La sfida

Wellington Management: ecco come l’impact investing può ridurre la carenza idrica

I team di impact investing hanno osservato che le aziende stanno sviluppando sempre più soluzioni innovative lungo la catena del valore delle risorse idriche. Ecco quali sono le opportunità da cogliere

di Fabrizio Arnhold 23 Marzo 2023 08:00

financialounge -  acqua ESG impact investing wellington management
Aumenta lo spreco di acqua, tanto che il rischio di una crisi idrica è sempre più alto. Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua: attualmente 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile, mentre 4,2 miliardi di persone non dispongono di servizi igienico-sanitari adeguati. Le Nazioni Unite stimano che l’acqua sia il mezzo principale attraverso il quale avvertiamo gli effetti del cambiamento climatico.

AFFRONTARE IL PROBLEMA


Le Nazioni Unite hanno calcolato che circa il 70% della superficie terrestre è coperta dall’acqua. Solo il 2,5% di questa è acqua dolce – essenziale per il consumo, la coltivazione e la produzione – mentre meno della metà è utilizzabile e facilmente accessibile. La parte restante è composta da acqua salata, inquinata o trattenuta nelle calotte polari, nei ghiacciai e nel permafrost. Quindi non utilizzabile facilmente.

GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO


La scarsità di acqua aumenta anche a causa degli effetti del cambiamento climatico. Fino a 3,5 miliardi di persone potrebbero dover affrontare la sfida della carenza d’acqua già nel 2025. Le zone umide naturali, secondo le Nazioni Unite, nel periodo tra il 1970 e il 2015, si sono ridotte del 35%, tre volte tanto il tasso di scomparsa delle foreste. Guardando quanto riportato dal OECD Environmental Outlook to 2050, la domanda di acqua a livello globale aumenterà del 55% entro il 2050.

COME INVESTIRE


Le ricerche di Wellington Management, in collaborazione con Woodwell Climate Research Center, hanno evidenziato come ci siano opportunità di investimento in soluzioni che rafforzano le infrastrutture idriche e promuovono la conservazione e l’efficienza delle risorse idriche. Alcune di esse sono a lungo termine: ad esempio, la desalinizzazione è un processo costoso, con effetti collaterali potenzialmente dannosi per l’ambiente ma, visto l’intensificarsi della penuria d’acqua, potrebbe diventare una soluzione più conveniente in alcune regioni. Le opportunità più immediate riguardano la filiera del valore dell’acqua che, oltre ad essere frammentata, potrebbe consentire alle aziende di rafforzare i propri vantaggi competitivi e di promuovere il cambiamento, soprattutto facendo leva sulle loro competenze digitali.

IL RUOLO DELL’IMPACT INVESTING


I team di impact investing di Wellington Management hanno osservato che le aziende e gli emittenti si stanno muovendo per sviluppare sempre più soluzioni innovative lungo la catena del valore delle risorse idriche. Giusto per fare qualche esempio: Evoqua offre una gamma di soluzioni per il trattamento dell’acqua e delle acque reflue, tra cui sistemi di disinfezione, filtraggio e acqua ad alta purezza. Aegea eroga servizi idrici e fognari in tutto il Brasile, con interventi in 150 città. I prodotti e i servizi delle società sono volti a migliorare la sicurezza idrica e a limitare la dispersione di acqua. Supreme Industries, azienda manifatturiera indiana, offre un’ampia gamma di prodotti idraulici e igienico-sanitari, in una Paese, l’India, dove oltre il 70% delle acque reflue viene scaricato senza essere trattato.

VALUTARE LE OPPORTUNITÀ


Per investire nell’impact investing, Wellington valuta le società e gli emittenti in base a materialità, addizionalità e misurabilità. Per prima cosa l’attività di impatto deve essere al centro del progetto dell’azienda o dell’emittente, con la maggior parte dei suoi prodotti o servizi principali orientati verso uno o più temi di impatto presi in considerazione. Ma non basta. L’azienda o l’emittente deve rispondere a un’esigenza irrisolta o rivolgersi a comunità poco servite offrendo una soluzione unica o differenziata. Infine conta la capacità di misurare. “Dobbiamo essere in grado di misurare l’impatto, identificando un KPI da utilizzare per monitorare i progressi dei nostri investimenti”, fanno sapere dal team di impact investing di Wellington.

IL VALORE DELL’ENGAGEMENT


“L’engagement attivo con i nostri investimenti d’impatto consente ai nostri team d’investimento di approfondire le loro conoscenze sul modo in cui prodotti e i servizi delle società e degli emittenti contribuiscono ai nostri temi d’impatto; a sua volta, questo rende più efficaci le nostre conversazioni con i management team sul modo in cui le società misurano i risultati ambientali e sociali, sia positivi che negativi”, precisano da Wellington Management. Negli ultimi anni si sono registrati progressi per quanto riguarda le soluzioni innovative sviluppate e messe in campo dalle aziende che si occupano di trattamento e gestione dell’acqua. Ma c’è ancora tanta strada da fare. “Riteniamo che investitori, imprese e governi svolgeranno un ruolo determinante per contribuire a colmare questo gap a livello di finanziamenti, nell’ambito degli sforzi globali tesi alla transizione verso un futuro sostenibile”, concludono gli esperti di Wellington Management.

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