L'apertura dei mercati

Borse in rosso, a Piazza Affari giù Tim per le tensioni con Vivendi sulla rete

Partenza in negativo per i listini europei, pesano le nuove tensioni tra Cina e Usa, l’attesa per le trimestrali delle big tech americane e quella per le prossime mosse delle banche centrali

di Antonio Cardarelli 25 Aprile 2023 09:17

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Avvio in calo per Piazza Affari nella seduta di martedì 25 aprile. Il Ftse Mib apre in calo dello 0,8% appesantito da Tim, che segna un ribasso dell’1,3% a causa dei dialoghi in corso con l’azionista Vivendi, restio ad accettare le due offerte di acquisto per la rete giunte sul tavolo. Apertura in rosso anche per le altre Borse europee.

TRIMESTRALI BIG TECH USA


Investitori concentrati sulle trimestrali delle big tech americane. Oggi, dopo la chiusura di Wall Street (tarda serata italiana) arriveranno i dati di Alphabet e Microsoft, mentre domani sarà la volta di Meta, sempre a mercati chiusi. Torna in primo piano, sempre negli Usa, la crisi bancaria con First Republic che ha registrato un deflusso di depositi più consistente del previsto. In Europa, invece, il ramo di gestione patrimoniale di Ubs ha guadagnato 28 miliardi di dollari di nuovi fondi grazie all’inglobamento di Credit Suisse.

BANCHE CENTRALI E INFLAZIONE


L’inflazione rimane la preoccupazione principale delle banche centrali, sia in Europa che negli Usa. Federal Reserve e Bce sembrano essere pronte ad effettuare nuovi rialzi. Ieri il governatore della banca centrale belga e membro del consiglio direttivo Bce, Pierre Wunsch, ha detto che non sarebbe sorpreso di vedere il costo del denaro al 4%, mentre il "falco" Isabel Schnabel non ha escluso un aumento di 50 punti base alla prossima riunione. Più cauto, invece, il francese Francois Villeroy de Galhau.

NUOVE TENSIONI USA-CINA


Dai mercati cinesi arrivano segnali negativi con Hong Kong che cede poco meno del 2% e Shanghai in rosso dello 0,3%. Ribassi provocati sia alla ripresa economica a singhiozzo di Pechino che dal ritorno delle tensioni con Washington sul fronte tecnologico. Chiusura in leggero rialzo per la Borsa di Tokyo, guidata dalle buone performance di aziende come Mitsubishi, Daiwa House Industry e Tokyo Electron. L’indice Nikkei ha toccato i massi degli ultimi 8 mesi per poi ripiegare e chiudere in rialzo dello 0,1%.

Sul fronte monetario, l’euro mantiene la soglia di 1,10 dollari. Il petrolio Brent piatto a 82,7 dollari. Poco mosso infine il gas naturale a 39,8 euro al MWh. L’oro torna sopra quota duemila dollari l’oncia.

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