Politica monetaria
BlueBay: a marzo possono tornare i timori di "atterraggio duro" dell’economia
Mark Dowding, CIO di BlueBay, fa il punto sulle aspettative degli investitori dopo il movimento al rialzo dei rendimenti che ha frenato la corsa degli asset a rischio. Lo scenario dei mercati ora appare più incerto
di Stefano Caratelli 24 Febbraio 2023 19:00
I rendimenti globali hanno continuato a salire, mentre gli investitori stanno rivedendo le previsioni sul percorso delle banche centrali, con un maggiore impatto sulla valutazione degli asset di rischio, mettendo pressione sulle azioni in ribasso e allargando gli spread di credito. Dopo un solido inizio d'anno favorito dall'idea di un atterraggio morbido, i dati positivi si sono rivelati un'arma a doppio taglio: da un lato favoriscono gli utili e possono ridurre le prospettive di default, ma la prospettiva di tassi alti a lungo fa sì che la narrazione possa rapidamente lasciare posto a nuovi timori di un atterraggio duro in corso d'anno.
Nella settimana dei mercati, Mark Dowding, CIO di RBC BlueBay AM rileva che sembra di essere in un contesto in cui una manciata di dati attentamente osservati possa guidare l'azione politica e avere un'influenza eccessiva sui movimenti dei prezzi degli asset. In vista di marzo, Dowding è propenso a credere che i recenti segnali di forza economica possano persistere, inducendo a pensare che i rendimenti possano continuare a salire. Ma dopo il forte aumento delle aspettative sui tassi nelle ultime due settimane, il percorso appare più incerto, con un rischio per i rendimenti di natura più bidirezionale.
L’esperto di BlueBay ritiene inoltre che gli asset a rischio abbiano tardato a scontare l'idea che le banche centrali potrebbero essere costrette a rimanere prudenti a lungo, e vede ora una maggiore asimmetria al ribasso nei movimenti prospettici dei prezzi degli asset a rischio rispetto ai prezzi dei titoli di Stato. Con un posizionamento ormai relativamente lungo, Dowding ritiene improbabile che gli spread salgano ulteriormente, a meno di buone notizie sull'inflazione che rimettano in discussione lo scenario di atterraggio morbido, come più probabile.
Inoltre, cattive notizie sull'inflazione o un improvviso rallentamento della crescita avrebbero probabilmente un impatto negativo sui rendimenti degli asset a rischio, mentre uno scenario di crescita forte potrebbe portare a un aumento dei tassi delle banche centrali superiore al previsto. Ognuno di questi scenari viene visto come negativo per le azioni attraverso la trasmissione di una crescita degli utili più lenta o la minaccia di un tasso di sconto a lungo termine più elevato. In un contesto di elevata incertezza, i mercati potrebbero inoltre richiedere premi al rischio più elevati a compensazione, ulteriore fattore che potrebbe limitare il potenziale di rialzo.
In Europa i prezzi dell'energia rimangono molto più alti di qualche anno fa rendendo l'industria meno competitiva. I problemi che hanno fatto temere una profonda recessione non sono svaniti e le prospettive rimangono molto incerte, secondo Dowding. Per quanto riguarda la guerra, sembra che l'Occidente abbia concluso che non si possa permettere a Putin di prevalere. Gli USA e gli altri hanno continuato a incrementare il sostegno militare e finanziario a Zelensky, mentre la Russia ha accelerato le operazioni offensive, senza grandi risultati. L’Ucraina dovrà fare molto per respingere l'esercito russo in primavera e in estate.
Nel frattempo, la Cina ha intensificato gli sforzi diplomatici, sempre più preoccupata che una sconfitta russa possa aprire le porte a un regime più favorevole all'Occidente a Mosca, mentre una guerra prolungata spinge l'Europa ad avvicinarsi agli USA, tutti risultati potenzialmente dannosi per Pechino. Secondo Dowding è ancora possibile che si raggiunga un consenso per un ritorno alla posizione del febbraio 2022, e anche se l'Ucraina vuole continuare a spingere la Russia a indietreggiare la pace sarà mediata se le armi e il denaro degli alleati dovessero iniziare a scarseggiare. Ma una fine vicina della guerra continua a sembrare lontana.
Guardando al futuro, visto che gennaio è stato il mese dell'atterraggio morbido e febbraio quello del non atterraggio, secondo Dowding forse non sarebbe una grande sorpresa se marzo fosse percepito dai mercati come il mese dell’atterraggio duro. L'unica cosa è sicuro, per ora, è che è improbabile che una delle due banche centrali tagli i tassi prima della fine dell'anno, a meno che le prospettive di crescita non diventino improvvisamente molto più cupe.
