Investire in obbligazioni
Per RBC BlueBay AM può rivelarsi controproducente trascurare l’high yield globale
L’inizio del 2023 è stato incoraggiante in termini di rendimenti, engagement e attività per l’high yield globale che, come spiega Claudio Da Gama Rose (RBC BlueBay Asset), resta un segmento a reddito fisso resiliente
di Leo Campagna 1 Marzo 2023 13:45
L’anno scorso la corsa dei prezzi al consumo ha subito un’accelerazione con l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe che ha fatto impennare i prezzi del gas, dell’energia e dei beni alimentari. Una spirale inflazionistica che ha costretto le principali banche centrali dei Paesi sviluppati (in particolare Federal Reserve statunitense e BCE) ad adottare politiche restrittive brusche e incalzanti nel tentativo di domare il carovita.
Le ripercussioni sui mercati finanziari non si sono fatte attendere, con pesanti correzioni nei listini azionari e con significativi rialzi dei rendimenti nell’ambito del reddito fisso mentre i prezzi di titoli di stato e obbligazioni, che si muovono in direzione opposta ai rendimenti, sono vistosamente calati. Nel segmento dell’high yield globale, in particolare, le perdite nel 2022 sono ammontate al -11,38%.
“Questa correzione ha posto le basi per poter ricavare rendimenti migliori nei prossimi 1-2 anni in questa asset class con un forte ritorno alla media di lungo periodo” commenta Claudio Da Gama Rose, Institutional Portfolio Manager, Leveraged Finance, RBC BlueBay Asset Management. Il brusco riprezzamento dei rendimenti dei titoli di stato ha infatti portato il rendimento dell'high yield globale a quasi l'8,6%, livello che rappresenta, in base alla serie storica di questa asset class, un buon punto di ingresso per gli investitori a lungo termine.
Tuttavia, tiene a precisare Da Gama Rose, la sfida per i gestori patrimoniali è che le maggiori opportunità che oggi si possono ritrovare sul mercato non sono affatto prive di rischi. “Tassi di interesse più elevati per diversi trimestri tendono a portare a insolvenze a causa della pressione sugli utili societari e sui margini di profitto. Ci vorrà tempo per valutare gli impatti sui flussi di cassa derivanti da un cambio di regime sui costi di finanziamento: con scadenze limitate e debito con cedola in gran parte fissa, si tratta di un processo che richiede più trimestri o addirittura più anni” spiega il manager di RBC BlueBay AM.
Per contro, può rivelarsi controproducente restare in disparte, in attesa dei dati trimestrali per avere la conferma che la maggior parte delle società ad alto rendimento ha resistito alla tempesta. “L'high yield globale è tra le asset class più resilienti e tende a rimbalzare rapidamente dopo un calo, grazie al suo reddito elevato e costante” specifica Da Gama Rose che poi spiega perché l'high yield globale è resiliente.
I rendimenti complessivi sono la somma delle variazioni di prezzo di un'obbligazione più i flussi cedolari: maggiore è la cedola, maggiore è la capacità dell'obbligazione di assorbire qualsiasi calo del prezzo in dollari causato da un aumento del tasso o dello spread (differenziale di rendimento rispetto ai titoli di stato di uguale scadenza e valuta). Quando gli emittenti high yield richiamano le proprie obbligazioni prima che scadano, pagano agli obbligazionisti un premio per il privilegio.
“In genere, inoltre, le obbligazioni non vanno in default: se possono essere rifinanziate e con rendimenti più elevati, c'è un maggiore incentivo a fornire capitale alle società di gestione per rifinanziare le loro obbligazioni. Oltre ai mercati obbligazionari pubblici, le società di gestione possono anche rifinanziare bond high yiled nel credito privato, nel prestito con leva finanziaria, nelle obbligazioni convertibili o nei mercati azionari” conclude l’Institutional Portfolio Manager, Leveraged Finance, RBC BlueBay Asset Management.
HIGH YIELD GLOBALE: -11,38% NEL 2022
Le ripercussioni sui mercati finanziari non si sono fatte attendere, con pesanti correzioni nei listini azionari e con significativi rialzi dei rendimenti nell’ambito del reddito fisso mentre i prezzi di titoli di stato e obbligazioni, che si muovono in direzione opposta ai rendimenti, sono vistosamente calati. Nel segmento dell’high yield globale, in particolare, le perdite nel 2022 sono ammontate al -11,38%.
RENDIMENTI MIGLIORI NEI PROSSIMI 1-2 ANNI
“Questa correzione ha posto le basi per poter ricavare rendimenti migliori nei prossimi 1-2 anni in questa asset class con un forte ritorno alla media di lungo periodo” commenta Claudio Da Gama Rose, Institutional Portfolio Manager, Leveraged Finance, RBC BlueBay Asset Management. Il brusco riprezzamento dei rendimenti dei titoli di stato ha infatti portato il rendimento dell'high yield globale a quasi l'8,6%, livello che rappresenta, in base alla serie storica di questa asset class, un buon punto di ingresso per gli investitori a lungo termine.
I RISCHI NON MANCANO
Tuttavia, tiene a precisare Da Gama Rose, la sfida per i gestori patrimoniali è che le maggiori opportunità che oggi si possono ritrovare sul mercato non sono affatto prive di rischi. “Tassi di interesse più elevati per diversi trimestri tendono a portare a insolvenze a causa della pressione sugli utili societari e sui margini di profitto. Ci vorrà tempo per valutare gli impatti sui flussi di cassa derivanti da un cambio di regime sui costi di finanziamento: con scadenze limitate e debito con cedola in gran parte fissa, si tratta di un processo che richiede più trimestri o addirittura più anni” spiega il manager di RBC BlueBay AM.
PUO’ RIVELARSI CONTROPRODUCENTE RESTARE IN DISPARTE
Per contro, può rivelarsi controproducente restare in disparte, in attesa dei dati trimestrali per avere la conferma che la maggior parte delle società ad alto rendimento ha resistito alla tempesta. “L'high yield globale è tra le asset class più resilienti e tende a rimbalzare rapidamente dopo un calo, grazie al suo reddito elevato e costante” specifica Da Gama Rose che poi spiega perché l'high yield globale è resiliente.
I FATTORI DI RESILIENZA DELL’ASSET CLASS
I rendimenti complessivi sono la somma delle variazioni di prezzo di un'obbligazione più i flussi cedolari: maggiore è la cedola, maggiore è la capacità dell'obbligazione di assorbire qualsiasi calo del prezzo in dollari causato da un aumento del tasso o dello spread (differenziale di rendimento rispetto ai titoli di stato di uguale scadenza e valuta). Quando gli emittenti high yield richiamano le proprie obbligazioni prima che scadano, pagano agli obbligazionisti un premio per il privilegio.
IN GENERE LE OBBLIGAZIONI HIGH YIELD NON VANNO IN DEFAULT
“In genere, inoltre, le obbligazioni non vanno in default: se possono essere rifinanziate e con rendimenti più elevati, c'è un maggiore incentivo a fornire capitale alle società di gestione per rifinanziare le loro obbligazioni. Oltre ai mercati obbligazionari pubblici, le società di gestione possono anche rifinanziare bond high yiled nel credito privato, nel prestito con leva finanziaria, nelle obbligazioni convertibili o nei mercati azionari” conclude l’Institutional Portfolio Manager, Leveraged Finance, RBC BlueBay Asset Management.