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Ethenea: “A maggio l’ultimo rialzo dei tassi della Fed”
Secondo Illia Galka, Portfolio Manager di Ethenea Independent Investors, la Fed potrebbe aver trovato nella crisi della Silicon Valley Bank un alleato inaspettato nella lotta all’inflazione
di Antonio Cardarelli 28 Aprile 2023 07:55
Dai dati macroeconomici americani arrivano indicazioni contrastanti, ma la crisi del settore bancario potrebbe rivelarsi un “alleato” della Federal Reserve nella lotta all’inflazione e avvicinare il taglio dei tassi. Un taglio che, però, non arriverà a luglio, ma verosimilmente potrebbe giungere a fine 2023, nonostante le dichiarazioni dei membri del Fomc della banca centrale Usa.
A tratteggiare i prossimi scenari delle politiche monetarie è Illia Galka, Portfolio Manager di Ethenea Independent Investors, in un’analisi sulle prossime mosse della Fed. Dal meeting di inizio maggio, spiega l’esperto, i mercati si aspettano un ulteriore rialzo dei tassi di 25 punti base, in linea con le previsioni dell'Open Market Committee della stessa Fed, portando quindi il tasso di riferimento in una fascia tra il 5% e il 5,25%. “Potrebbe trattarsi dell’ultima stretta nell'attuale ciclo di rialzi della Banca centrale Usa”, commenta Galka.
Questo perché, pur non avendo provocato una grave crisi bancaria, il fallimento della Silicon Valley Bank (SVB) ha irrigidito le condizioni dei mercati del credito statunitensi. Gli indicatori attuali suggeriscono che le banche statunitensi stanno diventando più restrittive nella concessione di prestiti, con il risultato di ridurre il numero di aziende che vuole espandersi, per la mancanza di fonti di finanziamento a basso costo. Il che a sua volta contribuisce ad allentare le pressioni inflazionistiche. “Questo dovrebbe aver reso i membri della Fed più fiduciosi, così che non saranno necessari molti interventi sui tassi di interesse per combattere l'inflazione. Forse ne basterà uno soltanto”, commenta l’esperto di Ethenea.
Dall’economia arrivano dati contrastanti, con un mercato del lavoro in salute e un indice dei prezzi al consumo che, almeno per quanto riguarda l’inflazione di fondo, ha mostrato ancora segni di rallentamento. Dai rappresentanti della Fed sono arrivate dichiarazioni abbastanza chiare sul prossimo rialzo di 25 punti base a maggio e, secondo Galka, potrebbe trattarsi dell’ultimo rialzo del ciclo. “La traiettoria della Fed sui tassi implicita nel mercato prevede il primo taglio dei tassi già a luglio 2023: un’indicazione a nostro avviso eccessivamente ottimistica – commenta l’esperto di Ethenea - L'inflazione è ancora troppo alta e la Fed ha dichiarato di non essere disposta a tagliare i tassi anche in caso di recessione più lieve. La banca centrale statunitense ha effettuato numerosi cicli di rialzi dei tassi e l'economia americana sta mostrando i primi cauti segnali di rallentamento. Ma i membri della Fed sembrano decisi a dare un ultimo giro di vite, dopo tutto”.
A MAGGIO L’ULTIMO RIALZO FED?
A tratteggiare i prossimi scenari delle politiche monetarie è Illia Galka, Portfolio Manager di Ethenea Independent Investors, in un’analisi sulle prossime mosse della Fed. Dal meeting di inizio maggio, spiega l’esperto, i mercati si aspettano un ulteriore rialzo dei tassi di 25 punti base, in linea con le previsioni dell'Open Market Committee della stessa Fed, portando quindi il tasso di riferimento in una fascia tra il 5% e il 5,25%. “Potrebbe trattarsi dell’ultima stretta nell'attuale ciclo di rialzi della Banca centrale Usa”, commenta Galka.
CONDIZIONI DEL CREDITO PIÙ RIGIDE
Questo perché, pur non avendo provocato una grave crisi bancaria, il fallimento della Silicon Valley Bank (SVB) ha irrigidito le condizioni dei mercati del credito statunitensi. Gli indicatori attuali suggeriscono che le banche statunitensi stanno diventando più restrittive nella concessione di prestiti, con il risultato di ridurre il numero di aziende che vuole espandersi, per la mancanza di fonti di finanziamento a basso costo. Il che a sua volta contribuisce ad allentare le pressioni inflazionistiche. “Questo dovrebbe aver reso i membri della Fed più fiduciosi, così che non saranno necessari molti interventi sui tassi di interesse per combattere l'inflazione. Forse ne basterà uno soltanto”, commenta l’esperto di Ethenea.
SEGNALI CONTRASTANTI DALL’ECONOMIA
Dall’economia arrivano dati contrastanti, con un mercato del lavoro in salute e un indice dei prezzi al consumo che, almeno per quanto riguarda l’inflazione di fondo, ha mostrato ancora segni di rallentamento. Dai rappresentanti della Fed sono arrivate dichiarazioni abbastanza chiare sul prossimo rialzo di 25 punti base a maggio e, secondo Galka, potrebbe trattarsi dell’ultimo rialzo del ciclo. “La traiettoria della Fed sui tassi implicita nel mercato prevede il primo taglio dei tassi già a luglio 2023: un’indicazione a nostro avviso eccessivamente ottimistica – commenta l’esperto di Ethenea - L'inflazione è ancora troppo alta e la Fed ha dichiarato di non essere disposta a tagliare i tassi anche in caso di recessione più lieve. La banca centrale statunitense ha effettuato numerosi cicli di rialzi dei tassi e l'economia americana sta mostrando i primi cauti segnali di rallentamento. Ma i membri della Fed sembrano decisi a dare un ultimo giro di vite, dopo tutto”.