Fisco e lavoro

Ecco di quanto aumenta la busta paga con il taglio dei contributi

Nel Def, Documento di economia e finanza, ci sono 3 miliardi di euro per ridurre il cuneo fiscale sul lavoro. In Italia, un lavoratore standard single è costretto a far fronte a un carico fiscale del 46,5% della retribuzione

di Fabrizio Arnhold 13 Aprile 2023 08:45

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Nel Def, il Documento di economia e finanza, ci sono 3 miliardi di euro per ridurre la pressione fiscale sul lavoro. La somma deriva dalla differenza tra il deficit/Pil tendenziale e quello programmatico indicati nel Def. Si tratta del secondo intervento che segue quello della legge di Bilancio ed è programmato per un periodo di tempo che va da maggio a dicembre. Il taglio del cuneo fiscale interesserà solo i lavoratori con reddito più bassi, ossia fino a 25mila euro lordo annui.

IL TAGLIO DELLA FINANZIARIA


Nella legge di Bilancio sono stati destinati al taglio della pressione fiscale sul lavoro circa 5 miliardi di euro, per tutto l’anno in corso. Si è deciso nel 2023 l’estensione alle retribuzioni lorde fino a 25mila euro dell’esonero del 3% sulla quota di contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti pubblici e privati. Per la fascia di reddito che va dai 25mila ai 35mila euro, invece, l’esonero - e quindi il taglio del cuneo - scende al 2%. Quanti soldi in più arrivano in busta paga? Non tanti.

L’AUMENTO IN BUSTA PAGA


Prendiamo come riferimento i redditi fino a 25mila euro lordi: in questo caso il risparmio mensile è di 41,15 euro e di 493,85 euro all’anno. Il risparmio scende a circa trenta euro un più in busta paga, circa 390 euro l’anno, per i redditi fino a 35mila euro lordi. Il carico fiscale e contributivo è pagato oggi per due terzi dalle imprese e per un terzo dai lavoratori. Un lavoratore standard single è costretto a far fronte a un carico del cuneo fiscale del 46,5% della retribuzione. Uno dei dati più elevati tra i Paesi dell'Ocse (l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).

GLI ALTRI SOLDI NEL DEF


Con i 3 miliardi stanziati nel Def, i lavoratori con una fascia di reddito fino a 25mila euro lordi annui dovrebbero avere un aumento mensile nella busta paga pari a 25-30 euro, ossia da 300 a 360 euro all’anno, da maggio fino a dicembre. Secondo il Mef, questo sosterrà il potere di acquisto delle famiglie e contribuirà alla moderazione della crescita salariale. L’intento dell’esecutivo è quello di tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori e, nello stesso tempo, di garantire una moderazione salariale che escluda una pericolosa spirale salari-prezzi.

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