazione micidiale di inflazione persistente e aggressivi rialzi dei tassi mirati a contenerla e le incertezze provocate dalla guerra in Ucraina, dall'annuncio di misure controverse in Regno Unito e dalle conseguenze delle condizioni monetarie restrittive sull'economia, hanno penalizzato in modo significativo i rendimenti dell'high yield.

LA MAGGIOR PARTE DEI RIALZI DEI TASSI È ALLE SPALLE


“Riteniamo che la maggior parte dei rialzi dei tassi sia ormai alle nostre spalle e ci aspettiamo che il picco su questo fronte sarà raggiunto nel 2023. I tassi attuali ci rendono ottimisti sull’high yield, anche se manteniamo la cautela in attesa di una maggiore visibilità sulla politica monetaria e l'economia. Anche perché la recessione resta una possibilità concreta negli Stati Uniti ed è vista come l'ipotesi più probabile in Europa” fanno sapere Jonathan Butler, Head of European Leveraged Finance, e Robert Cignarella, CFA, Head of U.S. High Yield di PGIM Fixed Income.

PROSPETTIVE ECONOMICHE USA PIÙ ROSEE CHE IN EUROPA


I due manager continuano a intravedere prospettive incerte sull’inflazione europea a causa della maggiore sensibilità ai prezzi energetici e alle interruzioni lungo le catene di approvvigionamento dovute alla guerra. Non è pertanto escluso, secondo Butler e Cignarella, che la Bce possa essere costretta a mantenere l'atteggiamento aggressivo più a lungo della Fed. “Le prospettive economiche negli Stati Uniti appaiono più rosee che in Europa, ma temiamo che la Fed possa spingersi troppo oltre con la contrazione. Il mercato del lavoro solido e la crescita dei salari reali potrebbero scongiurare la recessione negli USA, ipotesi che a nostro avviso offre un potenziale di guadagno promettente per l'high yield” riferiscono i due manager di PGIM Fixed Income.

I FONDAMENTALI SOCIETARI SONO PIÙ DEBOLI


Butler e Cignarella notano che i fondamentali societari sono più deboli e, con i tassi di default quasi ai minimi storici, si aspettano un rialzo moderato dei fallimenti. Inoltre la possibilità che si sviluppino forti pressioni sugli utili aziendali accentua l'importanza di una ricerca approfondita sui singoli emittenti. È però anche vero, secondo i due manager, che la volatilità e i cuscinetti di rendimento più consistenti dovrebbero offrire una vasta gamma di opportunità nel corso dell'anno. “I rendimenti elevati garantiscono una riserva di reddito più consistente per attutire l'impatto di una recessione. Lo scenario recessivo comprende l'aspettativa di spread più ampi, tuttavia i tassi d'interesse in declino dovrebbero bastare a mitigarne gli effetti” spiegano Butler e Cignarella.

UN’ESPOSIZIONE MENO CICLICA E PIÙ DIFENSIVA


Se poi si concretizzasse un atterraggio morbido dell’economia USA, potrebbe delinearsi un punto di ingresso attraente nell'high yield statunitense nei prossimi sei mesi, e la potenziale contrazione significativa degli spread stimolata da questo sviluppo (circa 100-125 punti base) offrirebbe ai prezzi attuali ritorni appetibili. Gli investitori, tengono a precisare i due manager di PGIM Fixed Income, dovrebbero concentrarsi sul credito di qualità superiore con un’esposizione meno ciclica e più difensiva “Al momento privilegiamo i settori tradizionalmente difensivi come le utility, le telecomunicazioni e la salute, che offrono flussi di cassa stabili” rivelano Butler e Cignarella.

UN INCREMENTO GRADUALE NELL’HIGH YIELD


Secondo i due esperti è comunque meglio non farsi ingolosire troppo anche da possibili punti di ingresso ideali nel corso dell'anno. “Le condizioni attuali giustificano un'esposizione moderata all'high yield, da incrementare gradualmente a mano a mano che cresce il potenziale di una svolta duratura a livello di sentiment” concludono i due manager di PGIM Fixed Income.

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