L'analisi
Pictet AM continua a sottopesare le azioni, sovrappesa i bond, neutrale sulla liquidità
Nel commento sull’Asset allocation a cura della Strategy Unit, la casa alza a neutrale la valutazione macro sugli USA grazie alla fiducia dei consumatori e rivede al rialzo le previsioni di crescita per l’Eurozona
di Stefano Caratelli 21 Marzo 2023 19:00
Azioni sempre sottopesate, obbligazioni invece sovrappesate e giudizio neutrale sulla liquidità, pur riconoscendone l'attrattiva data dai rendimenti insolitamente elevati, in quanto rimane ancora interessante assumersi un rischio di duration. La valutazione macroeconomica sugli USA viene alzata a neutrale sulla scia della forte ripresa della fiducia dei consumatori, mentre vengono riviste al rialzo le previsioni di crescita per l’Eurozona. Sono le ultime indicazioni di asset allocation della Strategy Unit di Pictet Asset Management, che sottolinea come i rendimenti obbligazionari siano tornati ai massimi del ciclo, rendendo nuovamente interessante il reddito fisso, mentre le azioni statunitensi sono tornate ad essere di nuovo un po' costose
Il rally di inizio anno ha improvvisamente esaurito le forze a febbraio. Gli investitori erano convinti che la grande stretta monetaria del 2022 sarebbe sfociata in una fase nuovo allentamento, che l'inflazione sarebbe scesa rapidamente, e l'economia rimasta resiliente. Ma un'inflazione persistente ha risvegliato i timori su quanto in alto si spingeranno i tassi e per quanto ci resteranno. Pictet AM monitora con cautela gli sviluppi, ritenendo da tempo che i tassi sarebbero rimasti alti a lungo e sebbene l'economia sia più resiliente del previsto crede che la solidità dei dati sia legata a fattori stagionali e al clima più temperato del previsto.
Inoltre, anche se i dati sull'inflazione sono stati deludenti, continua a ritenere che i fondamentali terranno a freno le pressioni sui prezzi nei prossimi trimestri. L'enorme stimolo monetario si sta riducendo significativamente e le strozzature delle catene di approvvigionamento si stanno risolvendo. Per questo Pictet AM continua a sottopesare le azioni, a sovrappesare le obbligazioni e resta neutrale sulla liquidità, pur riconoscendone l'attrattiva data dai rendimenti insolitamente elevati, ritenendo ancora interessante assumersi un rischio di duration e continuando pertanto a sovrappesare le obbligazioni.
Gli indicatori del ciclo di Pictet AM sono diventati meno negativi nell'ultimo mese, la valutazione macro sugli USA è stata portata a neutrale alzando da 0,4% a 0,6% le aspettative di crescita del PIL nel 2023, mentre è previsto un rallentamento dell'inflazione dei servizi nel secondo semestre. Riviste al rialzo anche le previsioni di crescita per l’Eurozona, dove la produzione industriale beneficia del calo dei prezzi del gas e dell'allentamento delle pressioni sulle catene di approvvigionamento, con l’unica preoccupazione reale sul deterioramento del mercato del credito.
L'economia cinese sta vivendo una rapida ripresa grazie alle riaperture del Paese, con i risparmi in eccesso che dovrebbero stimolare i consumi, mentre la debolezza dell’immobiliare dovrebbe ridursi. Più in generale, il ritmo con cui i Mercati Emergenti stanno superando quelli sviluppati è tra i più veloci da almeno dieci anni, mentre il rapido calo dell’inflazione dovrebbe consentire alle banche centrali condizioni monetarie più accomodanti. Anche gli indicatori di liquidità sono positivi grazie a Bank of Japan costretta ad acquistare obbligazioni in modo aggressivo. Anche la Cina ha incrementato fortemente la liquidità per sostenere la ripresa.
NEL 2023 Nel frattempo la stretta della Fed è stata parzialmente compensata da iniezioni di liquidità per 400 miliardi di dollari da parte del Tesoro USA. Pictet AM ritiene che alcuni di questi fattori temporanei si invertiranno nella prima metà dell'anno, ma comunque il sistema finanziario globale dovrebbe assistere a un drenaggio generalizzato della liquidità nel corso del 2023. Gli indicatori di valutazione di Pictet AM mostrano che i rendimenti obbligazionari sono tornati ai massimi del ciclo, mentre le azioni globali sono neutrali, con le azioni statunitensi tornate ad essere di nuovo un po' costose.
Pictet AM continua comunque a prevedere che quest'anno gli utili societari globali resteranno per lo più invariati rispetto al 2022 e che quelli europei presentino un rischio a ribasso. I multipli azionari non lasciano molto margine agli investitori: il rapporto prezzo/utili a 12 mesi per l'MSCI World è pari a 15,4 volte. Infine gli indicatori tecnici rimangono ampiamente neutrali, con l’eccezione delle azioni giapponesi ipercomprate. Dopo un forte rally, gli investitori non sembrano aver intenzione di far salire ancora il dollaro. L'appetito per il rischio e il posizionamento hanno subito una battuta d'arresto, sebbene gli investitori, mentre abbandonavano le obbligazioni più speculative, fossero andati alla ricerca di titoli ciclici. L'aumento dell'esposizione alle azioni dei mercati emergenti è stato il più veloce di sempre, compensando i riscatti dai fondi.
