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Edmond de Rothschild Asset Management resta ancora negativa sulle azioni
Secondo i manager di Edmond de Rothschild Asset Management i rendimenti dell'investment grade in area 4,1% e 7,5% per l'high yield costituiscono buoni punti di ingresso per le strategie legate ai flussi cedolari
di Leo Campagna 30 Marzo 2023 07:55
Le recenti turbolenze che hanno scosso il sistema bancario hanno riportato l'incertezza sui mercati finanziari. Prima il collasso della Silicon Valley Bank negli USA, che ha acceso i timori sulla solidità delle banche regionali statunitensi, e, subito dopo, la corsa ai depositi di Credit Suisse, che ne ha provocato il crollo delle quotazioni in Borsa. L’intervento delle autorità di regolamentazione e delle banche centrali ha permesso di fermare il peggioramento della situazione del mercato interbancario.
“Il governo svizzero ha approvato la vendita del travagliato Credit Suisse a UBS, ma principalmente a spese dei detentori di obbligazioni AT1” fanno sapere gli esperti di Edmond de Rothschild AM. Il riferimento è al fatto che l'accordo UBS-Credit Suisse ha infranto la tradizionale gerarchia dei creditori che prevede che gli azionisti sopportino le perdite prima che le obbligazioni ne risentano. Tutti i CoCo di Credit Suisse sono stati azzerati facendo precipitare il mercato degli AT1 lunedì 20 marzo, con prezzi in calo in media di 15 punti.
Dopo l’intervento congiunto di Banca d'Inghilterra, Autorità bancaria europea, SRB e BCE con il quale, lo stesso giorno, si sottolineava che si sarebbe rispettato il tradizionale ordine gerarchico e che l'equity sarebbe stato chiamato ad assorbire le perdite prima degli strumenti AT1, i CoCo hanno ripreso quota. Alla fine del giorno successivo la perdita si era ridotta ma restando comunque intorno ai quattro punti rispetto alla chiusura del venerdi precedente.
Anche i premi del segmento high yield ne hanno risentito. Inizialmente si sono ampliati sulla scia della volatilità del mercato, per poi ritornare a circa 500 punti base (+5,00% rispetto ai rendimenti dei titoli di stato) sia per i CDS che per gli indici obbligazionari, a dimostrazione di una certa resilienza. I differenziali dell’investment grade hanno seguito una traiettoria simile, prima allargandosi verso 190 punti base prima di scendere nuovamente a 170 punti base. Secondo i manager di Edmond de Rothschild AM i rendimenti dell'investment grade in area 4,1% e del 7,5% per l'high yield, costituiscono buoni punti di ingresso per le strategie legate ai flussi cedolari.
Intanto la presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato al Parlamento europeo che l'inflazione è ancora una preoccupazione fondamentale e che la banca rimarrà dipendente dai dati quando prenderà in considerazione eventuali ulteriori aumenti dei tassi. Sull’altra sponda dell’Atlantico, invece, il diagramma a puntini (dot plot) della Fed suggerisce che qualsiasi ulteriore rialzo dei tassi sarà sicuramente l'ultimo. Il tono più misurato di Jerome Powell ha rassicurato i mercati, ma i commenti del Segretario al Tesoro Janet Yellen a una commissione del Senato USA hanno riacceso l'avversione al rischio affermando che non c'erano piani per introdurre una garanzia universale dei depositanti.
Una garanzia globale sarebbe complicata dal punto di vista politico ma, secondo i professionisti di Edmond de Rothschild AM, ripristinerebbe sicuramente la fiducia nel sistema bancario. “Sia il settore bancario statunitense che quello europeo sono ancora alle prese con le incertezze e le conseguenze si ripercuoteranno sulle economie, in particolare limitando l'accesso ai prestiti. Di conseguenza, siamo ancora negativi sulle azioni. Siamo neutrali sulla duration anche se offre un rifugio durante gli attacchi di avversione al rischio. Tuttavia, gli attuali rendimenti dei titoli di Stato sono incompatibili con gli obiettivi delle banche centrali di ridurre l'inflazione” concludono gli esperti di Edmond de Rothschild.
