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Generali Investments vede un punto di ingresso interessante nei corporate bond in euro
In particolare, il credito Investment Grade sulle scadenze più brevi è ben posizionato dopo le crisi bancarie in USA che hanno interrotto l’esuberanza con cui i mercati obbligazionari avevano inaugurato il nuovo anno
di Stefano Caratelli 31 Marzo 2023 17:04
I mercati obbligazionari esuberanti di inizio anno scontavano una moderata recessione e un'inflazione gestibile, ma lo shock inatteso delle banche regionali statunitensi ed il salvataggio di Credit Suisse hanno soffocato lo slancio. In prospettiva, le condizioni sui prestiti ai privati si stanno restringendo, i tassi ipotecari sono in aumento e le aziende devono far fronte a costi di finanziamento più elevati. Per questo i mercati inizieranno presto a scontare un rallentamento economico. Ma il credito Investment Grade, in particolare le scadenze più brevi a 1-5 anni, è ben posizionato per resistere a una recessione, con un ruolo più strategico del carry.
Sono le indicazioni di Fabrizio Viola, Fixed Income Portfolio Manager di Generali Investments Partners, che nella sua analisi osserva che gli spread dei corporate bond in euro sono diminuiti in modo significativo da ottobre 2022 a inizio marzo di quest’anno, mentre tassi e spread si sono distaccati l'un l'altro, allontanandosi dal frustrante regime di correlazione positiva dello scorso anno che ha generato rendimenti obbligazionari negativi da record. La decorrelazione ha segnato il primo punto di inflessione, generando l’esuberanza di inizio 2023, ma gli eventi di marzo hanno invertito la tendenza, creando un nuovo punto di ingresso interessante.
Per quanto riguarda i tassi, la curva degli swap in euro ha raggiunto il massimo e inizio 2023, prezzando secondo Viola un tasso terminale della BCE del 4% e ulteriori aumenti per frenare l'inflazione. A marzo la curva ha iniziato ad abbassarsi pur sempre rimanendo piatta, riflettendo un maggiore stress nel sistema finanziario e la fuga degli investitori per indirizzare la liquidità in porti sicuri e tassi core.
Ma, prosegue l’esperto di Generali Investments Partners, data la forte determinazione delle banche centrali a combattere l'inflazione e la prospettiva di tassi più alti più a lungo, è piuttosto difficile immaginare che i mercati non reagiranno affatto a un deterioramento economico ormai annunciato. Viola vede già segnali di peggioramento delle condizioni di credito ai privati, con i mutui preesistenti che diventano sempre più costosi, mentre le aziende devono fare i conti con i maggiori costi di finanziamento del debito in scadenza.
Secondo Viola è solo una questione di tempo prima che il ciclo inizi a mostrarne segni di deterioramento economico, che potrebbe non essere così negativo per il credito Investment Grade in complesso, perché è ben posizionato per continuare a registrare buoni risultati in termini relativi. Inoltre, in una recessione, anche la curva dei tassi si adeguerà e col tempo la sua pendenza si normalizzerà, garantendo rendimenti totali positivi in particolare per la parte a breve. Anche i fattori tecnici dovrebbero supportare l'Investment Grade, poiché i rendimenti positivi favoriscono nuovi flussi e nuovi piazzamenti sul primario.
Nel complesso, l’esperto di Generali Investments Partners ritiene che i mercati del credito Investment Grade in euro siano vicini a un secondo punto di flesso, dopo il primo nell'ottobre del 2022, ma questa volta il "miniciclo" sarà caratterizzato da carry in un contesto di minore volatilità dei tassi di interesse. In questo contesto, Generali Investments privilegia il credito di alta qualità di emittenti ad alto standing di sostenibilità, con duration contenuta a 1-5 anni in media, per offrire un forte potenziale di generazione di rendimenti positivi a medio termine.
ALLONTANATO IL FRUSTRANTE REGIME DI CORRELAZIONE POSITIVA
Sono le indicazioni di Fabrizio Viola, Fixed Income Portfolio Manager di Generali Investments Partners, che nella sua analisi osserva che gli spread dei corporate bond in euro sono diminuiti in modo significativo da ottobre 2022 a inizio marzo di quest’anno, mentre tassi e spread si sono distaccati l'un l'altro, allontanandosi dal frustrante regime di correlazione positiva dello scorso anno che ha generato rendimenti obbligazionari negativi da record. La decorrelazione ha segnato il primo punto di inflessione, generando l’esuberanza di inizio 2023, ma gli eventi di marzo hanno invertito la tendenza, creando un nuovo punto di ingresso interessante.
PREZZATO TASSO TERMINALE DELLA BCE AL 4%
Per quanto riguarda i tassi, la curva degli swap in euro ha raggiunto il massimo e inizio 2023, prezzando secondo Viola un tasso terminale della BCE del 4% e ulteriori aumenti per frenare l'inflazione. A marzo la curva ha iniziato ad abbassarsi pur sempre rimanendo piatta, riflettendo un maggiore stress nel sistema finanziario e la fuga degli investitori per indirizzare la liquidità in porti sicuri e tassi core.
SEGNI DI PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DEL CREDITO
Ma, prosegue l’esperto di Generali Investments Partners, data la forte determinazione delle banche centrali a combattere l'inflazione e la prospettiva di tassi più alti più a lungo, è piuttosto difficile immaginare che i mercati non reagiranno affatto a un deterioramento economico ormai annunciato. Viola vede già segnali di peggioramento delle condizioni di credito ai privati, con i mutui preesistenti che diventano sempre più costosi, mentre le aziende devono fare i conti con i maggiori costi di finanziamento del debito in scadenza.
DETERIORAMENTO DEL CICLO NON COSI’ NEGATIVO
Secondo Viola è solo una questione di tempo prima che il ciclo inizi a mostrarne segni di deterioramento economico, che potrebbe non essere così negativo per il credito Investment Grade in complesso, perché è ben posizionato per continuare a registrare buoni risultati in termini relativi. Inoltre, in una recessione, anche la curva dei tassi si adeguerà e col tempo la sua pendenza si normalizzerà, garantendo rendimenti totali positivi in particolare per la parte a breve. Anche i fattori tecnici dovrebbero supportare l'Investment Grade, poiché i rendimenti positivi favoriscono nuovi flussi e nuovi piazzamenti sul primario.
FORTE POTENZIALE DI GENERARE RENDIMENTI POSITIVI
Nel complesso, l’esperto di Generali Investments Partners ritiene che i mercati del credito Investment Grade in euro siano vicini a un secondo punto di flesso, dopo il primo nell'ottobre del 2022, ma questa volta il "miniciclo" sarà caratterizzato da carry in un contesto di minore volatilità dei tassi di interesse. In questo contesto, Generali Investments privilegia il credito di alta qualità di emittenti ad alto standing di sostenibilità, con duration contenuta a 1-5 anni in media, per offrire un forte potenziale di generazione di rendimenti positivi a medio termine.