Intelligenza artificiale

Il Garante della Privacy stoppa ChatGPT in Italia

L’Autorità ha aperto un’istruttoria e disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società che ha sviluppato ChatGPT

di Fabrizio Arnhold 31 Marzo 2023 12:12

financialounge -  ChatGPT Garante della Privacy intelligenza artificiale OpenAI
Aperta un’istruttoria. Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società che ha sviluppato l’intelligenza artificiale di ChatGPT.

PROBLEMA DI PRIVACY


Nel provvedimento, il Garante della privacy mette in evidenza la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto rileva l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conversazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamenti della piattaforma.

TRATTAMENTO DEI DATI INESATTO


Dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto. Da ultimo, nonostante il servizio sia rivolto ai maggiori di 13 anni, l’Autorità evidenzia come l’assenza di qualsivoglia filtro per verificare l’età degli utenti esponga i minori a risposte assolutamente non idonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza.

RISCHIO MULTA DA 20 MILIONI DI EURO


Il rischio è quello di andare incontro a una sanzione da 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo. OpenAI, che non ha una sede nell’Ue, ha già designato un rappresentante nello spazio economico europeo e dovrà comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante della Privacy.

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