Politica monetaria

Secondo La Financière de l’Échiquier ci saranno nuovi rialzi dei tassi

Clément Inbona, gestore di La Financière de l’Échiquier analizza la situazione sui mercati e prevede le prossime mosse delle banche centrali

di Anna Patti 10 Maggio 2023 18:00

financialounge -  banche centrali Clément Inbona inflazione La Financière de l'Echiquier
Con l’ultimo aumento di 25 punti base dei tassi di interesse la Fed ha dato seguito al ciclo di rialzi più forte degli ultimi cinquant’anni. In 14 mesi ha aumentato i tassi di riferimento del 5%. Anche la BCE ha alzato i tassi dello 0,25% portando l’aumento complessivo al 3,75% in 10 mesi. Eppure, come sottolineato da Clément Inbona, gestore di La Financière de l’Échiquier, stanno affiorando delle divergenze nelle dichiarazioni dei de istituti.

LA FEDERAL RESERVE


L’analista di La Financière de l’Échiquier ritiene che la Federal Reserve stia valutando una pausa. Il presidente Powell, stretto tra l’inflazione ancora ben lontana dall’obiettivo del 2% e le conseguenze di un inasprimento delle condizioni monetarie che tarda a manifestarsi, non esclude ulteriori rialzi ma al momento allontana l’ipotesi di un taglio nei prossimi mesi. La situazione in USA è caratterizzata da un mercato del lavoro ancora dinamico che fa temere un’inflazione determinata dai salari e dal moltiplicarsi dei fallimenti bancari che stanno prosciugando il credito. Pertanto una pausa sembra salutare in attesa di valutare con maggiore precisione le conseguenze dei rialzi dei rialzi dei tassi e della crisi bancaria.

LA BANCA CENTRALE EUROPEA


Christine Lagarde invece respinge l’idea di una pausa nel ciclo di inasprimento come risulta chiaro dalle sue parole: "Abbiamo ancora molta strada da fare e non ci fermeremo”. La Presidente della BCE accelererà inoltre la riduzione del suo bilancio a partire da luglio, non reinvestendo più le cedole e il capitale delle obbligazioni in scadenza, pari a 27 miliardi circa ogni mese da qui alla fine dell'anno. È anche comprensibile che ci siano delle divergenze all'interno del Consiglio direttivo, dove una minoranza sostiene un aumento dello 0,50%.

COSA SI ASPETTA IL MERCATO


Il mercato USA ritiene che lo scenario della Fed non sia credibile e prevede almeno tre tagli da qui alla fine dell’anno anche se i membri della Federal Reserve escludono questa ipotesi. Bank of America fa notare che se da mezzo secolo, al termine del gran finale sparato dalla Fed il mercato azionario statunitense è salito una volta ogni due, arretra sistematicamente nel caso di un ciclo inflazionistico, in media del -5% a tre mesi. Nell’eurozona invece è impossibile misurare la divergenza che potrebbe emergere nelle traiettorie dei tassi tra il mercato e la banca centrale. Clément Inbona, gestore di La Financière de l’Échiquier ritiene che l’unica osservazione lecita sia che il mercato dei tassi prevede uno o due nuovi rialzi dei tassi da qui a fine anno, ipotesi che non è in contrasto con quanto previsto dalla BCE.

Trending