L’ACCORDO UBS-CREDIT SUISSE HA INFRANTO LA GERARCHIA DEI CREDITORI
“Il governo svizzero ha approvato la vendita del travagliato Credit Suisse a UBS, ma principalmente a spese dei detentori di obbligazioni AT1” fanno sapere gli esperti di Edmond de Rothschild AM. Il riferimento è al fatto che l'accordo UBS-Credit Suisse ha infranto la tradizionale gerarchia dei creditori che prevede che gli azionisti sopportino le perdite prima che le obbligazioni ne risentano. Tutti i CoCo di Credit Suisse sono stati azzerati facendo precipitare il mercato degli AT1 lunedì 20 marzo, con prezzi in calo in media di 15 punti.
INTERVENTO CONGIUNTO BOE, AUTORITÀ BANCARIA EUROPEA E BCE
Dopo l’intervento congiunto di Banca d'Inghilterra, Autorità bancaria europea, SRB e BCE con il quale, lo stesso giorno, si sottolineava che si sarebbe rispettato il tradizionale ordine gerarchico e che l'equity sarebbe stato chiamato ad assorbire le perdite prima degli strumenti AT1, i CoCo hanno ripreso quota. Alla fine del giorno successivo la perdita si era ridotta ma restando comunque intorno ai quattro punti rispetto alla chiusura del venerdi precedente.
BUONI PUNTI DI INGRESSO PER LE STRATEGIE LEGATE AI FLUSSI CEDOLARI
Anche i premi del segmento high yield ne hanno risentito. Inizialmente si sono ampliati sulla scia della volatilità del mercato, per poi ritornare a circa 500 punti base (+5,00% rispetto ai rendimenti dei titoli di stato) sia per i CDS che per gli indici obbligazionari, a dimostrazione di una certa resilienza. I differenziali dell’investment grade hanno seguito una traiettoria simile, prima allargandosi verso 190 punti base prima di scendere nuovamente a 170 punti base. Secondo i manager di Edmond de Rothschild AM i rendimenti dell'investment grade in area 4,1% e del 7,5% per l'high yield, costituiscono buoni punti di ingresso per le strategie legate ai flussi cedolari.
COSA RIVELA OGGI IL GRAFICO DOT PLOT DELLA FED
Intanto la presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato al Parlamento europeo che l'inflazione è ancora una preoccupazione fondamentale e che la banca rimarrà dipendente dai dati quando prenderà in considerazione eventuali ulteriori aumenti dei tassi. Sull’altra sponda dell’Atlantico, invece, il diagramma a puntini (dot plot) della Fed suggerisce che qualsiasi ulteriore rialzo dei tassi sarà sicuramente l'ultimo. Il tono più misurato di Jerome Powell ha rassicurato i mercati, ma i commenti del Segretario al Tesoro Janet Yellen a una commissione del Senato USA hanno riacceso l'avversione al rischio affermando che non c'erano piani per introdurre una garanzia universale dei depositanti.
NEGATIVI SULLE AZIONI E NEUTRALI SULLA DURATION
Una garanzia globale sarebbe complicata dal punto di vista politico ma, secondo i professionisti di Edmond de Rothschild AM, ripristinerebbe sicuramente la fiducia nel sistema bancario. “Sia il settore bancario statunitense che quello europeo sono ancora alle prese con le incertezze e le conseguenze si ripercuoteranno sulle economie, in particolare limitando l'accesso ai prestiti. Di conseguenza, siamo ancora negativi sulle azioni. Siamo neutrali sulla duration anche se offre un rifugio durante gli attacchi di avversione al rischio. Tuttavia, gli attuali rendimenti dei titoli di Stato sono incompatibili con gli obiettivi delle banche centrali di ridurre l'inflazione” concludono gli esperti di Edmond de Rothschild.