Titoli di Stato

Btp Italia, fissato il rendimento definitivo: 2% annuo più tasso inflazione Foi

Confermato il 2% annuo per il tasso cedolare del Btp Italia più la rivalutazione legata all’inflazione è il Foi senza tabacchi. La raccolta totale sfiora i 10 miliardi di euro

di Antonio Cardarelli 9 Marzo 2023 12:07

financialounge -  btp italia inflazione mercati
Confermato al 2% il tasso cedolare definitivo del Btp Italia, il titolo indicizzato all’inflazione italiana con scadenza quinquennale. Il titolo di Stato, arrivato alla diciannovesima edizione, ha fatto il pieno di richieste battendo il collocamento del titolo precedente con pari scadenza.

BOOM DI RICHIESTE TRA I PICCOLI RISPARMIATORI


La fase di collocamento riservata agli investitori retail si è chiusa, mercoledì 8 marzo, con richieste per 8,56 miliardi di euro grazie ai quasi 2 miliardi raccolti nell’ultima giornata. L'ammontare complessivo è risultato superiore ai primi tre giorni dell'ultimo collocamento del Btp Italia di novembre, quando la domanda era stata pari a 7,28 miliardi di euro. Nella quarta e ultima giornata, riservata agli investitori istituzionali, sono stati raccolti altri 1,353 miliardi, per un totale di raccolta nei 4 giorni pari a 9,9 miliardi di euro.

CONFERMATO IL TASSO AL 2%


Nel corso della quarta giornata di collocamento, riservata gli investitori istituzionali, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto che il tasso cedolare definitivo è stato stabilito al 2%. A questa cedola, che avrà cadenza semestrale, andrà ad aggiungersi una rivalutazione legata all’andamento dell’indice Foi - Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati - al netto dei tabacchi. Inoltre, per chi manterrà il titolo fino alla sua scadenza (14 marzo 2028) è previsto un premio fedeltà dello 0,8%.

L’ANDAMENTO DELL’INFLAZIONE


Il successo del Btp Italia è ovviamente dovuto ai timori dei risparmiatori per l’aumento dell’inflazione. Un titolo legato al carovita, quindi, è stato percepito come una sorta di scudo per i risparmi. E proprio di inflazione ha parlato, nella giornata di oggi, il governatore della Banca di Francia e membro del board Bce Francois Villeroy de Galhau: "Il picco è vicino - ha detto il governatore - ma l'inflazione rimane troppo alta oggi in Francia e in Europa". "Porteremo l'inflazione verso il 2% entro la fine del 2024 o l'inizio del 2025: questo è un impegno, non solo una previsione", ha aggiunto Villeroy.

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