L’INFLAZIONE PERSISTENTE HA RIACCESO I TIMORI SUI TASSI
Il rally di inizio anno ha improvvisamente esaurito le forze a febbraio. Gli investitori erano convinti che la grande stretta monetaria del 2022 sarebbe sfociata in una fase nuovo allentamento, che l'inflazione sarebbe scesa rapidamente, e l'economia rimasta resiliente. Ma un'inflazione persistente ha risvegliato i timori su quanto in alto si spingeranno i tassi e per quanto ci resteranno. Pictet AM monitora con cautela gli sviluppi, ritenendo da tempo che i tassi sarebbero rimasti alti a lungo e sebbene l'economia sia più resiliente del previsto crede che la solidità dei dati sia legata a fattori stagionali e al clima più temperato del previsto.
NEUTRALE SULLA LIQUIDITA’ E SOVRAPPESO DI OBBLIGAZIONI
Inoltre, anche se i dati sull'inflazione sono stati deludenti, continua a ritenere che i fondamentali terranno a freno le pressioni sui prezzi nei prossimi trimestri. L'enorme stimolo monetario si sta riducendo significativamente e le strozzature delle catene di approvvigionamento si stanno risolvendo. Per questo Pictet AM continua a sottopesare le azioni, a sovrappesare le obbligazioni e resta neutrale sulla liquidità, pur riconoscendone l'attrattiva data dai rendimenti insolitamente elevati, ritenendo ancora interessante assumersi un rischio di duration e continuando pertanto a sovrappesare le obbligazioni.
INDICATORI DEL CICLO ORA MENO NEGATIVI
Gli indicatori del ciclo di Pictet AM sono diventati meno negativi nell'ultimo mese, la valutazione macro sugli USA è stata portata a neutrale alzando da 0,4% a 0,6% le aspettative di crescita del PIL nel 2023, mentre è previsto un rallentamento dell'inflazione dei servizi nel secondo semestre. Riviste al rialzo anche le previsioni di crescita per l’Eurozona, dove la produzione industriale beneficia del calo dei prezzi del gas e dell'allentamento delle pressioni sulle catene di approvvigionamento, con l’unica preoccupazione reale sul deterioramento del mercato del credito.
CINA, GIAPPONE E EMERGENTI
L'economia cinese sta vivendo una rapida ripresa grazie alle riaperture del Paese, con i risparmi in eccesso che dovrebbero stimolare i consumi, mentre la debolezza dell’immobiliare dovrebbe ridursi. Più in generale, il ritmo con cui i Mercati Emergenti stanno superando quelli sviluppati è tra i più veloci da almeno dieci anni, mentre il rapido calo dell’inflazione dovrebbe consentire alle banche centrali condizioni monetarie più accomodanti. Anche gli indicatori di liquidità sono positivi grazie a Bank of Japan costretta ad acquistare obbligazioni in modo aggressivo. Anche la Cina ha incrementato fortemente la liquidità per sostenere la ripresa.
ANCORA DRENAGGIO DI LIQUIDITA’
NEL 2023 Nel frattempo la stretta della Fed è stata parzialmente compensata da iniezioni di liquidità per 400 miliardi di dollari da parte del Tesoro USA. Pictet AM ritiene che alcuni di questi fattori temporanei si invertiranno nella prima metà dell'anno, ma comunque il sistema finanziario globale dovrebbe assistere a un drenaggio generalizzato della liquidità nel corso del 2023. Gli indicatori di valutazione di Pictet AM mostrano che i rendimenti obbligazionari sono tornati ai massimi del ciclo, mentre le azioni globali sono neutrali, con le azioni statunitensi tornate ad essere di nuovo un po' costose.
UTILI GLOBALI VISTI INVARIATI RISPETTO AL 2022
Pictet AM continua comunque a prevedere che quest'anno gli utili societari globali resteranno per lo più invariati rispetto al 2022 e che quelli europei presentino un rischio a ribasso. I multipli azionari non lasciano molto margine agli investitori: il rapporto prezzo/utili a 12 mesi per l'MSCI World è pari a 15,4 volte. Infine gli indicatori tecnici rimangono ampiamente neutrali, con l’eccezione delle azioni giapponesi ipercomprate. Dopo un forte rally, gli investitori non sembrano aver intenzione di far salire ancora il dollaro. L'appetito per il rischio e il posizionamento hanno subito una battuta d'arresto, sebbene gli investitori, mentre abbandonavano le obbligazioni più speculative, fossero andati alla ricerca di titoli ciclici. L'aumento dell'esposizione alle azioni dei mercati emergenti è stato il più veloce di sempre, compensando i riscatti dai fondi.