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Neuberger Berman: “Non è da escludere un ulteriore aumento della volatilità”
Nel commento a cura di Ugo Lancioni, Head of Currency Management di Neuberger Berman, si esaminano le possibili conseguenze di una ulteriore stretta dei tassi
di Francesco Rapetti 10 Marzo 2023 15:57
La testimonianza di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve (FED), ha avuto un impatto immediato sui mercati e potrebbe causare un periodo di maggiore volatilità sia nel breve che nel medio termine. Dopo le dichiarazioni del presidente della FED, i dati sui “non farm payroll” di venerdì prossimo e il rapporto sull'inflazione della prossima settimana acquisiscono ulteriore importanza. Il mercato ha immediatamente scontato il rischio di una stretta monetaria più aggressiva, portando al 50% la probabilità di un aumento di mezzo punto dei tassi dei Fed Funds previsto per il meeting di Marzo. Fino a poche settimane fa il mercato si attendeva un incremento dei tassi di soli 25 punti base.
Se il recente trend positivo dell’occupazione americana e se i dati dell’inflazione saranno sopra le attese degli analisti, è presumibile che il mercato possa anticipare un rialzo di 50 punti base già nei prossimi giorni. In ogni caso, anche se la FED alzasse i tassi di soli 25 punti base, il mercato dovrà inevitabilmente tenere conto del rischio di una stretta monetaria più decisa dopo la testimonianza di ieri.
Una FED più determinata potrebbe esercitare pressioni sulla BCE e su altre banche centrali con il rischio di un incremento del differenziale fra le curve dei rendimenti e ulteriore pressioni inflazionistiche in Europa, se il dollaro USA si apprezzasse di consequenza.
Neuberger Berman ritiene improbabile che le Banche centrali, inclusa la FED, tollerino un'inflazione più elevata. Infatti, durante uno scambio di battute con un senatore preoccupato per l'impatto che tassi più elevati potrebbero avere sull'occupazione, il presidente della FED Powell ha risposto: “Stiamo adottando le uniche misure che abbiamo per ridurre l'inflazione"; "Pensa che i lavoratori starebbero meglio se non facessimo il nostro lavoro e l'inflazione rimanesse al 5-6%?”
È quindi probabile che la FED riveda al rialzo le proiezioni medie dei vai membri sulla traiettoria futura dei tassi. L’entità dello scostamento dalle previsioni precedenti avrà certamente un impatto sui mercati. Un piccolo aggiustamento al rialzo potrebbe anche avere un impatto positivo su di essi visto che molto è già stato prezzato. Se invece l’aggiustamento delle aspettative dei 12 membri del comitato fosse più elevato di quanto anticipato dai mercati non è da escludere un ulteriore aumento della volatilità. Dopo un periodo di relativa calma si potrebbero quindi presentare ulteriori opportunità sul mercato del reddito fisso a livelli interessanti.
IL POSSIBILE RIALZO DI 50 PUNTI
Se il recente trend positivo dell’occupazione americana e se i dati dell’inflazione saranno sopra le attese degli analisti, è presumibile che il mercato possa anticipare un rialzo di 50 punti base già nei prossimi giorni. In ogni caso, anche se la FED alzasse i tassi di soli 25 punti base, il mercato dovrà inevitabilmente tenere conto del rischio di una stretta monetaria più decisa dopo la testimonianza di ieri.
LE MOSSE DELLA BCE
Una FED più determinata potrebbe esercitare pressioni sulla BCE e su altre banche centrali con il rischio di un incremento del differenziale fra le curve dei rendimenti e ulteriore pressioni inflazionistiche in Europa, se il dollaro USA si apprezzasse di consequenza.
IL PROBLEMA INFLAZIONE
Neuberger Berman ritiene improbabile che le Banche centrali, inclusa la FED, tollerino un'inflazione più elevata. Infatti, durante uno scambio di battute con un senatore preoccupato per l'impatto che tassi più elevati potrebbero avere sull'occupazione, il presidente della FED Powell ha risposto: “Stiamo adottando le uniche misure che abbiamo per ridurre l'inflazione"; "Pensa che i lavoratori starebbero meglio se non facessimo il nostro lavoro e l'inflazione rimanesse al 5-6%?”
CONCLUSIONI
È quindi probabile che la FED riveda al rialzo le proiezioni medie dei vai membri sulla traiettoria futura dei tassi. L’entità dello scostamento dalle previsioni precedenti avrà certamente un impatto sui mercati. Un piccolo aggiustamento al rialzo potrebbe anche avere un impatto positivo su di essi visto che molto è già stato prezzato. Se invece l’aggiustamento delle aspettative dei 12 membri del comitato fosse più elevato di quanto anticipato dai mercati non è da escludere un ulteriore aumento della volatilità. Dopo un periodo di relativa calma si potrebbero quindi presentare ulteriori opportunità sul mercato del reddito fisso a livelli interessanti.