Per quanto riguarda le tensioni politiche in USA, l’esperto di BlueBay è fiducioso che la calma prevarrà, visto che l'attenzione si sposterà su chi scenderà in campo per le elezioni nel 2024. DeSantis potrebbe usurpare Trump e rappresentare una minaccia più seria per l'ottuagenario presidente in carica. Il viaggio di Biden in coincidenza con il Presidents’ Day sembra a Dowding che sia stato un ottimo modo per dimostrare che, dopo tutto, Joe non è poi così assonnato come lo dipingono i suoi oppositori.
INFLUENZA ECCESSIVA DI POCHI DATI
Nella settimana dei mercati, Mark Dowding, CIO di RBC BlueBay AM rileva che sembra di essere in un contesto in cui una manciata di dati attentamente osservati possa guidare l'azione politica e avere un'influenza eccessiva sui movimenti dei prezzi degli asset. In vista di marzo, Dowding è propenso a credere che i recenti segnali di forza economica possano persistere, inducendo a pensare che i rendimenti possano continuare a salire. Ma dopo il forte aumento delle aspettative sui tassi nelle ultime due settimane, il percorso appare più incerto, con un rischio per i rendimenti di natura più bidirezionale.
MAGGIOR ASIMMETRIA TRA AZIONI E BOND
L’esperto di BlueBay ritiene inoltre che gli asset a rischio abbiano tardato a scontare l'idea che le banche centrali potrebbero essere costrette a rimanere prudenti a lungo, e vede ora una maggiore asimmetria al ribasso nei movimenti prospettici dei prezzi degli asset a rischio rispetto ai prezzi dei titoli di Stato. Con un posizionamento ormai relativamente lungo, Dowding ritiene improbabile che gli spread salgano ulteriormente, a meno di buone notizie sull'inflazione che rimettano in discussione lo scenario di atterraggio morbido, come più probabile.
I MERCATI POTREBBERO CHIEDERE UN PREMIO PIÙ ALTO
Inoltre, cattive notizie sull'inflazione o un improvviso rallentamento della crescita avrebbero probabilmente un impatto negativo sui rendimenti degli asset a rischio, mentre uno scenario di crescita forte potrebbe portare a un aumento dei tassi delle banche centrali superiore al previsto. Ognuno di questi scenari viene visto come negativo per le azioni attraverso la trasmissione di una crescita degli utili più lenta o la minaccia di un tasso di sconto a lungo termine più elevato. In un contesto di elevata incertezza, i mercati potrebbero inoltre richiedere premi al rischio più elevati a compensazione, ulteriore fattore che potrebbe limitare il potenziale di rialzo.
LA GUERRA IN UCRAINA
In Europa i prezzi dell'energia rimangono molto più alti di qualche anno fa rendendo l'industria meno competitiva. I problemi che hanno fatto temere una profonda recessione non sono svaniti e le prospettive rimangono molto incerte, secondo Dowding. Per quanto riguarda la guerra, sembra che l'Occidente abbia concluso che non si possa permettere a Putin di prevalere. Gli USA e gli altri hanno continuato a incrementare il sostegno militare e finanziario a Zelensky, mentre la Russia ha accelerato le operazioni offensive, senza grandi risultati. L’Ucraina dovrà fare molto per respingere l'esercito russo in primavera e in estate.
E IL RUOLO DELLA CINA
Nel frattempo, la Cina ha intensificato gli sforzi diplomatici, sempre più preoccupata che una sconfitta russa possa aprire le porte a un regime più favorevole all'Occidente a Mosca, mentre una guerra prolungata spinge l'Europa ad avvicinarsi agli USA, tutti risultati potenzialmente dannosi per Pechino. Secondo Dowding è ancora possibile che si raggiunga un consenso per un ritorno alla posizione del febbraio 2022, e anche se l'Ucraina vuole continuare a spingere la Russia a indietreggiare la pace sarà mediata se le armi e il denaro degli alleati dovessero iniziare a scarseggiare. Ma una fine vicina della guerra continua a sembrare lontana.
POSSIBILE MESE DELL’ATTERRAGGIO DURO
Guardando al futuro, visto che gennaio è stato il mese dell'atterraggio morbido e febbraio quello del non atterraggio, secondo Dowding forse non sarebbe una grande sorpresa se marzo fosse percepito dai mercati come il mese dell’atterraggio duro. L'unica cosa è sicuro, per ora, è che è improbabile che una delle due banche centrali tagli i tassi prima della fine dell'anno, a meno che le prospettive di crescita non diventino improvvisamente molto più cupe.
POLITICA USA VERSO L’ANNO ELETTORALE
Per quanto riguarda le tensioni politiche in USA, l’esperto di BlueBay è fiducioso che la calma prevarrà, visto che l'attenzione si sposterà su chi scenderà in campo per le elezioni nel 2024. DeSantis potrebbe usurpare Trump e rappresentare una minaccia più seria per l'ottuagenario presidente in carica. Il viaggio di Biden in coincidenza con il Presidents’ Day sembra a Dowding che sia stato un ottimo modo per dimostrare che, dopo tutto, Joe non è poi così assonnato come lo dipingono i suoi oppositori.