L’apertura dei mercati
Le Borse continuano a recuperare terreno
Avvio in rialzo per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che attendono le mosse delle Fed che domani annuncerà la decisione sui tassi. A Wall Street resta sotto i riflettori First Republic Bank
di Fabrizio Arnhold 21 Marzo 2023 09:12
Le Borse europee provano a mantenere la via del rialzo e proseguono il loro recupero. A Milano il Ftse Mib apre a +1,21%, il Dax di Francoforte a +0,87%, il Cac 40 di Parigi a +1,11%, l’Ibex 35 di Madrid a +1,22% e il Ftse 100 di Londra a +0,60%. La Borsa di Tokyo è chiusa per la festa dell’equinozio di primavera.
Dopo la fusione lampo tra Ubs e Credit Suisse e le rassicurazioni di ieri della Bce, che ha confermato di garantire la liquidità necessaria nell’area euro, a Wall Street i riflettori sono puntati su First Republic Bank: gli amministratori delegati della maggiori banche Usa, con Jamie Dimon di Jp Morgan in testa, stanno pensando di mettere a punto un nuovo piano di salvataggio. Il salvagente da 30 miliardi di dollari, infatti, non è bastato e fermare le vendite di azioni e ieri il titolo della banca californiana è sprofondato del 47%.
L’attenzione degli investitori si concentra sulla due giorni di vertice Fed, che domani porterà all’annuncio della decisione sui tassi di interesse. La maggior parte degli analisti ritiene che il rialzo sarà di 25 punti base, ma c’è anche chi scommette sul mantenimento dello status quo. La prospettiva di un rallentamento della stretta monetaria penalizza il dollaro e spinge al rialzo l’oro, che ieri aveva toccato i 2mila dollari l’oncia.
L’euro sale e resta sopra quota 1,07 dollari. In calo il prezzo del petrolio, con il Wti scadenza maggio che cede lo 0,5% a 67,48 dollari al barile, mentre il Brent tratta a 73,36 dollari al barile (-1%). In lieve rialzo il prezzo del gas naturale ad Amsterdam (+1%) a 39,7 euro per megawattora. Lo spread apre in calo a 180 punti base, in flessione anche il rendimento del decennale italiano che si attesta al 3,92%, rispetto al 3,98% della vigilia.
FIRST REPUBLIC BANK SOTTO LA LENTE
Dopo la fusione lampo tra Ubs e Credit Suisse e le rassicurazioni di ieri della Bce, che ha confermato di garantire la liquidità necessaria nell’area euro, a Wall Street i riflettori sono puntati su First Republic Bank: gli amministratori delegati della maggiori banche Usa, con Jamie Dimon di Jp Morgan in testa, stanno pensando di mettere a punto un nuovo piano di salvataggio. Il salvagente da 30 miliardi di dollari, infatti, non è bastato e fermare le vendite di azioni e ieri il titolo della banca californiana è sprofondato del 47%.
IL VERTICE FED
L’attenzione degli investitori si concentra sulla due giorni di vertice Fed, che domani porterà all’annuncio della decisione sui tassi di interesse. La maggior parte degli analisti ritiene che il rialzo sarà di 25 punti base, ma c’è anche chi scommette sul mantenimento dello status quo. La prospettiva di un rallentamento della stretta monetaria penalizza il dollaro e spinge al rialzo l’oro, che ieri aveva toccato i 2mila dollari l’oncia.
SALE L’EURO
L’euro sale e resta sopra quota 1,07 dollari. In calo il prezzo del petrolio, con il Wti scadenza maggio che cede lo 0,5% a 67,48 dollari al barile, mentre il Brent tratta a 73,36 dollari al barile (-1%). In lieve rialzo il prezzo del gas naturale ad Amsterdam (+1%) a 39,7 euro per megawattora. Lo spread apre in calo a 180 punti base, in flessione anche il rendimento del decennale italiano che si attesta al 3,92%, rispetto al 3,98% della vigilia.
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