Politica monetaria

RBC BlueBay AM rimane ottimista sul settore bancario europeo

Il Cio BlueBay, Mark Dowding, ritiene che il contesto delle banche europee sia il migliore degli ultimi 15 anni e non vede il rischio di una fuga dei depositi

di Stefano Caratelli 1 Aprile 2023 09:30

financialounge -  BlueBay FED Mark Dowding mercati
Resta da vedere se l'inasprimento delle condizioni finanziarie sostituirà la necessità di un aumento dei tassi. In USA intanto i policymaker hanno gli strumenti per gestire sia la stabilità dei prezzi che finanziaria, mentre gli eventi europei evidenziano l'importanza della fiducia nel sistema. Intanto in Giappone la banca centrale sembra disposta ad accettare un'inflazione più elevata. In generale comunque l'incertezza sulle prospettive economiche è aumentata e il sentiment del mercato rimane fragile.

I RENDIMENTI HANNO RITRACCIATO AL RIALZO


Sono le considerazioni della ‘settimana dei mercati’ di RBC BlueBay AM, a cura del CIO Mark Dowding, secondo cui dopo i tumultuosi movimenti delle ultime due settimane le condizioni di trading si comunque un po' calmate. Sul versante dei tassi, i rendimenti hanno ritracciato un po' più in alto, rimanendo sostanzialmente inferiori sul mese, con gli investitori che continuano a valutare se e quanto l'inasprimento delle condizioni finanziarie prenderà il posto di un aumento dei tassi d'interesse.

LA FED ALZERA ANCORA E ASPETTERÀ PRIMA DI TAGLIARE


RBC BlueBay AM continua a prevedere un ulteriore rialzo da parte della Fed a maggio, che porterebbe i Fed Fund appena sopra il 5%, mentre è scettica sulla possibilità che i tassi scenderanno subito dopo, anche se la crescita economica dovesse arrestarsi. Questo perché la Fed vorrà vedere un'inflazione molto più bassa prima di passare a una politica più accomodante. Inoltre, la stessa Fed e gli altri policymaker possono adottare misure per ripristinare la fiducia nelle banche minori e regionali, a cui fa capo circa la metà dei prestiti dell’intera economia USA.

MENO TIMORI SULLE BANCHE EUROPEE, TASSI PIÙ ALTI POSITIVI


Anche in Europa le preoccupazioni per le banche si sono attenuate dopo i recenti attacchi speculativi che hanno comunque dimostrato quanto la fiducia sia importante mentre solleva preoccupazioni la relativa illiquidità del mercato dei CDS, che si è visto può portare a rapide oscillazioni dei prezzi fornendo segnali fuorvianti agli operatori. RBC BlueBay AM continua a ritenere che il contesto per le banche europee sia il migliore degli ultimi 15 anni e che l'aumento dei tassi stia migliorando margini e redditività, per cui mantiene una visione costruttiva sulle banche stesse e sulle emissioni di debito subordinato, che offrono un valore molto interessante.

A DIFFERENZA DEGLI USA NON ESISTE UN PROBLEMA DI FUGA DEI DEPOSITI


In Europa inoltre non esiste un problema di fuga dei depositi e Dowding vede un impatto minore sulle condizioni finanziarie rispetto agli USA. Infine il Giappone, dove RBC BlueBay AM continua a ritenere che il controllo della curva dei rendimenti sarà eliminato dalla banca centrale già a aprile o più probabilmente a giugno. L'inflazione core del Paese è salita al massimo del ciclo e lo stigma negativo legato all'aumento dei prezzi sembra stia scomparendo.

INGIUSTIFICATA LA POLITICA ULTRA ACCOMODANTE DEL GIAPPONE


Dowding nota anche che la debolezza dello yen sta favorendo il turismo. Molti fattori comunque contribuiscono a far credere che la politica super accomodante non sia più giustificata, dato che le condizioni economiche sono molto diverse rispetto quando era stata inaugurata nel 2016, quando il nemico era la deflazione.

MENO INCERTEZZA ECONOMICA, MENO VOLATILITÀ SUI MERCATI


Guardando al futuro, a Dowding sembra che l'incertezza sulle prospettive economiche a medio termine sia aumentata e il sentiment del mercato sia fragile. Ma molti investitori attivi e hedge fund hanno eliminato il rischio dalle posizioni, per cui ritiene che si possa entrare nella settimana pasquale con un calo della volatilità. Dowding ritiene anche che il sentiment sui bancari europei possa continuare a riprendersi, ma i problemi legati agli istituti minori e regionali degli USA non sono ancora risolti ed è importante monitorare la potenziale fuga dei depositi e segni che l'inasprimento degli standard creditizi si stia trasformando in un vero credit crunch.

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