L’analisi

Le cinque ragioni per investire in Cina secondo abrdn

Nell’analisi realizzata da Elizabeth Kwik, Investment Director di abrdn, vengono elencati i macrotrend che spingeranno il possibile rally del Paese asiatico

di Francesco Rapetti 8 Marzo 2023 12:55

financialounge -  abrdn cina Elizabeth Kwik mercati
Rispetto ai minimi raggiunti a ottobre scorso, le azioni cinesi hanno messo a segno un forte rialzo. Da inizio anno l’indice Shanghai A-share è salito del 6,5%. Questo risultato è in gran parte attribuibile al sorprendente allentamento a gennaio della rigida politica zero-Covid perseguita dal governo cinese. Considerato lo stimolo economico che ne conseguirà, riteniamo che il rally della Cina sia destinato a protrarsi ulteriormente nel corso del 2023.

I CINQUE TEMI


Tuttavia, in qualità di investitori di lungo periodo, il compito di abrdn è quello di valutare quali saranno i driver economici e gli scenari di investimento in Cina per gli anni a venire. Secondo l’asset manager il percorso della Cina verso una maggiore prosperità sarà caratterizzato da cinque fondamentali temi: aspirazioni, digitale, green, salute e benessere. Nelle prossime settimane abrdn esaminerà ciascuno di questi driver economici, spiegando il motivo per cui ritiene siano importanti e illustrando le aziende leader per ogni settore.

LA RIAPERTURA LIBERA AI CONSUMI


Il principale fattore positivo a breve termine è rappresentato, come già accennato, dal recente allentamento da parte del governo delle ampie restrizioni indotte dal Covid. Tale misura avrà conseguenze molto positive, liberando la domanda arretrata di beni e servizi, che è stata fortemente penalizzata dalle limitazioni alla circolazione. Si potrà assistere inoltre ad una normalizzazione della produzione manifatturiera locale, che dovrebbe ridurre le problematiche relative alle catene di fornitura non solo a livello locale, ma anche globale.

L’OUTLOOK ECONOMICO E’ IN CONTROTENDENZA


Un simile contesto dovrebbe stimolare la crescita economica della Cina. Di recente, il Research Institute di abrdn (aRI) ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita del PIL reale per il 2023, passando dal 2,9% stimato nel 2022 al 5,5% di quest’anno. Al contempo, va sottolineato che in Cina non sono presenti pressioni inflazionistiche, il che consente una politica monetaria molto più accomodante rispetto a gran parte del resto del mondo.

VALUTAZIONI CONVENIENTI


Le valutazioni azionarie relativamente interessanti rafforzano ulteriormente la nostra fiducia nei confronti della Cina. Nonostante il recente rally, il rapporto prezzo/utili (P/E) stimato delle azioni cinesi, pari a 12,8, è inferiore del 15% rispetto alla media a 15 anni, mentre il rapporto prezzo/valore contabile (P/B) pari a 1,9 è inferiore del 10% rispetto alla media quindicennale. A titolo di confronto, per le azioni dei mercati sviluppati (DM), il P/E stimato pari a 15,6 e il P/B pari a 2,8 sono significativamente più elevati rispetto a quelli della Cina, con il primo sostanzialmente in linea con la media a 15 anni dei mercati sviluppati e il secondo al di sopra del 29% della media quindicennale.

QUALI SONO I RISCHI?


Per quanto riguarda il Covid, non si può escludere la possibilità di un ritorno delle restrizioni alla mobilità. Tuttavia, visto l’aumento dell’immunità naturale e data la crescente insofferenza da parte della popolazione osservata lo scorso anno dalle autorità, la probabilità che ciò accada sembra ridotta. Sul fronte geopolitico, il rischio di un’escalation delle tensioni con Taiwan rimane sempre presente. Tuttavia la probabilità di un conflitto rimane bassa. Inoltre, la recente esperienza della Russia in Ucraina riduce il rischio che si verifichino incidenti di grave entità. Due dei rischi specifici della Cina più significativi sono le continue tensioni commerciali con gli Stati Uniti e il perdurare delle problematiche nel settore immobiliare. Secondo abrdn però, questi rischi dovrebbero essere gestibili.

CINQUE IMPORTANTI TEMI DI CRESCITA STRUTTURALE


In un’ottica di più lungo termine, abrdn ritiene che nei prossimi decenni l’economia cinese sarà trainata da cinque temi chiave. Il primo riguarda le “aspirazioni” , ossia l’aumento della ricchezza e la crescita di una classe media benestante stimoleranno la domanda di beni e servizi di fascia alta nel corso dei prossimi decenni.

GREEN


I governi di tutto il mondo si stanno impegnando per dare vita a un’economia più sostenibile e meno inquinante dal punto di vista delle emissioni. La Cina è oggi tra i maggiori fautori della transizione. Energie rinnovabili, batterie, veicoli elettrici e infrastrutture correlate offrono un grande potenziale. A cambiare le carte in tavola potrebbe arrivare anche la cosiddetta grid parity, ossia la condizione in cui il costo delle energie rinnovabili diventa pari a quello delle fonti tradizionali.

DIGITALE


Una sempre maggiore connettività grazie all’ampia diffusione della tecnologia sono valide premesse per gli investimenti in sicurezza informatica, cloud, modelli software as a service e smart housing.

SALUTE


Il rapido incremento del reddito disponibile incentiva la domanda di prodotti e servizi sanitari. La gamma di opportunità è variegata e spazia dagli ospedali ai fornitori di dispositivi medici, fino alle aziende di ricerca e ai produttori di farmaci e integratori.

BENESSERE


Il progressivo aumento della prosperità diventa un volano di crescita strutturale per finanza al consumo, servizi d'investimento e servizi assicurativi.

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