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Pictet AM: interesse per Treasury Usa e obbligazioni di qualità, yen declassato
La Strategy Unit di Pictet Asset Management continua invece a essere cauta sulle obbligazioni High Yield per il rischio di aumento delle insolvenze sia in USA che in Europa. La moneta giapponese diventa ‘neutral’
di Stefano Caratelli 27 Marzo 2023 18:30
Visione costruttiva sui Treasury USA, interesse anche per le obbligazioni USA Investment Grade e i bond indicizzati all’inflazione, mentre rimane la cautela sulle obbligazioni High Yield, che potrebbero affrontare tassi di insolvenza crescenti, attualmente all'1,5% negli Stati Uniti e al 2,6% in Europa. Declassato inoltre lo yen giapponese da sovrappeso a neutrale, ma con la previsione di un suo rafforzamento nel lungo termine.
Sono le indicazioni su reddito fisso e valute della Strategy Unit di Pictet Asset Management, dopo che le pressioni inflazionistiche si stanno mostrando più persistenti del previsto, con un valore sorprendentemente alto dell'inflazione core USA a gennaio che ha portato il mercato a pensare che la Fed avrebbe potuto alzare i tassi sino a un picco del 5,5%, circa 30 punti base oltre le attese del mese scorso. Prospettive poi ridimensionate dopo le difficoltà che hanno colpito le piccole banche USA.
Le previsioni di calo dell'inflazione statunitense di Pictet AM rimangono comunque invariate e puntano a un tasso core al 3,4% entro fine anno, con le Banche Centrali che continueranno a ridurre lo stimolo monetario e le strozzature delle catene di approvvigionamento che si allentano, anche il mercato del lavoro avrà un ruolo chiave. Per questo la grande casa continua ad avere una visione costruttiva sui Treasury USA ed ha approfittato delle valutazioni interessanti tra la seconda metà di febbraio e l’inizio di marzo quando il rendimento a 10 anni è arrivato attorno al 4%.
Questo vale ancor di più per le obbligazioni statunitensi Investment Grade, con deviazioni standard dei rendimenti a fine febbraio 1,5 volte sopra della media degli ultimi 20 anni, anche oltre il dividend yield di alcuni titoli dai dividendi più elevati al mondo. Pictet AM apprezza anche le obbligazioni USA indicizzate all'inflazione, anche qui con rendimenti superiori al dividend yield dell'indice S&P500 per la prima volta dal 2009.
Per il resto, continua il sovrappeso del debito in valuta locale dei Mercati Emergenti, dove le Banche Centrali stanno fornendo stimoli monetari per sostenere la ripresa e i prestiti, mentre dovrebbe arrivare un beneficio dalla debolezza del dollaro. Pictet AM continua invece a essere cauta sulle obbligazioni High Yield, andate in rally a inizio anno, ritenendo che i prezzi attuali siano in contrasto con i fondamentali, dato che i tassi di insolvenza, attualmente all'1,5% negli Stati Uniti e al 2,6% in Europa saliranno.
Per quanto riguarda il posizionamento valutario, Pictet AM ha declassato lo yen giapponese da sovrappeso a neutrale. Lo stimolo monetario da parte della Bank of Japan viaggia al ritmo più sostenuto degli ultimi tre anni, mentre prosegue la linea di mantenere i tassi a livelli bassissimi, nonostante un'inflazione spinta soprattutto dai costi.
Questo, sottolinea Pictet AM, ha frenato il tentativo di apprezzamento dello yen dopo aver toccato, nel 2022, il livello più basso degli ultimi 36 anni rispetto al dollaro. Ma nel lungo termine Pictet AM prevede un rafforzamento della valuta nipponica, ritenendo che l'attuale allentamento monetario non sia sostenibile, e pensando che la Bank of Japan stia solo preparando il terreno per abbandonare in modo ordinato la controversa politica di controllo della curva dei rendimenti nel corso dell'anno, prima di uscire finalmente dalla politica dei tassi negativi.
RIDIMENSIONATE LE ATTESE SUI RIALZI DELLA FED
Sono le indicazioni su reddito fisso e valute della Strategy Unit di Pictet Asset Management, dopo che le pressioni inflazionistiche si stanno mostrando più persistenti del previsto, con un valore sorprendentemente alto dell'inflazione core USA a gennaio che ha portato il mercato a pensare che la Fed avrebbe potuto alzare i tassi sino a un picco del 5,5%, circa 30 punti base oltre le attese del mese scorso. Prospettive poi ridimensionate dopo le difficoltà che hanno colpito le piccole banche USA.
VISIONE COSTRUTTIVA SUI TREASURY USA
Le previsioni di calo dell'inflazione statunitense di Pictet AM rimangono comunque invariate e puntano a un tasso core al 3,4% entro fine anno, con le Banche Centrali che continueranno a ridurre lo stimolo monetario e le strozzature delle catene di approvvigionamento che si allentano, anche il mercato del lavoro avrà un ruolo chiave. Per questo la grande casa continua ad avere una visione costruttiva sui Treasury USA ed ha approfittato delle valutazioni interessanti tra la seconda metà di febbraio e l’inizio di marzo quando il rendimento a 10 anni è arrivato attorno al 4%.
E ANCORA DI PIÙ SULLE OBBLIGAZIONI INVESTMENT GRADE
Questo vale ancor di più per le obbligazioni statunitensi Investment Grade, con deviazioni standard dei rendimenti a fine febbraio 1,5 volte sopra della media degli ultimi 20 anni, anche oltre il dividend yield di alcuni titoli dai dividendi più elevati al mondo. Pictet AM apprezza anche le obbligazioni USA indicizzate all'inflazione, anche qui con rendimenti superiori al dividend yield dell'indice S&P500 per la prima volta dal 2009.
SOVRAPPESO PER IL DEBITO EMERGENTE, CAUTELA SUGLI HIGH YIELD
Per il resto, continua il sovrappeso del debito in valuta locale dei Mercati Emergenti, dove le Banche Centrali stanno fornendo stimoli monetari per sostenere la ripresa e i prestiti, mentre dovrebbe arrivare un beneficio dalla debolezza del dollaro. Pictet AM continua invece a essere cauta sulle obbligazioni High Yield, andate in rally a inizio anno, ritenendo che i prezzi attuali siano in contrasto con i fondamentali, dato che i tassi di insolvenza, attualmente all'1,5% negli Stati Uniti e al 2,6% in Europa saliranno.
YEN DECLASSATO PER LA POLITICA MONETARIA ULTRA ACCOMODANTE
Per quanto riguarda il posizionamento valutario, Pictet AM ha declassato lo yen giapponese da sovrappeso a neutrale. Lo stimolo monetario da parte della Bank of Japan viaggia al ritmo più sostenuto degli ultimi tre anni, mentre prosegue la linea di mantenere i tassi a livelli bassissimi, nonostante un'inflazione spinta soprattutto dai costi.
MA IL GIAPPONE PREPARA L’USCITA DALLA STAGIONE DEI TASSI NEGATIVI
Questo, sottolinea Pictet AM, ha frenato il tentativo di apprezzamento dello yen dopo aver toccato, nel 2022, il livello più basso degli ultimi 36 anni rispetto al dollaro. Ma nel lungo termine Pictet AM prevede un rafforzamento della valuta nipponica, ritenendo che l'attuale allentamento monetario non sia sostenibile, e pensando che la Bank of Japan stia solo preparando il terreno per abbandonare in modo ordinato la controversa politica di controllo della curva dei rendimenti nel corso dell'anno, prima di uscire finalmente dalla politica dei tassi negativi.