Focus sul credito

Natixis IM: una volta rientrato lo stress bancario ecco cosa potrebbe cambiare sui mercati

Secondo Mabrouk Chetouane e Nicolas Malagardis le banche potrebbero diventare marginalmente più restrittive, mentre i solidi bilanci di imprese e famiglie sono finora riusciti ad attutire l'impatto sul credito

di Stefano Caratelli 29 Aprile 2023 10:00

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Nella fase di incostanza macroeconomica che ha dominato i mercati negli ultimi mesi, i principali player hanno continuamente oscillato tra "hard landing", "soft landing" e "no landing", vale a dire atterraggio duro, morbido o nessuno. Cambiamenti che sono una diretta conseguenza dell'elevata incertezza che caratterizza l’attuale ciclo. Gli shock innescati dalla pandemia, poi dalla guerra in Ucraina e dalle conseguenti scelte politiche hanno determinato uno scenario macro piuttosto complesso, rendendo le dinamiche di crescita e di inflazione estremamente difficili da prevedere.

UN’ULTERIORE DIFFICOLTÀ PER LE BANCHE CENTRALI


Le recenti turbolenze del sistema bancario prima in USA e poi anche in Europa hanno aggiunto un’ulteriore difficoltà per le Banche Centrali, in quanto potrebbero minacciare la stabilità finanziaria. Mabrouk Chetouane e Nicolas Malagardis - Global Market Strategy di Natixis IM Solutions, prevedono che la crescita delle economie sviluppate dovrebbe gradualmente indebolirsi a causa dell'inasprimento della politica monetaria, ma si aspettano che rimanga comunque solida. Le tensioni nel sistema bancario rafforzano la convinzione dei due esperti di Natixis IM che le economie sviluppate siano sull'orlo di un rallentamento significativo e forse di una recessione entro fine dell'anno.

INASPRIMENTO DEL CREDITO GIÀ PRIMA DELLE CRISI


Per Chetouane e Malagardis è importante tenere a mente che quest'anno ci sono stati segnali di inasprimento delle condizioni di credito prima che emergessero i problemi che hanno afflitto il sistema bancario. Lo stress bancario si è affievolito, ma vedere il suo pieno effetto sul credito e, a sua volta, sull'attività economica richiederà del tempo. L'inasprimento dei prestiti o delle condizioni finanziarie dovrebbe indurre le famiglie a contrarre la spesa e le imprese a ridurre investimenti ed assunzioni, contribuendo ad avvicinare l'inflazione all'obiettivo del 2%.

MENO NECESSARIE NUOVE STRETTE MONETARIE


A parità di condizioni, prosegue l’analisi degli esperti di Natixis IM, un significativo inasprimento delle condizioni di credito potrebbe far diminuire la necessità di un ulteriore inasprimento, anche se fare una previsione di questo tipo è cosa difficile soprattutto in questa fase.

I SOLIDI BILANCI DI FAMIGLIE E IMPRESE HANNO ATTUTITO L’IMPATTO


In definitiva, sottolineano Chetouane e Malagardis , vi è una grande incertezza sulla misura in cui i recenti avvenimenti possano impattare l'economia reale. Grazie al rapido intervento della politica, le banche potrebbero diventare solo marginalmente più restrittive. Inoltre, i solidi bilanci di imprese e famiglie, nonché la politica fiscale di sostegno, sono finora riusciti ad attutire l'impatto dell'inasprimento delle condizioni di prestito e potrebbero continuare a farlo.

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