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AllianzGI: le obbligazioni governative come bene rifugio se aumenta volatilità

Nello scenario in prospettiva Stefan Rondorf (Allianz Global Investors) individua nei dividendi un interessante tema di investimento in quanto capaci di fornire stabilità nelle fasi di turbolenza

di Leo Campagna 6 Maggio 2023 10:00

financialounge -  Allianz Global Investors investimenti mercati Stefan Rondorf
Allo stato attuale, nonostante i recenti problemi di alcuni istituti di credito regionali statunitensi, il settore bancario tradizionale, regolamentato in modo piuttosto severo, non dovrebbe più correre il rischio di ritrovarsi all'epicentro di un’altra crisi come quella del 2007-2009. Lo sostiene, nel suo outlook mensile, Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist, GlobalEconomics & Strategy di Allianz Global Investors.

L’INFLAZIONE CONTINUA A MORDERE


Nel frattempo, mentre i timori di una crisi energetica e di una depressione invernale in Europa sono stati superati, in Cina l’economia è in ripresa e negli Stati Uniti i consumi si confermano sufficientemente solidi. A sostenerli, sia i risparmi delle famiglie accumulati durante la pandemia e sia la robustezza del mercato del lavoro che garantisce redditi adeguati. Il rovescio della medaglia è che l’inflazione continua a mordere: l'indice dei prezzi per la spesa per i consumi personali (PCE core), la misura del carovita preferita dalla Fed, è pari al 4,6% annuo, cioè oltre il doppio rispetto al target del 2%.

GLI OSTACOLI ALL’ORIZZONTE PER LA CRESCITA


Sebbene su scala globale la crescita sembra al momento più resiliente del previsto, alcuni ostacoli si intravedono all’orizzonte. “Da un lato gli effetti dei recenti rialzi dei tassi di interesse potrebbero gradualmente intensificarsi, dall’altro potremmo assistere a ulteriori interventi sui tassi, soprattutto da parte delle autorità monetarie in ritardo nel processo di normalizzazione, come ad esempio la Bce” riferisce Rondorf. Inoltre, mentre le condizioni per la concessione di prestiti nelle principali aree geografiche stanno continuando a inasprirsi, nel settore manifatturiero si registrano segnali di rallentamento, ad esempio nei nuovi ordinativi.

GUARDARE OLTRE I MOTIVI DI PREOCCUPAZIONE


È vero che tale dinamica sta gradualmente riducendo i ricavi e i margini rispetto alle forti cifre dell'anno scorso, tuttavia le aziende possono beneficiare del potere di trasferire rapidamente gli aumenti di prezzo ai clienti, almeno in una certa misura. In una prospettiva di più lungo termine, la crescita del fatturato e i margini risultano tuttora solidi. “Di recente i mercati azionari, e soprattutto quello europeo, hanno dato l’impressione di poter guardare oltre i motivi di preoccupazione” spiega il manager di AllianzGI che però non esclude un notevole aumento della volatilità.

FAVORITE LE AZIONI EUROPEE E ASIATICHE E I TITOLI GOVERNATIVI


Per il momento, Rondorf mantiene la prudenza e a livello geografico preferisce i mercati europei e asiatici. E, in previsione di una maggiore instabilità sui mercati, pensa che le obbligazioni governative costituiranno un bene rifugio. “Se la Fed dovesse indicare la conclusione del ciclo di rialzo dei tassi prima di altre banche centrali, l’euro o lo yen potrebbero apprezzarsi, in quanto la Bce o la Bank of Japan potrebbero inasprire ulteriormente la propria politica monetaria” specifica il manager di AllianzGI.

I DIVIDENDI, UN INTERESSANTE TEMA DI INVESTIMENTO


Uno scenario nel quale Rondorf vede nei dividendi un interessante tema di investimento in quanto capaci di fornire stabilità nelle fasi di turbolenza. Le distribuzioni di cedole ai soci contribuiscono a stabilizzare la performance complessiva negli anni in cui l’andamento dei corsi è negativo, come dimostra l’analisi dei periodi di investimento di 5 anni dal 1978 a fine 2022. Inoltre, nel complesso, i dividendi tendono ad evidenziare oscillazioni meno ampie di quelle degli utili delle società.

L’ANALISI DEI DATI STORICI


Nel periodo 1978-fine 2022 il contributo dei dividendi alla performance complessiva annualizzata degli investimenti azionari dell’MSCI Europe è stato del 35% circa, ovvero del 26% nell’America settentrionale (MSCI North America) e di circa il 31% nella regione Asia-Pacifico (MSCI Pacific). “Dall’analisi dei dati storici emerge che forse i dividendi non saranno in grado di superare tutte le tempeste, ma possono evidenziare un livello di affidabilità particolarmente apprezzato in tempi di crisi” conclude il manager di Allianz Global Investors.

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