La novità
UBS lancia il nuovo fondo dedicato ai mercati emergenti
Il fondo UBS Multi Asset Emerging Markets Dynamic ha l’obiettivo di cogliere il potenziale degli asset dei mercati emergenti con un rischio ridotto, grazie a un preciso approccio basato su tre pilastri
di Fabrizio Arnhold 2 Maggio 2023 16:48
L’obiettivo è quello di sfruttare completamente il potenziale degli asset dei mercati emergenti, con un rischio ridotto, grazie a un preciso approccio basato su tre pilastri. UBS Global Wealth Management (GWM) ha lanciato UBS Multi Asset Emerging Markets Dynamic, il nuovo fondo che sfruttando la diversificazione, la selezione titoli attiva di tipo bottom-up e la gestione dinamica dell’esposizione azionaria punta a generare performance da una crescita economica più rapida degli emergenti.
Gli asset dei mercati emergenti hanno rallentato il passo dall’inizio del Covid, ma negli ultimi decenni le economie emergenti, soprattutto quelle asiatiche, hanno nettamente superato le economie sviluppate. I mercati emergenti sono particolarmente interessanti in questo momento sia per le valutazioni a buon mercato ma anche perché esistono diversi fattori a favore da tenere in considerazione.
Per UBS, i rendimenti sono interessanti e “il ritmo di crescita più sostenuto dei mercati emergenti favorisce rendimenti potenziali più elevati rispetti a quelli dei mercati sviluppati”. Ma non solo. C’è da considerare anche la diversificazione del portafoglio: “Le economie dei mercati emergenti sono più rilevanti che mai, rappresentano oltre la metà dell’economia globale, e dovrebbero costituire una componente fondamentale di un’asset allocation strategica. Non da ultimo, la riapertura della Cina potrebbe dare ulteriore impulso agli emergenti, soprattutto in un orizzonte tattico.
Il fondo UBS Multi Asset Emerging Markets Dynamic si base si una strategia progettata per sfruttare appieno il potenziale offerto dai mercati emergenti, cercando di ridurre il più possibile i rischi. “La strategia La strategia mira a raggiungere questo obiettivo attraverso la diversificazione tra asset class, paesi e titoli, avvalendosi di una selezione attiva di tipo bottom-up e di una gestione sistematica dell’esposizione azionaria di tipo top-down appositamente studiata per i mercati emergenti”, spiegano i gestori di UBS. “Oltre a sfruttare le opportunità offerte dal segmento dei ME, l’approccio del fondo basato su tre pilastri si propone di mitigare i rischi di ribasso di tali asset in periodi di recessione economica o di significativa volatilità dei mercati”.
In un contesto caratterizzato da una elevata volatilità, avere in portafoglio uno strumento in grado di limitare i rischi potrebbe essere utile in un’ottica di diversificazione. “Negli ultimi tre anni (2020-2022), la strategia avrebbe consentito di migliorare i rendimenti di un portafoglio risk- adjusted e di sovraperformare moderatamente un benchmark statico multi-asset dei mercati emergenti” - precisano da UBS -. “Si tratta di un risultato degno di nota se si considera che nello stesso periodo né le obbligazioni né le azioni dei mercati emergenti hanno registrato una performance positiva”.
“Sebbene i mercati emergenti abbiano accresciuto la propria quota di capitalizzazione del mercato internazionale, rimangono sottorappresentati negli indici mondiali e nei portafogli degli investitori”, commenta Bruno Marxer, Head of Global Investment Management di UBS Global Wealth Management. “Siamo convinti che il nostro approccio multi-asset con controllo del rischio possa consentire agli investitori più prudenti di ottenere un’esposizione al potenziale di rendimento più elevato dei mercati emergenti e possa offrire vantaggi in termini di diversificazione agli investitori presenti sugli emergenti con rendimenti analoghi ma con un rischio sensibilmente inferiore”. Il fondo è disponibile in Europa e Asia e si rivolge a coloro che desiderano investire in un portafoglio di titoli di ME diversificato a livello mondiale e composto da diverse classi di attivi.
VALUTAZIONI POSITIVE
Gli asset dei mercati emergenti hanno rallentato il passo dall’inizio del Covid, ma negli ultimi decenni le economie emergenti, soprattutto quelle asiatiche, hanno nettamente superato le economie sviluppate. I mercati emergenti sono particolarmente interessanti in questo momento sia per le valutazioni a buon mercato ma anche perché esistono diversi fattori a favore da tenere in considerazione.
RENDIMENTI INTERESSANTI
Per UBS, i rendimenti sono interessanti e “il ritmo di crescita più sostenuto dei mercati emergenti favorisce rendimenti potenziali più elevati rispetti a quelli dei mercati sviluppati”. Ma non solo. C’è da considerare anche la diversificazione del portafoglio: “Le economie dei mercati emergenti sono più rilevanti che mai, rappresentano oltre la metà dell’economia globale, e dovrebbero costituire una componente fondamentale di un’asset allocation strategica. Non da ultimo, la riapertura della Cina potrebbe dare ulteriore impulso agli emergenti, soprattutto in un orizzonte tattico.
LA STRATEGIA
Il fondo UBS Multi Asset Emerging Markets Dynamic si base si una strategia progettata per sfruttare appieno il potenziale offerto dai mercati emergenti, cercando di ridurre il più possibile i rischi. “La strategia La strategia mira a raggiungere questo obiettivo attraverso la diversificazione tra asset class, paesi e titoli, avvalendosi di una selezione attiva di tipo bottom-up e di una gestione sistematica dell’esposizione azionaria di tipo top-down appositamente studiata per i mercati emergenti”, spiegano i gestori di UBS. “Oltre a sfruttare le opportunità offerte dal segmento dei ME, l’approccio del fondo basato su tre pilastri si propone di mitigare i rischi di ribasso di tali asset in periodi di recessione economica o di significativa volatilità dei mercati”.
MIGLIORARE I RENDIMENTI
In un contesto caratterizzato da una elevata volatilità, avere in portafoglio uno strumento in grado di limitare i rischi potrebbe essere utile in un’ottica di diversificazione. “Negli ultimi tre anni (2020-2022), la strategia avrebbe consentito di migliorare i rendimenti di un portafoglio risk- adjusted e di sovraperformare moderatamente un benchmark statico multi-asset dei mercati emergenti” - precisano da UBS -. “Si tratta di un risultato degno di nota se si considera che nello stesso periodo né le obbligazioni né le azioni dei mercati emergenti hanno registrato una performance positiva”.
PIÙ VANTAGGI
“Sebbene i mercati emergenti abbiano accresciuto la propria quota di capitalizzazione del mercato internazionale, rimangono sottorappresentati negli indici mondiali e nei portafogli degli investitori”, commenta Bruno Marxer, Head of Global Investment Management di UBS Global Wealth Management. “Siamo convinti che il nostro approccio multi-asset con controllo del rischio possa consentire agli investitori più prudenti di ottenere un’esposizione al potenziale di rendimento più elevato dei mercati emergenti e possa offrire vantaggi in termini di diversificazione agli investitori presenti sugli emergenti con rendimenti analoghi ma con un rischio sensibilmente inferiore”. Il fondo è disponibile in Europa e Asia e si rivolge a coloro che desiderano investire in un portafoglio di titoli di ME diversificato a livello mondiale e composto da diverse classi di attivi.
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